domenica 4 agosto 2019

MISSIONARI SALESIANI - CAPITOLO GENERALE : APPELLO AI CAPI DI GOVERNO DEL G8




MISSIONARI SALESIANI - CAPITOLO GENERALE

APPELLO AI CAPI DI GOVERNO DEL G8
di Genova 20-22 luglio
“Non lasciatevi manipolare dai prepotenti del mercato senza regole”
Guadalajara (Messico) 11 luglio 2001
 Un giorno, mentre eravamo prigionieri dei ribelli e stavamo medicando le nostre piaghe, un vecchio mi disse: “Quando saremo fuori da qui, dobbiamo organizzare una vera campagna, invitare la gente a incontrarsi, a parlarsi. Se vogliamo la pace, dobbiamo parlarci gli uni gli altri, dobbiamo dialogare. Non intendo un dialogo diplomatico; intendo il dialogo del bambino al bambino, del vecchio con il giovane, il dialogo di famiglia.” E’ il “metodo dell’uomo comune” per vivere la cultura della pace. Occorrono visione, impegno costante, lavoro paziente, insieme alla consapevolezza che la persona umana deve essere rispettata, mai abusata. Io ho anche la convinzione che l’uomo da solo, neppure il piu grande e potente, potra mai realizzare il sogno di creare la cultura della pace. E’ un dono dall’Alto. Proprio per questo, ho la certezza che prima o poi il sogno diventera realta. Come dice la nostra gente, “God’s time is the best. Il miglior tempo e quello di Dio”.
Da lettera di un missionario saveriano in Sierra Leone
   Onorevoli Capi di Governo del G8:
   Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Russia Fed., Stati Uniti d’America -
   Dal Messico, il Paese dell’America Latina che recentemente ha vissuto la lunga marcia di sensibilizzazione a favore dei diritti e della cultura dei popoli indigeni, vogliamo inviarvi questo Appello, in un momento per noi importante ed ufficiale.
   Siamo missionari Saveriani provenienti da quattro continenti, riuniti in Assemblea capitolare per valutare e programmare le attivita del nostro Istituto. Portiamo con noi, insieme al Vangelo, le culture, le esperienze, le aspirazioni e soprattutto i volti dei popoli che ci ospitano e che amiamo come nostri, motivati dall’amore di Cristo che ci sospinge e dalla passione per l’umanita che sogniamo come una sola famiglia di popoli.
   Ci rivolgiamo a Voi, perche sappiamo che le vostre decisioni pesano sul destino delle popolazioni che cerchiamo di servire con il dono della vita. Lo facciamo come testimoni che hanno vissuto i drammi dell’umanita, convinti che i gravi problemi dei popoli costretti alla miseria, hanno il diritto di entrare seriamente nell’agenda dei vostri dibattiti. Meglio sarebbe se i poveri del mondo potessero sedere con voi e raccontare a viva voce.
   Durante questa Assemblea abbiamo ascoltato il racconto della situazione delle popolazioni tra cui come missionari Saveriani siamo presenti: sono emersi con forza i profondi cambiamenti che hanno aggravato ulteriormente le loro condizioni di vita. In questi ultimi anni siamo stati testimoni del perdurare di situazioni disumane in cui molti popoli sono costretti a vivere, del costante impoverimento delle popolazioni, del crescente sfruttamento del lavoro minorile e del dispregio dei diritti delle donne, del saccheggio delle materie prime, del deterioramento dell’ambiente umano ed ecologico, del diffondersi incontrollato di malattie mortali ed epidemie, dell’accresciuto divario tra i pochi che vivono nel lusso e i molti che non hanno il necessario per vivere, del proliferare dei traffici illeciti di armamenti, di violazioni del diritto alla liberta di espressione religiosa, di eccidi di massa e di migrazioni forzate. E tutto questo, esasperato dalle ricorrenti emergenze create dal pesante debito estero e da guerre atroci, che la gente non vuole e dove spesso gli interessi in gioco sono non tanto locali, ma extra nazionali. Siamo stati testimoni anche delle tante promesse della comunita internazionale rimaste disattese.
