Monastero Janua Coeli
Sr. Maria Teresa della Croce,
O.Carm.
DIO CI CHIAMA
Inculturazione :
narrare agli uomini l'amore di Dio fatto carne...
ll problema dell’inculturazione resta una delle fatiche più ingrate per chi
porta il messaggio evangelico. Chiaramente si tratta di un processo più che di
un fatto isolato e temporale. Si andrà da un incarnare i valori del vangelo,
inserendosi e integrandosi nella cultura cui ci si rivolge, come ha fatto Gesù
che è stato un vero figlio di Israele, pur senza far proprie le istanze
contrarie all’ordine della fede e della rivelazione del Padre, a un
evangelizzare che provocherà un cambiamento nella cultura grazie ai valori
trasmessi, portatori comunque di una capacità intrinseca di azione.
Questo movimento di inserimento e di
cambiamento farà sì che il vangelo, accolto e assimilato, sarà riespresso,
arricchito dell’esperienza umana di quella cultura. «E tale adattamento
della predicazione della parola rivelata deve rimanere la legge di ogni
evangelizzazione. Così, infatti, viene sollecitata in ogni popolo la capacità
di esprimere secondo il modo proprio il messaggio di Cristo, e al tempo stesso
viene promosso uno scambio vitale tra
la Chiesa e le diverse culture dei popoli» (GS 44).
Anche nella Redemptoris Missio si legge: «Nella sua attività tra le genti la Chiesa incontra varie culture e viene coinvolta nel processo di inculturazione. È, questa, un’esigenza che ne ha segnato tutto il cammino storico, ma oggi è particolarmente acuta e urgente… per l’inculturazione la Chiesa incarna il vangelo nelle diverse culture e, nello stesso tempo, introduce i popoli con le loro culture nella sua stessa comunità; trasmette ad esse i propri valori, assumendo ciò che di buono c’è in esse e rinnovandole dall’interno» (RM 52).
Ci sono dei motivi teologici che danno ragione della necessità dell’inculturazione: l’incarnazione del Verbo dimostra come la Parola di Dio dovrà sempre confrontarsi con il condizionamento di un ambiente umano e della sua cultura, pur non restandone soggiogata o limitata; l’ unità e l’universalità della Chiesa presuppone l’accoglienza delle molteplici particolarità e l’integrazione di esse nella tradizione; la trascendenza del messaggio evangelico mai potrà chiudersi in una cultura, ma potrà svilupparsi pienamente in ognuna di esse.
L’inculturazione è quindi un’esigenza della rivelazione che è sempre storica ed esige una attualizzazione oltre che una decodificazione; un’esigenza del messaggio stesso, formatosi progressivamente con l’apporto di culture diverse (i racconti biblici sono un esempio meraviglioso di interculturalità), un’esigenza escatologica in quanto la Chiesa, non avendo esaurito la comprensione del mistero di Cristo, ha bisogno di tutte le culture per intuire, chiarire e comprendere le potenzialità contenute nel vangelo; è un’esigenza missionaria, da sempre sentita e attuata, ma oggi più che mai necessaria; sì, perché è tempo di Avvento, e Cristo viene ancora OGGI fra noi.
Anche nella Redemptoris Missio si legge: «Nella sua attività tra le genti la Chiesa incontra varie culture e viene coinvolta nel processo di inculturazione. È, questa, un’esigenza che ne ha segnato tutto il cammino storico, ma oggi è particolarmente acuta e urgente… per l’inculturazione la Chiesa incarna il vangelo nelle diverse culture e, nello stesso tempo, introduce i popoli con le loro culture nella sua stessa comunità; trasmette ad esse i propri valori, assumendo ciò che di buono c’è in esse e rinnovandole dall’interno» (RM 52).
Ci sono dei motivi teologici che danno ragione della necessità dell’inculturazione: l’incarnazione del Verbo dimostra come la Parola di Dio dovrà sempre confrontarsi con il condizionamento di un ambiente umano e della sua cultura, pur non restandone soggiogata o limitata; l’ unità e l’universalità della Chiesa presuppone l’accoglienza delle molteplici particolarità e l’integrazione di esse nella tradizione; la trascendenza del messaggio evangelico mai potrà chiudersi in una cultura, ma potrà svilupparsi pienamente in ognuna di esse.
L’inculturazione è quindi un’esigenza della rivelazione che è sempre storica ed esige una attualizzazione oltre che una decodificazione; un’esigenza del messaggio stesso, formatosi progressivamente con l’apporto di culture diverse (i racconti biblici sono un esempio meraviglioso di interculturalità), un’esigenza escatologica in quanto la Chiesa, non avendo esaurito la comprensione del mistero di Cristo, ha bisogno di tutte le culture per intuire, chiarire e comprendere le potenzialità contenute nel vangelo; è un’esigenza missionaria, da sempre sentita e attuata, ma oggi più che mai necessaria; sì, perché è tempo di Avvento, e Cristo viene ancora OGGI fra noi.
sr Teresa della + o.carm.
Fonte :
Monastero Janua Coeli -
Santuario dell’Addolorata (Comunità monastica carmelitana), 58010 Cerreto
di Sorano GR tel. 0564.633298-633073, fax 0564.632742 ,
ccp 11855582,
e-mail:
monastero@januacoeli.it
; siti web: www.januacoeli.it ,
www.monasterodicerreto.it ,
www.monastero.org ,
www.tribudeldeserto.it
,
http://it.groups.yahoo.com/group/parola_della_domenica/ .
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