IL MIO PRIMO
INCONTRO CON I LIBRI DI
ALESSANDRO PRONZATO
di Rosarita De Martino
Sono stata sradicata dal mio mondo sociale,
religioso e politico per trasferirmi nella città di Catania, in seguito al
pensionamento di mio padre, maresciallo dei carabinieri. Ma il mio cuore è
rimasto lassù, a Canolo, piccolo paesello calabro, dove ho vissuto la mia
adolescenza e la mia prima giovinezza e dove ho conseguito il diploma
magistrale. Ricordo, con viva nostalgia,
“I due monti che si abbracciano
il fiume che li bacia,
il mare in lontananza
è un tremulo sussurro.”
Ora passano, davanti ai miei occhi i miei primi
alunni, tutti superiori ai sessant’anni, che frequentano la scuola popolare “Non
è mai troppo tardi”, tenuta, attraverso la televisione, dal grande maestro
Alberto Manzi. Io con i miei alunni riportiamo la lezione sui quadernoni e li
rivedo mentre sono intenti a ricamare le loro prime parole e, soprattutto, la
loro firma.
Tutti sono riuniti nella sala del Comune, che si
trova proprio di fronte alla mia chiesa campagnola, profumata di mentastro,
illuminata dalla luce di una fede ingenua, schietta, sincera. La gente, infatti,
è convinta che S. Nicola, il protettore, sostiene con il suo bastone la grossa
Timpa che sovrasta pericolosamente il paesello.
Adesso mi trovo a Catania e, svogliatamente, la
domenica frequento le imponenti chiese cittadine, ascolto dotte e fredde omelie
pronunciate con enfasi, ma che non riescono a rasserenare il mio inquieto cuore.
Ecco, dopo tanto peregrinare, un giorno, un
felice giorno, entro nella chiesetta di S. Nicolò al Borgo (forse mi ha guidato
S. Nicola, il mio protettore di Canolo?), entro, mi fermo, osservo intorno, mi
siedo e formulo una mia preghiera per ritrovarTi e per ritrovarmi, o Signore.
Nel primo banco fa bella mostra di sé un libro
dal titolo “Le mille e una suora” e incuriosita lo prendo in mano e
inizio a sfogliarlo. Di colpo mi affascina il modo di scrivere di questo
autore, per me sconosciuto. Si parla di una suora insoddisfatta, divisa fra la
sua vita di preghiera e i suoi impegni di cucina. E così si lamenta: “Corro in
chiesa per trovare Gesù, torno in cucina e ritrovo le pentole” e il dilemma
l’angustia tanto. La nostra suora un giorno, in cucina, trova una pentola
particolarmente incrostata e si affretta a lucidarla, e ha l’impressione di
togliere via tutto lo sporco del mondo. Alla fine, dal fondo, lucidato a
specchio, vede il volto sorridente di Cristo e sente la sua voce che la
rassicura dicendo: “Vedi? Tu mi hai lasciato in chiesa, ma io ti ho seguito e
sono venuto in cucina con te”.
Decisa chiudo il libro e trovo affascinante
questo modo di porgere e subito penso che negli altri suoi libri forse troverò
una risposta alla mia fame di autenticità, di comunità incarnata in uno spazio
di chiesa. E, infatti … ho iniziato d’allora un faticoso, fascinoso, unico
cammino di fede che rivivo raccontandolo nel mio libro
STORIA DI UNA CHIAMATA.
Con questo scritto intendo ringraziare Alessandro Pronzato, che ho conosciuto personalmente a Mascalucia, in un convegno dei
gruppi ecclesiali di Sicilia. Conservo ancora il ricordo del nostro dialogo e
il suo libro Vangeli scomodi su cui
ha scritto questa dedica “Possa tu vivere sempre alla luce della scomodità
evangelica”. I suoi libri sono stati, e sono ancora oggi, un incoraggiamento
a vivere “l’avventura della fede”.
Catania , 12 agosto 2007.
Rosarita De Martino
Lettera a don Alessandro Pronzato
Caro don Alessandro Pronzato,
mi chiamo Rosarita De Martino e sono
una venticinquennale lettrice della tua produzione libraria, inoltre ho avuto la
gioia di conoscerti personalmente negli anni '80 ai Convegni dei Gruppi
Ecclesiali di Sicilia riuniti nell'Istituto PIME di Mascalucia, CT.
Oggi, dopo un lungo sofferto e
gioioso cammino di fede, continuo a confrontarmi con i tuoi libri don
Alessandro; inoltre finalmente anch'io sto scrivendo un libro autobiografico dal
titolo : " Storia di una chiamata ". Vorrei tanto che queste mie pagine, che
però sto ancora pubblicando per capitoli sul sito internet cattolico Artcurel:
Arte, Cultura e Religione www.artcurel.it
(li trovi al link:
www.artcurel.it/ARTCUREL/RUBRICHEAUTORI/RosaritaDeMartino/RDMstoriadiunachiamataintroduzione.htm
), arrivino tra le tue mani per un tuo illuminato parere spirituale ed un
professionale consiglio di scrittore.
Le ho scritte perché vorrei
testimoniare al mondo il mio gioioso incontro con Cristo, vissuto in un contesto
laico e per tale motivo più credibile dagli uomini di oggi.
Intanto ho pubblicato già sul sito
Artcurel una riflessione sul mio incontro con i tuoi libri (che
potrai leggere al link:
www.artcurel.it/ARTCUREL/RUBRICHEAUTORI/RosaritaDeMartino/RDM1incontroAlessandroPronzato.htm
).
In attesa di una tua cortese
risposta, ti chiedo la tua Benedizione e preghiera !
La tua figlia spirituale , Rosarita
De Martino.
E-mail
: lilumar@alice.it
3 Settembre 2007.
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