GIUSI PONTILLO
poesia come espressione di luce interiore
GESU' RISORTO
Parlo di te Gesù;
della mia anima stanca
che cerca
il suono della tua Parola ;
Parlo di te Risorto
senza un lamento,
della tua agonia
e della tua Passione Vissuta;
Parlo di te Condannato,
dagli uomini egoisti
e non ho parole,
parlo dei tuoi occhi luminosi
e dell’ulivo che porti
tra le mani ; e mi chiedo
ci sarà ancora domani…
la Pace nel mondo?
AVEVA GLI OCCHI PIU' BELLI MIA
MADRE
Aveva gli occhi più belli
mia madre
quando al buio
saliva le scale
a stendere i panni
al figlio infelice;
avevano una strana luce
di fuoco:
era la luce e la forza
dell’amore materno.
CIELO
Cielo…
Penso a te o madre mia
Sei come un manto di stelle;
Vita…
Scopro il mare
Ci sei tu
Meteora caduta
Nella notte
Della Vergine Santissima
A nuova Vita.
E UNA TREMULA MANO
E una tremula mano
stringe i pensieri
come stelle filanti ;
giace sull’orlo
l’appiglio del vento
e spenta
cade la luce del sole
sulla terra cava:
è stata la disperazione
a togliere il respiro alla notte.
Domani raccoglierò
i resti di ciò che mi
resta.
DIARIO PER EUGENIA
Un giorno mi vedrai
Piccola fiamma spaventata.
Nei tuoi occhi ancora il buio
Nei tuoi pensieri il gran martirio
Brilleranno le spine del tuo cuore
e capirai l’amore per i tuoi fratelli.
ORCHIDEA DEL FEMMININO
E regalerò al tempo
Il mio respiro di viole
L’orchidea ai confini dell’amore;
Il tuo profumo
Essenza indelebile
Sulla mia pelle
Dipinta dal tempo.
Al mio destino racconterò
Di questo arco antico
Di note di musica celestiale
Cercando di carpire
Il mistero della Vita.
L'ALBERO ANTICO ERA DELL'ETERNO
Il mio respiro archetipo
Dell’albero antico:
Uomo Divino
Hai bevuto grappoli d’uva?
“Erano già vendemmia
Le vigne del Signore”
E il sapore del vino
Già bevuto;
negli occhi tristi:
un Sole.. Luna
per l’Eterno..
o un Amore
Ai confini della terra?
PRESA DAL VENTO HO RICAMATO LE
STELLE
C’era il Sole
Nei miei occhi di bambina
Il Mare
Nei miei sogni di ragazza
Il cielo
nel mio futuro di donna
Ma furono le stelle
a ricamare la mia anima
e il vento a rubare
il mio
mistero.
L'UNIVERSO E IL MIO ESSERE
Roseti di bianchi petali
articolano soffi d’infinito,
penombre attorcigliate
d’onde marine
sono sibili al vento
tra
i canneti,
l’edera verdeggiante
è
il suo profumo.
Sono pietre antiche
del mio Essere Universo!
SULLA SOMMITA' DI UN FIOR DI LOTO
Sulla sommità
di un fior di loto
La vecchia
Pandosia
Si affaccia
spettacolare sull’Acheronte;
Sono salita
solitaria e stanca
Per ammirare
la sponda descritta da Dante
Delle anime
morte,
Di la del
fiume
E scorgere
come in un sogno
Le mie anime
care,
Al velo
emozionante della Storia
Sto sfogliando
tutti i petali di loto
Come figlia
spirituale
Sul cavallo
di Dio.
Sulla vecchia
Pandosia:
“Città del
silenzio”
Ora sorge la
città di Anglona..
con il sole
che si illumina a mezzogiorno;
Sono qua
Per visitare
la Vergine Santissima
E chiedere con
fervore
Un dono di
grazia.
Sono salita
ricordando i miei giorni
Di scuola
elementare
E vivere la
battaglia di Pirro
Con tutti i
suoi elefanti
Sul vero luogo
avvenuto
Ora il tempo
si è fermato:
C’è la storia
che parla
Attraverso il
velo della suggestione.
UN QUINTO DI SOLE ALL'ORIZZONTE E
L'ANIMA SI SPANDE
Verranno giorni in cui l’anima si spande
E
un quinto di sole all’orizzonte
Disegna il tuo cammino
Su
labbra febbrili
Che
avranno sete
Di
desiderio d’amore;
Verranno le stelle
Sassolini accesi
A
cadere nell’anima
Nel nome della Vergine Maria .
A NATALE
A Natale parliamoci
come amici lontani
Al mare regaliamo
le nostre emozioni passate
al cuore puntiamo
parole di fuoco
che il tempo non oblierà mai
alle stelle declamiamo
le nostre poesie
che culleremo nel grembo
di Maria
e nel giaciglio del bambino Gesù
si ricorderanno di noi per Sempre.
25 DICEMBRE
Salgo per le stradine tortuose
In questo libro le mie date
La mia vita
I miei giorni
Qui la neve è un tappeto soffice
Aspetta questo 25 Dicembre
E dipingo
Con lo specchio dell’anima
La mia casa
E non ci sono più spettri
Soltanto immagini vive
Del ricordo
Per un attimo insieme a te
Bambino Gesù
Tutto è vivo
Sotto le stelle nell’Universo.
NOTTE DI NATALE
Busso alla tua porte
O mio Redentore
In questa notte fredda e buia
Cerco asilo ..