   Vorremmo qui riportare tutti i drammi dei popoli dell’Africa, dell’America Latina e dell’Asia, di cui siamo testimoni. La Sierra Leone può costituire, per tutti, un esempio: il conflitto ormai decennale, che ha come motivazione principale lo sfruttamento delle miniere di diamanti, ha ridotto la popolazione allo stremo, costringendola alla fuga e all’abbandono di case e campi, alla dipendenza economica e all’accattonaggio, all’insicurezza e alla paura. I bambini e le bambine soldato, poi, accumulano in se il dramma piu vergognoso dell’umanita odierna: il sequestro dei minori, la schiavitu infantile, la droga e la tossicodipendenza, l’uso indiscriminato delle armi, la violenza sconsiderata, la criminalita imposta, gli abusi sessuali da parte delle milizie in conflitto e delle forze di pace... Ancora una volta, vittima e l’intera popolazione civile, che ha solo voglia di essere lasciata in pace, di esprimere la propria religiosita, di lenire le ferite, di ricostruire il futuro nella dignita.
   Con la gente, abbiamo sofferto; con la gente, anche noi siamo fuggiti, ci siamo nascosti, abbiamo cercato rifugio; con la gente, vari di noi sono stati rapiti, feriti, uccisi. A volte, con cinque pani e due pesci - le poche risorse rimaste - abbiamo potuto rinnovare i grandi prodigi di un tempo (cf. Vangelo di Luca, 9,12-17). Perche si puo fare molto, se il poco e condiviso; mentre il molto accumulato non basta mai.
   L’accumulo della ricchezza nelle mani di pochi e lo spaventoso baratro tra poveri e ricchi e diventato ormai uno scandalo insostenibile. Ci torna alla mente quella parabola raccontata da Gesu (Luca 16, 19-22). Se il Lazzaro del Vangelo cercava di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla mensa del ricco Epulone, i milioni di Lazzaro dei nostri giorni sono costretti a cercare tra le immondizie dei ricchi qualcosa di cui sfamarsi o da riciclare. Tanto e peggiorata la situazione dei piu poveri, mentre circola nel mondo un benessere mai prima sognato. Di questo passo, e a rischio tutto il patrimonio umano, culturale ed ecologico, di cui tutti noi siamo testimoni ed ammiratori, costruito pazientemente, attraverso i millenni, dai popoli dell’Africa, America Latina ed Asia e dello stesso Occidente.
   Non pensiamo, Onorevoli del G8, di scaricare su voi tutta la responsabilita della situazione attuale, ne crediamo sia in vostro potere cambiare il mondo con la bacchetta magica. Siamo convinti, tuttavia, che come rappresentanti degli Otto Paesi economicamente piu avanzati avete i mezzi - e quindi il dovere - per far si che l’economia mondiale assuma un diverso orientamento, non al servizio degli interessi di chi ha gia troppo, ma a favore di chi, pur faticando molto, non ha neppure il necessario. Chiediamo quindi che assumiate responsabilmente il ruolo che vi spetta: il ruolo della politica intesa come ricerca del bene dei popoli guardando al mondo intero e interessandovi soprattutto a coloro che sono gli esclusi. Non lasciatevi manipolare dai prepotenti della finanza senza etica e del mercato senza regole. Siate capaci di sognare e di prevedere un mondo che assomigli di piu al progetto di Dio, che ha creato l’universo come habitat per tutta l’umanita che Egli ama e ai sogni dei popoli, narrati nelle migliaia di tradizioni scritte e orali.
   Desideriamo anche noi unirci alle richieste già a voi pervenute da tante parti del mondo civile e religioso, che condividiamo pienamente. In particolare, chiediamo a voi e ai vostri governi di rispettare con determinazione ed urgenza gli impegni gia presi nei precedenti Summit e di sollecitare l’adozione di leggi internazionali efficaci nei seguenti settori prioritari:
1. Avviare, in accordo con i Paesi del Sud del mondo, un sistema alternativo di mercato che assicuri un accesso piu libero ai loro prodotti e che garantisca un prezzo piu equo per i loro manufatti e risorse naturali e nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Riconoscere e rispettare le abilita e pratiche secolari dei popoli indigeni, specialmente nei settori della medicina e dell’agricoltura, impedendo ogni forma di bio-pirateria e l’appropriazione indebita dei brevetti a scopo di speculazione.
2. La cancellazione del debito estero dei Paesi impoveriti, riconoscendo, a livello internazionale, l’illiceita dei crediti “usurai” e dei debiti “odiosi”, azzerando i crediti “inesigibili”. Rivedere i contratti applicando severi criteri legislativi sull’anatocismo. Restituire alle popolazioni gli enormi fondi di cui sono state derubate in transazioni non trasparenti. Istituire un Tribunale neutrale internazionale per l’Arbitrato tra creditori e debitori.
