BRUNO LEONE
Maestro delle Guarattelle
Nel 1978 Bruno Leone apprende l'arte delle
guarattelle da Nunzio Zampella (nella foto sotto con Bruno), ultimo maestro
guarattellaro napoletano, ed evita in tal modo la scomparsa di una tradizione
che risale a girovaghi e saltimbanchi medievali. L'arte delle guarattelle deve
la sua vitalità alla capacità dei burattinai di coniugare memoria e attualità in
un rapporto molto attento col pubblico. Bruno Leone, che ha ripreso canovacci e
stili di quest'arte, ha contribuito con efficacia alla ripresa di un genere
teatrale tanto importante per la storia della cultura napoletana ed europea.
Storie di Pulcinella è un modo di presentare i canovacci antichi nella loro
modernità e universalità alternandoli con altre storie antiche e moderne, e
oltre che spettacolo può diventare incontro, lezione, storia, viaggio insieme
nel mondo meraviglioso delle guarattelle: commedia dell’arte antica e moderna.
Per la messinscena si è avvalso negli anni della collaborazione artistica di
Mimmo Cuticchio, Renato Carpentieri, Tonino Taiuti, Davide Iodice e Raffaele Di
Florio.
Bruno Leone con Nunzio Zampella
Bruno Leone, pulcinella
di Renato
Rizzardi
A
Napoli la rinascita di Pulcinella è un merito da attribuire a Bruno Leone
che da quasi venti anni ne indossa ‘o cammesone. Leone è Pulcinella dal 1979,
da quando ha raccolto la maschera dall’ultimo guarattellaro attivo a Napoli,
Nunzio Zampella. “Ho conosciuto Zampella alla fine del 1978 – ricorda -
avevo 28 anni e facevo l’architetto al comune, dopo ho abbandonato questa
professione per fare il burattinaio”. Alla fine degli anni ’70 Pulcinella era
quasi completamente scomparso a Napoli e pochi altri nel resto dell’Italia (come
Renato Barbieri in provincia di Napoli, i Fratelli Ferraiolo a Salerno o Carlo
Piantadosi a Roma) tenevano in vita il repertorio. Da tempo aveva abbandonato il
teatro, se non per comparire molto raramente in qualche riallestimento di
classici ottocenteschi; restava nelle strade e solo nel teatrino delle
guarattelle di Zampella. Nel ‘78 però l’anziano maestro a seguito di una
malattia alle corde vocali, decide di smettere, decretando di fatto la fine
della maschera. Fece i suoi ultimi trionfali spettacoli al Piccolo Teatro di
Milano, invitato da Roberto Leydi, su indicazione di Roberto De Simone, e,
proprio qui, nel capoluogo lombardo avrebbe di lì a poco lasciato tutti i suoi
materiali, mollando, è il caso di dirlo, baracca e burattini. A questo punto
interviene Bruno Leone: “Quando ho conosciuto Nunzio – ricorda - lui non aveva
più nulla. Ho ricostruito, allora, gli strumenti del suo lavoro soprattutto
perché lui potesse ricominciare. Dopo un po’ di tempo, di fronte alla mia
ostinazione e alla mia decisione di riprendere quest’arte anche senza di lui si
è lasciato convincere, penso soprattutto per insegnarmi. Dal 1979 e fino a poco
prima che morisse (nel 1986) ha ripreso a lavorare con me, in società”. Con
Zampella e Leone quest’arte ritorna sotto gli occhi di tutti e altri giovani
artisti, come Salvatore Gatto e Maria Imperatrice, si avvicinano a Pulcinella e
al teatro delle guarattelle, e, dopo di essi altri ancora, come Lia Colucci,
Annamaria Di Stefano, Roberto Vernetti, Adele Fuccio, Aldo de Martino, Luigia
Aiello, Gaspare Nasuto nei successivi 20 anni a scongiurarne definitivamente la
scomparsa. Recuperata la tradizione però il Pulcinella doveva fare i conti con
il necessario rinnovamento del repertorio per evitare che tutto fosse vanificato
dalla definitiva disaffezione del pubblico. “Già dall’inizio, già dal 1979,
iniziavo a mescolare le carte, ad introdurre cioè elementi di novità nei miei
spettacoli. Sempre conservando stretto il rapporto con la tradizione, con quello
che ho imparato da Nunzio Zampella proponendolo ancora nel mio repertorio, ho
cominciato a contaminare il mio Pulcinella con altri miti e facendolo vivere
nella nostra epoca alle prese con accidenti “sincronici”.
