giovedì 25 luglio 2019

Un cuore anelante: il nostro desiderio di Dio, Monastero Janua Coeli



Monastero Janua Coeli
Sr. Maria Teresa della Croce, O.Carm.
 
DIO CI CHIAMA


Un cuore anelante: il nostro desiderio di Dio

Noi scegliamo tutto: “I nostri cuori sono senza riposo” scriveva sant’Agostino, e questa verità rimane fondamentale nella condizione umana. L’inquietudine umana, l’umano desiderio, la brama umana - nessuno di questi potrà mai essere definitivamente e pienamente soddisfatto. Il bambino inizia da piccolo ad esplorare l’ambiente che lo circonda con un’espressione di umana inquietudine; il viaggio di chi lascia per andare è animato dallo stesso desiderio. Noi siamo veramente pellegrini.  Noi uomini non abbiamo mai abbastanza perché, dice s. Teresa di Lisieux, noi scegliamo tutto. E non avremo riposo finché non lo otterremo.
Questa fame nel cuore umano dice che noi siamo fatti per cercare e ricercare, per bramare e desiderare ardentemente, finché il cuore trovi finalmente qualcosa o qualcuno che soddisfi la profondità del suo desiderio, finché il cuore trovi il nutrimento sufficiente per la sua fame. Noi chiamiamo questo cibo, questo appagamento, questa meta dell’umano desiderio: Dio. “Volevo vivere” , scriveva s. Teresa d’Avila, “ma non avevo nessuno che mi desse la vita…”. 
Nominandola o no, ogni essere umano vive questa ricerca. Ogni studente della nostra scuola, ogni membro della nostra parrocchia, ogni pellegrino del nostro santuario, ogni candidato del nostro seminario ha un’apertura al mistero trascendente che chiamiamo Dio. Man mano che il tempo passa il desiderio può essere camuffato, la fame temporaneamente soddisfatta, la brama soffocata, distratta, indebolita. Ma c’è e emergerà in una forma o in un’altra. Diamo nome a questa fame, parole al desiderio, e .pone la fine del viaggio in Dio. Il cuore umano avrà sempre bisogno di chiarificare i suoi desideri. Non possiamo soddisfare la nostra fame ma possiamo aiutare a trovare le parole per essa e sapere dove essa ci porta. Noi possiamo e dobbiamo farlo, nell’arte, nella poesia e nel canto, nel consigliare e nell’insegnare, o semplicemente ascoltando e comprendendo. E se le nostre parole fallissero, comunque avrebbero aiutato noi e le persone accanto a noi a capire che cosa è il desiderio. 
Un serio problema nella spiritualità oggi è l’ingenuità circa il desiderio o l’energia che ci guida. Il nostro Dio dona il desiderio spirituale, che si può esprimere in molti modi, inclusa l’energia creativa, erotica; è pericoloso per noi non orientarla attentamente. Noi siamo ingenui circa questo desiderio profondo dentro di noi e non siamo vigili ai suoi rischi. Se non c’è rispetto verso questa energia e i modi di accedervi e custodirne il contenuto, gran parte degli adulti vacillano nell’alienazione da questo ardore e spesso vivono nella depressione, oppure si lasciano consumare da esso e vivono in uno stato di passività. La depressione in tal senso è data dall’incapacità di cogliere la gioia innocente della vita, di sentire la vera gioia. La passività si riferisce alla nostra tendenza, ai tempi, a identificare con questo ardore, qualcosa di magico. “…Siamo generalmente così pieni di noi stessi che siamo una minaccia per le nostre famiglie, per i nostri amici, per le nostre comunità, per noi stessi”.  Incapaci di usare questa energia, noi ci sentiamo morti dentro oppure siamo iper-attivi e senza pace.“La spiritualità è quindi trovare il giusto modo, le discipline, con  cui accedere a questa energia e contenerla” 
sr teresa della + o.carm.

 



Fonte :  Monastero Janua Coeli -  Santuario dell’Addolorata (Comunità monastica carmelitana),  58010 Cerreto di Sorano GR  tel. 0564.633298-633073, fax 0564.632742 , ccp 11855582,  e-mail:  monastero@januacoeli.it ; siti web:  www.januacoeli.it ,  www.monasterodicerreto.it www.monastero.org  ,   www.tribudeldeserto.it http://it.groups.yahoo.com/group/parola_della_domenica/   .










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