ARNO STERN
La Formulazione , fenomeno universale
La vita di Arno Stern si confonde con la sua opera.
Nel 1946, a 22 anni, è chiamato in un istituto per
orfani di guerra. Vi fa dipingere i bambini e comprende immediatamente il ruolo
primordiale del gioco che provoca, per il quale inventa un
allestimento originale.
Realizza in seguito un atelier a Parigi, nel
quartiere di Saint-Germain-des-Prés, divenuto celebre negli anni '50 con il nome
di "Académie du Jeudi", e lì rimasto attivo per 33 anni prima d'essere
trasferito, nel 1983, nel quartiere della Madeleine.
I media, nel loro insieme, si fanno eco delle
spettacolari realizzazioni di Arno Stern.
Arno Stern partecipa a numerosi congressi: a Bristol
(come esperto tecnico dell'UNESCO) - a Berkeley, Barcellona, Treviso, Ravenna...
e tiene innumerevoli conferenze e corsi in tutto il mondo, in Università, Musei,
Istituti per la formazione degli insegnanti, Centri culturali...
Crea alcuni Ateliers in ospedali, mentre 'praticiens'
da lui formati ne istallano in IMP, scuole, centri sociali, istituzioni
culturali...
La Città di Parigi mette a sua disposizione, per
dieci anni, alcuni locali nei quali realizza l'Ecole de Praticiens d'Educazione
Creatrice,
che accoglie allievi venuti da paesi vicini e distanti. Tiene comunque
corsi di formazione
in Svizzera, Germania, Austria, Italia, Repubblica Ceca, Spagna, Venezuela,
Canada.
Testimone attento della manifestazione che egli
stesso suscita nel contesto delle eccezionali condizioni del
Closlieu
- come è giunto infine a denominare quell'atelier che è anche un laboratorio
ideale per la ricerca - Arno Stern scopre la
Formulazione,
l'esplora, ne coglie i meccanismi - ma non si lascia mai indurre
all'interpretazione.
Allarga
il campo dei suoi studi soggiornando presso
popolazioni
risparmiate in Mauritania, Perù, Niger,
Messico, Afghanistan, Etiopia, Guatemala, Nuova Guinea.
Fonda un nuovo ambito scientifico, la
Semiologia dell’Espressione,
e gli fornisce un'infrastruttura creando, nel 1987, l'I.R.S.E.
(Istituto di Ricerca in Semiologia dell'Espressione).
Sono molte centinaia i 'praticiens'
formati da
Arno Stern.
Numerosi sono coloro che hanno, direttamente o indirettamente, approfittato
delle sue scoperte. Il messaggio di Arno Stern si rivolge a tutti quelli che
credono in queste inesplorate qualità dell'essere umano, cui una pratica libera
d'artifici può dare un'espressione naturale, rigeneratrice e fautrice di
un'attitudine creatrice nell'esistenza.
L'opera di
Arno Stern gode
di grande notorietà negli ambienti pedagogici. Ma - e le discussioni al termine
d'ogni sua conferenza pubblica, lo dimostrano - essa risponde altresì ad un
interrogativo e ad un'attesa generalizzati, sempre più pressanti in questo
momento di svolta dell'evoluzione della nostra società.
Le scoperte di Arno Stern mettono in luce
l'esistenza di una manifestazione primordiale sulla quale pesa - per ignoranza -
la grave minaccia della sparizione. Arno Stern propone di salvare facoltà umane
naturali ignorate.
Introduzione
la Formulazione, fenomeno universale
scoperto e studiato da Arno Stern tra il 1950 e
il 1980.
Da sempre l'umanità s'è servita di segni tracciati
per comunicare. Ma se l'immagine ha certo permesso d'entrare in comunicazione
con gli altri, una primaria funzione della traccia è rimasta sconosciuta.
Quando non è più destinata agli altri - quand'è
liberata dalla necessità d'esser compresa da un ricevente - la manifestazione
può diventare Espressione della memoria organica.
La facoltà di tracciare appare assai presto tra i
gesti del bambino piccolo. Le sue primissime tracce sono condizionate dalle
capacità motorie. Poi, si sviluppano secondo un processo programmato - e non,
come si è creduto, in virtù delle osservazioni che il bambino fa nel suo
ambiente.
All'insieme di segni che nascono in questa
concatenazione,
Arno Stern ha
dato il nome di
Formulazione.
La
Formulazione è
un sistema coerente ed universale; non è limitata ad un'età particolare, ma
accompagna la vita d'ogni essere umano in tutte le fasi della sua esistenza,
qualunque sia il suo condizionamento culturale.
Un tale orientamento della facoltà d'emissione non
si produce che in condizioni propizie. La
Formulazione è
suscitata e stimolata nel
Closlieu, spazio
specifico che la mette al riparo dalle influenze e dalle distrazioni.
La
Formulazione
nasce da un atto compiuto per una necessità interiore e che non produce
un'opera. Quest'atto basta a se stesso e dà un piacere sconosciuto perché con
questa traccia viene liberata una ritenzione molto antica. La
Formulazione è
la sola manifestazione materiale della memoria organica (memoria degli
avvenimenti della formazione dell'organismo).
Fonte : http://www.arnostern.com/it
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