giovedì 25 luglio 2019

Férmati sul monte! 1 Re 19,11 , Monastero Janua Coeli



Monastero Janua Coeli
Sr. Maria Teresa della Croce, O.Carm.
 
DIO CI CHIAMA

 
 
Férmati sul monte!
1 Re 19,11

 
Quando il sole si leva e inonda ogni cosa con la sua compenetrante presenza, appare il tu leggero, irradiante, tutto tessuto di luce: la luce nata dalla Luce...

La luce si separa dalle tenebre: è un separare che nelle pagine dell’Antico Testamento torna a riproporsi come modalità di giungere alla consapevolezza della presenza divina. Le acque che sul far del mattino, trascorsa la notte di Pesach, si separano per lasciar passare i figli d’Israele fino all’approdo della libertà, rammentano che la storia è un inno di luce e di tenebre composto dall’uomo e dallo Spirito in un movimento incessante di unità e separazione perché non vi sia mescolanza ma distinzione, unicità e non dispersione.
Percorrendo il tracciato delle orme dei passi di antica memoria, ci si accorge che Dio è sempre presente all’uomo, come luce che illumina il suo cammino e come tenebra insondabile. Nelle tradizioni dell’esodo la presenza divina è guida visibile: colonna di nube di giorno e colonna di fuoco di notte. Nella luce umana, il giorno, Dio è nube; nella tenebra umana, la notte, Dio è luce. Una simbologia di contrasti che evidenzia il limite e il confine della conoscenza, un susseguirsi di volti che si riflettono e di ombre che si dileguano.
Dio aveva rivelato il suo nome nel fuoco di un roveto. Il roveto, l’ultima erbaccia che cresce nel deserto, era il simbolo di ciò che non ha significato. Colui che è mistero dell’Essere sceglie ciò che è insignificante e non accolto come un groviglio di rovi che nessuno sceglie di toccare per mutarlo in luminoso splendore. È la storia perenne della debolezza che chiama presenza. La luce di Dio può penetrare nella vita dell’uomo e farne una fiaccola. Il roveto non si consuma, ma si trasforma nella Presenza. L’uomo non cambia la sua natura, ma, restando quello che è, lascia apparire la gloria di Dio...  la terra anche si trasforma in luogo santo per attraversare il quale è necessario togliersi i calzari.



sr teresa della + o.carm.

 



Fonte :  Monastero Janua Coeli -  Santuario dell’Addolorata (Comunità monastica carmelitana),  58010 Cerreto di Sorano GR  tel. 0564.633298-633073, fax 0564.632742 , ccp 11855582,  e-mail:  monastero@januacoeli.it ; siti web:  www.januacoeli.it ,  www.monasterodicerreto.it www.monastero.org  ,   www.tribudeldeserto.it http://it.groups.yahoo.com/group/parola_della_domenica/   .







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