Nel corso
degli anni il Pulcinella di Bruno Leone diventa attento osservatore e interprete
di tanti argomenti di impegno civile sia in teatro che nelle strade: sostiene
la Pantera, lavora con i disabili e con essi realizza nei 13 anni del Carnevale
di Napoli, autoprodotto “Pulcinella alla gogna”, tantissimi interventi teatrali,
lavora nei centri sociali e non manca mai alle feste popolari che sopravvivono
ancora in città. In teatro si schiera contro la guerra in Iraq in “Pulcinella
va alla guerra” spettacolo del 1991 per la regia di Renato Carpentieri; nel
1995, dopo la vittoria elettorale di Silvio Berlusconi, Pulcinella denuncia la
seduzione del potere attraverso il confronto scontro con Don Giovanni nello
spettacolo “Il convitato di Pezza”, regia di Davide Iodice, musiche
eseguite dal vivo da E’ Zezi; nel 1999 si confronta e trasporta la delusione
cocente dei rivoluzionari del 1799 ne "Pulcinella ’99, voglia d’utopia”,
regia di Bruno Leone, con Salvatore Gatto e Paola Carbone. “La caratteristica
costante del mio lavoro è che in realtà tutti i temi anche se legati a dei fatti
particolari, di cronaca o di costume, assumano un carattere universale: la
guerra, la rivoluzione, l’amore, il tradimento sono proposti come archetipi,
temi generali e ricorrenti nel rito esorcizzante dello spettacolo di guarattelle
”.
In uno dei
suoi ultimi spettacoli (l’ultimo è “Pulcinella contro Gigiotto”,
provocazione ideata in occasione del G8) “Il segreto di Pulcinella” regia di
Renato Carpentieri, mette in scena l’amore. “Ho sempre proposto nei miei
spettacoli argomenti per me importanti. Pulcinella si è confrontato con la
guerra, con il tradimento, con la rivoluzione e adesso si confronta con
l’impegno più grande: l’amore. L’idea dello spettacolo – spiega Bruno Leone - è
nata tra la gente, come spesso avviene per il teatro di Pulcinella. Alla fine di
uno spettacolo nei Quartieri Spagnoli di Napoli, tanti bambini si erano fermati
per fare delle domande a Pulcinella. Volevano, ad esempio, sapere come facevo a
parlare con questa voce. Più che spigare che essa era ottenuta mediante uno
strumento metallico, la pivetta, posto in prossimità della gola, mi piaceva
l’atmosfera che si era creata e preferii lasciare un piccolo mistero intorno al
fatto. Questo è un segreto! Risposi, ma loro non mi lasciavano: “vogliamo sapere
qual è il segreto di Pulcinella”. Non se ne veniva fuori … così dissi loro che
il segreto di Pulcinella è scoprire l’importanza delle cose che non sono
importanti. Ma non sapevo neanche io che voleva significare. I bambini mi
presero sul serio e dopo alcuni minuti una di loro, molto emozionata, mi si
avvicinò e, sottovoce, nell’orecchio, mi disse: io l’ho capito è l’amore”.
