MISSIONARI
SALESIANI - CAPITOLO GENERALE
APPELLO AI CAPI DI GOVERNO DEL G8
di Genova 20-22 luglio
“Non
lasciatevi manipolare dai prepotenti del mercato senza regole”
Guadalajara (Messico) 11 luglio 2001
Un giorno, mentre eravamo prigionieri dei ribelli e stavamo medicando le nostre piaghe, un vecchio mi disse: “Quando saremo fuori da qui, dobbiamo organizzare una vera campagna, invitare la gente a incontrarsi, a parlarsi. Se vogliamo la pace, dobbiamo parlarci gli uni gli altri, dobbiamo dialogare. Non intendo un dialogo diplomatico; intendo il dialogo del bambino al bambino, del vecchio con il giovane, il dialogo di famiglia.” E’ il “metodo dell’uomo comune” per vivere la cultura della pace. Occorrono visione, impegno costante, lavoro paziente, insieme alla consapevolezza che la persona umana deve essere rispettata, mai abusata. Io ho anche la convinzione che l’uomo da solo, neppure il piu grande e potente, potra mai realizzare il sogno di creare la cultura della pace. E’ un dono dall’Alto. Proprio per questo, ho la certezza che prima o poi il sogno diventera realta. Come dice la nostra gente, “God’s time is the best. Il miglior tempo e quello di Dio”.Da lettera di un missionario saveriano in Sierra Leone
Onorevoli Capi di Governo del G8:
Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Russia Fed., Stati Uniti d’America -
Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Russia Fed., Stati Uniti d’America -
Dal Messico, il Paese dell’America
Latina che recentemente ha vissuto la lunga marcia di sensibilizzazione a favore
dei diritti e della cultura dei popoli indigeni, vogliamo inviarvi questo
Appello, in un momento per noi importante ed ufficiale.
Siamo missionari Saveriani provenienti da quattro continenti, riuniti in Assemblea capitolare per valutare e programmare le attivita del nostro Istituto. Portiamo con noi, insieme al Vangelo, le culture, le esperienze, le aspirazioni e soprattutto i volti dei popoli che ci ospitano e che amiamo come nostri, motivati dall’amore di Cristo che ci sospinge e dalla passione per l’umanita che sogniamo come una sola famiglia di popoli.
Ci rivolgiamo a Voi, perche sappiamo che le vostre decisioni pesano sul destino delle popolazioni che cerchiamo di servire con il dono della vita. Lo facciamo come testimoni che hanno vissuto i drammi dell’umanita, convinti che i gravi problemi dei popoli costretti alla miseria, hanno il diritto di entrare seriamente nell’agenda dei vostri dibattiti. Meglio sarebbe se i poveri del mondo potessero sedere con voi e raccontare a viva voce.
Siamo missionari Saveriani provenienti da quattro continenti, riuniti in Assemblea capitolare per valutare e programmare le attivita del nostro Istituto. Portiamo con noi, insieme al Vangelo, le culture, le esperienze, le aspirazioni e soprattutto i volti dei popoli che ci ospitano e che amiamo come nostri, motivati dall’amore di Cristo che ci sospinge e dalla passione per l’umanita che sogniamo come una sola famiglia di popoli.
Ci rivolgiamo a Voi, perche sappiamo che le vostre decisioni pesano sul destino delle popolazioni che cerchiamo di servire con il dono della vita. Lo facciamo come testimoni che hanno vissuto i drammi dell’umanita, convinti che i gravi problemi dei popoli costretti alla miseria, hanno il diritto di entrare seriamente nell’agenda dei vostri dibattiti. Meglio sarebbe se i poveri del mondo potessero sedere con voi e raccontare a viva voce.
Durante questa Assemblea abbiamo
ascoltato il racconto della situazione delle popolazioni tra cui come missionari
Saveriani siamo presenti: sono emersi con forza i profondi cambiamenti che hanno
aggravato ulteriormente le loro condizioni di vita. In questi
ultimi anni siamo stati testimoni del perdurare di situazioni disumane in cui
molti popoli sono costretti a vivere, del costante impoverimento delle
popolazioni, del crescente sfruttamento del lavoro minorile e del dispregio dei
diritti delle donne, del saccheggio delle materie prime, del deterioramento
dell’ambiente umano ed ecologico, del diffondersi incontrollato di malattie
mortali ed epidemie, dell’accresciuto divario tra i pochi che vivono nel lusso e
i molti che non hanno il necessario per vivere, del proliferare dei traffici
illeciti di armamenti, di violazioni del diritto alla liberta di espressione
religiosa, di eccidi di massa e di migrazioni forzate. E tutto questo,
esasperato dalle ricorrenti emergenze create dal pesante debito estero
e da guerre atroci, che la gente non vuole e dove spesso gli
interessi in gioco sono non tanto locali, ma extra nazionali. Siamo
stati testimoni anche delle tante promesse della comunita internazionale rimaste
disattese.