La mia famiglia è un lontano miraggio
Si è sciolta come neve al suolo
Cerco la mia casa
Abbandonata
Che non scorgo
Cerco i miei pensieri dolci
Di bambina in un biscotto
Dentro a quel panificio ormai vuoto
Cerco i miei fratelli tutti
Lontano sento le loro voci.
Che il cielo mandi almeno
Il tuo calore
Ma è già l’alba.
Oh travagliata notte Gesù
Sono rimasta senza coperta
Donami il tuo amore
E i miei giorni
Avranno soltanto il tuo calore.
VADO LONTANA
Nella palude il fiume dei ricordi
Sotto i rossi tramonti
La nebbia svanisce
E vado lontana
Presa dal fuoco dentro al petto
Sono gli alberi
Le mie forme
Le case i mie ricordi
Al mio paese
Sono le ombre
i miei momenti struggenti del Natale.
Note biografiche
Giusi Pontillo è nata a Grassano il 18 marzo
1960. Dopo essersi diplomata all’istituto Magistrale di Matera, per motivi di
studio e di lavoro, si trasferisce a Milano. Dopo alcuni anni di permanenza
nella metropoli lombarda, ritorna nel paese natio. Attualmente risiede a Policoro.
Inizia a scrivere versi sin dall’infanzia.
Nel 1998 fonda, insieme a altri due giovani artisti
di Grassano, l’associazione culturale “Amici della poesia”.
Nell’estate dello stesso anno promuove il Primo
Concorso Nazionale di poesia di Grassano “Poesia per Comunicare” che ebbe un
forte successo di partecipazione, Nazionale.
Negli anni successivi pubblica 5 edizioni di
raccolte di poesie: “I quaderni Grassanesi”
Dal titolo: “Anima”, “La Maddalena”, “Sophia e i
profumi d’oriente”, “Primula rossa”…..
LA Maddalena da Gerusalemme a Sorrento …Passione e
altre ancora da pubblicare prossimamente.
Ha declamato le sue Poesie in diverse occasioni
(Teatro stabile di Potenza, Rai Tre, )
Molte sue poesie sono state pubblicate in diverse
edizioni di antologie di Cronache Italiane; e su vari siti Internet.
Ha partecipato a diversi concorsi di poesia.
(Pescara, Ferrandina).
Ha vinto il primo premio della III edizione del
concorso di poesia di Marconia di Pisticci.
Ha ricevuto dei premi d’Accademia di Greci marini e
ACCADEMIA Neapolis. “Napoli”
Nel 2005, ha pubblicato la raccolta poetica,
edizione Arduino Sacco di Roma, “Anastasia e Federico II”
Nella quale sono state inserite foto pittoriche
dell’artista policorese; Tina Maselli,
"... Giuseppina (Giusi) Pontillo,
nota e stimata poetessa di Grassano (MT), coglie l'attimo nella sua fugacità ed
evanescenza e lo sprigiona nell'iridato caleidoscopio della poesia per offrirlo
a sé e agli altri, tesi alla naturale ricerca della felicità "eudemonismo", che
lei riesce a sfiorare e a trasfondere con intenso slancio e con accenti
spontanei e coloriti.
La sua poesia, soffusa (di aura solare), è creazione di immagini ora limpide, palpitanti di fresco stupore dinanzi al fascino delle bellezze naturali e ora dolenti, quasi singhiozzanti per l'umana pietà nell'impatto diretto con il dramma esistenziale, vissuto nella solitudine che "mai può cessare".
Sono densi di attualità i suoi sommessi richiami, rivolti a un mondo inaridito, che non sa più stupirsi, che non sa più donare e godere, non sa più sognare, sperare ed amare, neppure col canto.
Il messaggio di Giusi, sostanziato di "luce interiore", rifulge in versi sobri, nitidi e melodiosi. intima ed inscindibile è pertanto la connessione fra testo e forma espressiva.
La produzione poetica dell'autrice scaturisce, come polla sorgiva, da un innato bisogno di poetare <<..... scelgo la luce che mi governa dentro>> e deriva da lunghi, ardui percorsi culturali e artistici, evidenziando mio avviso una personalità attenta e sensibile alle esperienze liriche della realtà contemporanea..." Giovanni Abbate.
La sua poesia, soffusa (di aura solare), è creazione di immagini ora limpide, palpitanti di fresco stupore dinanzi al fascino delle bellezze naturali e ora dolenti, quasi singhiozzanti per l'umana pietà nell'impatto diretto con il dramma esistenziale, vissuto nella solitudine che "mai può cessare".
Sono densi di attualità i suoi sommessi richiami, rivolti a un mondo inaridito, che non sa più stupirsi, che non sa più donare e godere, non sa più sognare, sperare ed amare, neppure col canto.
Il messaggio di Giusi, sostanziato di "luce interiore", rifulge in versi sobri, nitidi e melodiosi. intima ed inscindibile è pertanto la connessione fra testo e forma espressiva.
La produzione poetica dell'autrice scaturisce, come polla sorgiva, da un innato bisogno di poetare <<..... scelgo la luce che mi governa dentro>> e deriva da lunghi, ardui percorsi culturali e artistici, evidenziando mio avviso una personalità attenta e sensibile alle esperienze liriche della realtà contemporanea..." Giovanni Abbate.
Fonte :
si ringrazia l'Autrice Giusi Pontillo che ha gentilmente inviato la
documentazione per questo articolo alla Redazione di ARTCUREL .
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