In
venti anni il Pulcinella di Bruno Leone non ha conosciuto soste, lavorando in
tanti progetti a Napoli e producendosi in lunghe tournée in tutto il mondo. In
uno di questi suoi viaggi, nel 1988 a Mosca, chiamato a fare spettacolo e a
tenere una serie di incontri sulla maschera di Pulcinella, spinge il burattinaio
russo Andrei Chavel a riprendere gli spettacoli di Petruska. La maschera in
questa nazione era scomparsa avversata innanzitutto dal regime sovietico poi
disconosciuta dal padre dei burattinai sovietici, il grande maestro Sergej
Obrazov. Dopo la visita del “cugino” Pulcinella, dal 1990, a Mosca si riascolta
la stridula voce metallica di Petruska.
Bruno Leone
con la struttura di cui è fondatore I Teatrini , che in questi anni ha
assunto carattere di stabilità, oltre a produrre tutti i suoi spettacoli
realizza il festival internazionale “La scuola di
Pulcinella” programmato da ormai dieci anni, ospitato anche nella
scorsa estate a Roma ne “Le vie dei Festival”, che presenta insieme momenti di
spettacolo, mostre e incontri sulla maschera di Pulcinella e sulle maschere
“gemelle” attive nei tanti Paesi del mondo. In attesa che anche a Napoli possa
aprirsi una Casa stabile per Pulcinella, un teatro, come qualche tempo fa era
stato promesso dal Comune di Napoli, Bruno Leone si lancia nel progetto per la
realizzazione, nell’aprile del 2000 a Napoli, di una scuola internazionale
per guarattellari , da gestire in collaborazione con l’Istituto della
Marionetta di Charleville Mezieres. Il progetto va avanti da due anni , con
grande successo, coinvolgendo circa venti nuovi burattinai, la “terza
generazione del Pulcinella contemporaneo”. Tutto questo per “essere all’altezza
dei tempi senza però perdere il carattere che abbiamo sempre avuto, senza
diventare televisione. Di tornare ad avere nel 2000 la stessa forza che
possedeva il Pulcinella di trecento o 500 anni fa . Lo spettacolo di Pulcinella
non appartiene al nostro mondo, al nostro mondo appartiene il computer,
internet, e queste cose qua. Poi ci si ferma davanti ad una baracca, si incontra
Pulcinella e si scopre che piace di più della televisione…”
L'ASSOCIAZIONE " I TEATRINI "
L' Ass. I TEATRINI, fondata nel 1991, è
attiva a Napoli e sul territorio nazionale con attività di produzione e
promozione teatrale per l'infanzia e la gioventù, e come tale riconosciuta dal
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI, Direzione Generale dello
Spettacolo dal Vivo, tra le realtà nazionali che operano nel settore.
Fra le produzioni di questi anni da segnalare quelle dirette da Bruno Leone (IL CONVITATO DI PEZZA, DUET, PULCINELLA ’99) e gli spettacoli del percorso Teatro e Natura, Teatro in Città: RACCONTI SALATI (1997), realizzato presso la Stazione Zoologica “Anton Dhorn”, IL POPOLO DEL BOSCO (1999) e COME ALICE...(2001) di Giovanna Facciolo realizzati presso l’Orto Botanico di Napoli.
Fra le produzioni di questi anni da segnalare quelle dirette da Bruno Leone (IL CONVITATO DI PEZZA, DUET, PULCINELLA ’99) e gli spettacoli del percorso Teatro e Natura, Teatro in Città: RACCONTI SALATI (1997), realizzato presso la Stazione Zoologica “Anton Dhorn”, IL POPOLO DEL BOSCO (1999) e COME ALICE...(2001) di Giovanna Facciolo realizzati presso l’Orto Botanico di Napoli.