Vorremmo qui riportare tutti i drammi
dei popoli dell’Africa, dell’America Latina e dell’Asia, di cui siamo testimoni.
La Sierra Leone può costituire, per tutti, un esempio: il
conflitto ormai decennale, che ha come motivazione principale lo sfruttamento
delle miniere di diamanti, ha ridotto la popolazione allo stremo, costringendola
alla fuga e all’abbandono di case e campi, alla dipendenza economica e
all’accattonaggio, all’insicurezza e alla paura. I bambini e le
bambine soldato, poi, accumulano in se il dramma piu vergognoso
dell’umanita odierna: il sequestro dei minori, la schiavitu infantile, la droga
e la tossicodipendenza, l’uso indiscriminato delle armi, la violenza
sconsiderata, la criminalita imposta, gli abusi sessuali da parte delle milizie
in conflitto e delle forze di pace... Ancora una volta, vittima e l’intera
popolazione civile, che ha solo voglia di essere lasciata in pace, di esprimere
la propria religiosita, di lenire le ferite, di ricostruire il futuro nella
dignita.
Con la gente,
abbiamo sofferto; con la gente, anche noi siamo fuggiti, ci siamo nascosti,
abbiamo cercato rifugio; con la gente, vari di noi sono stati rapiti, feriti,
uccisi. A volte, con cinque pani e due pesci - le poche risorse rimaste -
abbiamo potuto rinnovare i grandi prodigi di un tempo (cf. Vangelo di Luca,
9,12-17). Perche si puo fare molto, se il poco e condiviso; mentre il molto
accumulato non basta mai.
L’accumulo della ricchezza
nelle mani di pochi e lo spaventoso baratro tra poveri e ricchi
e diventato ormai uno scandalo insostenibile. Ci torna alla mente quella
parabola raccontata da Gesu (Luca 16, 19-22). Se il Lazzaro del Vangelo
cercava di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla mensa del ricco Epulone,
i milioni di Lazzaro dei nostri giorni sono costretti
a cercare tra le immondizie dei ricchi qualcosa di cui sfamarsi o da riciclare.
Tanto e peggiorata la situazione dei piu poveri, mentre circola nel mondo un
benessere mai prima sognato. Di questo passo, e a rischio tutto il
patrimonio umano, culturale ed ecologico, di cui tutti noi siamo
testimoni ed ammiratori, costruito pazientemente, attraverso i millenni, dai
popoli dell’Africa, America Latina ed Asia e dello stesso Occidente.
Non pensiamo, Onorevoli del G8,
di scaricare su voi tutta la responsabilita della situazione attuale, ne
crediamo sia in vostro potere cambiare il mondo con la bacchetta magica. Siamo
convinti, tuttavia, che come rappresentanti degli Otto Paesi economicamente piu
avanzati avete i mezzi - e quindi il dovere - per far si che l’economia mondiale
assuma un diverso orientamento, non al servizio degli
interessi di chi ha gia troppo, ma a favore di chi, pur faticando molto, non ha
neppure il necessario. Chiediamo quindi che assumiate responsabilmente il ruolo
che vi spetta: il ruolo della politica intesa come
ricerca del bene dei popoli guardando al mondo intero e
interessandovi soprattutto a coloro che sono gli esclusi. Non lasciatevi
manipolare dai prepotenti della finanza senza etica e del mercato senza regole.
Siate capaci di sognare e di prevedere un mondo che assomigli di piu al progetto
di Dio, che ha creato l’universo come habitat per tutta l’umanita che Egli ama e
ai sogni dei popoli, narrati nelle migliaia di tradizioni scritte e orali.