3. Facilitare l’accesso ai farmaci e ai servizi sanitari essenziali, all’acqua potabile, alla alfabetizzazione e all’istruzione, come primo passo verso una vita dignitosa delle popolazioni escluse.
4. Fermare la proliferazione e i traffici illeciti delle armi e, in particolar modo, delle armi leggere e di tutte quelle armi che arrecano danni indiscriminati ed eccessivi nelle varie fasi di produzione, di stoccaggio, di utilizzo e con conseguenze imprevedibili per intere generazioni.
5. Ridurre drasticamente le enormi spese per la progettazione e fabbricazione di nuovi sistemi d’arma, e devolvere fondi consistenti ai programmi di riduzione della poverta, nel rispetto delle culture locali e con i mezzi appropriati.
6. Incentivare la concertazione internazionale per la pace, la prevenzione dei conflitti e la democrazia. Sostenere decisamente l’economia della pace, come investimento piu redditizio e conveniente per le nazioni e per le imprese.
7. Rispettare e far rispettare integralmente, e in primo luogo da parte dei Governi rappresentati nel G8, i Trattati e le Convenzioni internazionali come il Trattato di Ottawa contro le mine antipersona, la Convenzione di Roma per la Corte internazionale contro i crimini, il Protocollo di Kyoto per l’ambiente.
8. Controllare i flussi e le speculazioni finanziarie attraverso l’adozione di tassazioni come la “Tobin Tax”. Abolire i “paradisi fiscali” e adottare misure di trasparenza nei finanziamenti internazionali.
   Come missionari, ci sentiamo in sintonia con tutti coloro che, interessati alle sorti dell’umanita e del pianeta, continuano ad esercitare e sollecitare forme di cittadinanza vigile ed attiva, diamo loro il nostro sostegno e ne incoraggiamo il coordinamento. Siamo riconoscenti ai vescovi della Liguria e al Cardinale di Genova che, facendo eco alle insistenti parole di Giovanni Paolo II ed esercitando la corresponsabilita pastorale, hanno voluto rivolgersi alle comunita cristiane, alla societa e alle autorita perche tutti facciano responsabilmente la propria parte nei confronti dei poveri del mondo.
   Da parte nostra, come missionari Saveriani, ci impegniamo a continuare a vivere piu vicini alle genti dell’Africa, dell’America Latina, dell’Asia e dell’Occidente, e sopratutto alle fasce piu deboli e indifese. Cercheremo di intensificare i segni della solidarietà: prima di tutto, l’annuncio del Vangelo per la misericordia e la speranza, per la giustizia e la fraternita universale; il dialogo interculturale e interreligioso; la promozione umana in tutti i suoi aspetti; la preparazione dei leaders e la coscientizzazione delle donne; la riabilitazione dei bambini soldato; i gruppi di base per la riconciliazione e la pace; l’accompagnamento dei profughi e sfollati; l’alfabetizzazione e la sanita. Continueremo a fare informazione, a difendere e diffondere i valori delle culture dei popoli, a sollecitare la cittadinanza attiva per il disarmo, il commercio equo, gli acquisti trasparenti, la “sobrieta felice”. Non da soli, ma insieme ai popoli di cui siamo ospiti, insieme alle comunita cristiane e insieme a tutti gli individui e gruppi nel mondo, che vogliono fare dell’umanita una sola famiglia.
   Siamo convinti che la riflessione e l’azione nonviolenta e paziente portera i frutti sperati. Percio dissentiamo da ogni manifestazione violenta. La mobilitazione civica di tante persone e gruppi (non solo in occasione dei vari Summit internazionali) e il loro crescente collegamento in rete dimostrano che il muro dell’indifferenza sta crollando mentre cresce la voglia di assumere un ruolo piu responsabile nelle decisioni che riguardano il benessere delle societa, dei popoli e del pianeta. Riteniamo tutto questo un grande successo.
   Augurando che in occasione di questo vostro Incontro sappiate dare ascolto alle richieste pervenute dalla societa civile e dai movimenti che la rappresentano, porgiamo il nostro saluto.
I missionari Saveriani delegati del XIV Capitolo Generale
- dall’Africa: Burundi, Camerun, Chad, Rep. Dem. Congo, Mozambico, Sierra Leone;
- dall’America Latina: Brasile Nord, Brasile Sud, Colombia, Messico;
- dall’Asia: Bangladesh, Filippine, Giappone, Indonesia, Taiwan;
dall’Occidente: Gran Bretagna, Italia, Spagna, Stati Uniti d’America






Fonte : www.saveriani.bs.it








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