A 5 CM. DA TERRA
(1998), spettacolo diretto da Gigi Gherzi, ha
partecipato alla finale del premio nazionale di teatro ragazzi STREGAGATTO 1998
e LO SGUARDO DEL CIELO (2000) di Giovanna Facciolo, LA BALLATA DEL
POSTO SBAGLIATO (2001) di Francesco Niccolini, regia di Enzo Toma, e
QUARANTATRETRAMONTI (2002) di Giovanna Facciolo hanno partecipato ai
progetti ETI "IL TEMPO DELLO SPETTATORE" e "QUALITA' RAGAZZI".
Alla linea artistica progettuale/produttiva, si
affianca una linea politico/culturale con l’organizzazione di rassegne e
festival di teatro per l'infanzia e la gioventù:
- LA SCENA SENSIBILE, rassegna di teatro scuola - VIII edizione, novembre 2003/maggio 2004;
- TEATRI DI NAPOLI 2004, incontri di teatro contemporaneo e teatro per le nuove generazioni, I edizione, luglio 2004;
- RACCONTI PER TEATRI DI NAPOLI, rassegna di teatro ragazzi per l'apertura de Il Granile delle Arti di S. Giovanni a Teduccio - II edizione - gennaio - maggio 2004;
- Angeli a Sud, festival di teatro ragazzi a Sud - fino alla VII edizione (ottobre 2001).
- L'ISTITUTO DELLE GUARATTELLE, spazio stabile per il teatro delle guarattelle inaugurato il 2 novembre 2003;
- LA SCUOLA DI PULCINELLA, festival internazionale - XII edizione;
- LA SCUOLA DELLE GUARATTELLE, scuola triennale di formazione professionale per burattinai (2000/2002 - 2004), diretta da Bruno Leone, in collaborazione con il Comune di Napoli, l’ Ente Teatrale Italiano, con l'Ecole National Superieure des Arts de la Marionnette di Charleville-Meziers (Francia);
Collabora con strutture nazionali per
l'organizzazione di progetti speciali legati allo spettacolo giovanile:
-
PREMIO SCENARIO, in collaborazione con l'Associazione Scenario;
L’Ass. I Teatrini organizza e promuove
laboratori teatrali e seminari nelle scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo
dichiarato verso cui si muove è quello di realizzare a Napoli una attività
stabile e riconoscibile di spettacolo per l’infanzia e la gioventù, in stretto
rapporto con altre interessanti realtà professioniste che operano sul territorio
metropolitano.
i soci: Bruno
Leone,
Luigi Marsano,
Giovanna Facciolo, Renato Rizzardi, Marco Leone
collaboratori:
Rosellina Leone, Gianni Biccari, Paola Carbone, Carla Vitaglione, Daniela
Salernitano, Anna Paola Bartolomeo, Vincenzo Toma, Francesco Niccolini,
Antonello Paliotti, Roberto Castello, Vincent Longuemare, Mariachiara Raviola,
Massimo Staich, Stefania Caudullo, Riccardo Veno, Francesco Albano, Antonello
Cossia, Raffaele Di Florio
attori, burattinai e
musicisti: Giulia Pica, Annalisa Vozza, Marco Montesano, Monica
Costigliola, Domenico Santo, Valentina Curatoli, Danilo Agutoli, Fausta Manno,
Roberto Vernetti, Roberta di Domenico De Caro e Antonio Aiese, Rossella Ascolese,
Alfredo Giraldi, Selvaggia Filippini e Davide Chimenti, Gianluca Di Matteo,
Irene Vecchia, Vincenzo Granato, Alessandro D'Aloia, Emanuele Flagiello, Alberto
Russo
tecnici: Carmine
Pierri, Antonio Gatto, Enzo Zotto
I
TEATRINI
Via S.
Teresa degli Scalzi, 134 80135
NAPOLI tel. 081/544.60.53
- fax 081/564.49.18
Scuola delle guarattelle
- diretta da BRUNO LEONE
-
- ISTITUTO DELLE GUARATTELLE - via Vergini, 19 - NAPOLI
- www.guarattelle.it
Fonte : www.guarattelle.it ; www.iteatrini.it
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