Desideriamo anche noi
unirci alle richieste già a voi pervenute da tante parti del mondo
civile e religioso, che condividiamo pienamente. In particolare, chiediamo a voi
e ai vostri governi di rispettare con determinazione ed urgenza gli impegni gia
presi nei precedenti Summit e di sollecitare l’adozione di leggi internazionali
efficaci nei seguenti settori prioritari:
1. Avviare, in accordo con i Paesi del Sud del mondo, un sistema alternativo di mercato che assicuri un accesso piu libero ai loro prodotti e che garantisca un prezzo piu equo per i loro manufatti e risorse naturali e nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Riconoscere e rispettare le abilita e pratiche secolari dei popoli indigeni, specialmente nei settori della medicina e dell’agricoltura, impedendo ogni forma di bio-pirateria e l’appropriazione indebita dei brevetti a scopo di speculazione.2. La cancellazione del debito estero dei Paesi impoveriti, riconoscendo, a livello internazionale, l’illiceita dei crediti “usurai” e dei debiti “odiosi”, azzerando i crediti “inesigibili”. Rivedere i contratti applicando severi criteri legislativi sull’anatocismo. Restituire alle popolazioni gli enormi fondi di cui sono state derubate in transazioni non trasparenti. Istituire un Tribunale neutrale internazionale per l’Arbitrato tra creditori e debitori.3. Facilitare l’accesso ai farmaci e ai servizi sanitari essenziali, all’acqua potabile, alla alfabetizzazione e all’istruzione, come primo passo verso una vita dignitosa delle popolazioni escluse.4. Fermare la proliferazione e i traffici illeciti delle armi e, in particolar modo, delle armi leggere e di tutte quelle armi che arrecano danni indiscriminati ed eccessivi nelle varie fasi di produzione, di stoccaggio, di utilizzo e con conseguenze imprevedibili per intere generazioni.5. Ridurre drasticamente le enormi spese per la progettazione e fabbricazione di nuovi sistemi d’arma, e devolvere fondi consistenti ai programmi di riduzione della poverta, nel rispetto delle culture locali e con i mezzi appropriati.6. Incentivare la concertazione internazionale per la pace, la prevenzione dei conflitti e la democrazia. Sostenere decisamente l’economia della pace, come investimento piu redditizio e conveniente per le nazioni e per le imprese.7. Rispettare e far rispettare integralmente, e in primo luogo da parte dei Governi rappresentati nel G8, i Trattati e le Convenzioni internazionali come il Trattato di Ottawa contro le mine antipersona, la Convenzione di Roma per la Corte internazionale contro i crimini, il Protocollo di Kyoto per l’ambiente.8. Controllare i flussi e le speculazioni finanziarie attraverso l’adozione di tassazioni come la “Tobin Tax”. Abolire i “paradisi fiscali” e adottare misure di trasparenza nei finanziamenti internazionali.
Come missionari, ci sentiamo
in sintonia con tutti coloro che, interessati alle sorti
dell’umanita e del pianeta, continuano ad esercitare e sollecitare forme di
cittadinanza vigile ed attiva, diamo loro il nostro sostegno e
ne incoraggiamo il coordinamento. Siamo riconoscenti ai vescovi della Liguria e
al Cardinale di Genova che, facendo eco alle insistenti parole di Giovanni Paolo
II ed esercitando la corresponsabilita pastorale, hanno voluto rivolgersi alle
comunita cristiane, alla societa e alle autorita perche tutti facciano
responsabilmente la propria parte nei confronti dei poveri del mondo.
Da parte nostra, come missionari
Saveriani, ci impegniamo a continuare a vivere piu vicini alle
genti dell’Africa, dell’America Latina, dell’Asia e dell’Occidente, e sopratutto
alle fasce piu deboli e indifese. Cercheremo di intensificare i segni
della solidarietà: prima di tutto, l’annuncio del Vangelo per la
misericordia e la speranza, per la giustizia e la fraternita universale; il
dialogo interculturale e interreligioso; la promozione umana in tutti i suoi
aspetti; la preparazione dei leaders e la coscientizzazione delle donne; la
riabilitazione dei bambini soldato; i gruppi di base per la riconciliazione e la
pace; l’accompagnamento dei profughi e sfollati; l’alfabetizzazione e la sanita.
Continueremo a fare informazione, a difendere e diffondere i valori delle
culture dei popoli, a sollecitare la cittadinanza attiva
per il disarmo, il commercio equo, gli acquisti trasparenti, la “sobrieta
felice”. Non da soli, ma insieme ai popoli di cui
siamo ospiti, insieme alle comunita cristiane e insieme a tutti gli individui e
gruppi nel mondo, che vogliono fare dell’umanita una sola famiglia.
Siamo convinti che la
riflessione e l’azione nonviolenta e paziente portera i frutti sperati.
Percio dissentiamo da ogni manifestazione violenta. La
mobilitazione civica di tante persone e gruppi (non solo in
occasione dei vari Summit internazionali) e il loro crescente collegamento
in rete dimostrano che il muro dell’indifferenza sta crollando mentre cresce la
voglia di assumere un ruolo piu responsabile nelle decisioni che riguardano il
benessere delle societa, dei popoli e del pianeta. Riteniamo tutto questo
un grande successo.
Augurando che in occasione di questo vostro Incontro
sappiate dare ascolto alle richieste pervenute dalla societa civile
e dai movimenti che la rappresentano, porgiamo il nostro saluto.
I missionari
Saveriani delegati del XIV Capitolo Generale
- dall’Africa: Burundi, Camerun, Chad, Rep. Dem. Congo, Mozambico, Sierra Leone;
- dall’America Latina: Brasile Nord, Brasile Sud, Colombia, Messico;
- dall’Asia: Bangladesh, Filippine, Giappone, Indonesia, Taiwan;
dall’Occidente: Gran Bretagna, Italia, Spagna, Stati Uniti d’America
- dall’Africa: Burundi, Camerun, Chad, Rep. Dem. Congo, Mozambico, Sierra Leone;
- dall’America Latina: Brasile Nord, Brasile Sud, Colombia, Messico;
- dall’Asia: Bangladesh, Filippine, Giappone, Indonesia, Taiwan;
dall’Occidente: Gran Bretagna, Italia, Spagna, Stati Uniti d’America
Fonte : www.saveriani.bs.it
Nessun commento:
Posta un commento