Ugo Abate
Alcune cose sul proprio
angelo custode
Ad ognuno di
noi, fin dal momento del nostro concepimento, viene affidata dalla Pietà di Dio
una guida spirituale, un Angelo Santo, di “statura” pari ai talenti infusi nella
nostra anima, da uno a dieci (vedi articoli precedenti), evangelicamente
parlando ed in strettissima relazione alla missione a noi affidata da Dio stesso
e che ciascuno deve cercare di compiere, nel migliore e nel più pieno dei modi
possibili durante l’arco della propria vita.
C’è a chi, perciò viene affidato un “semplice” Angelo, a chi un Arcangelo, a chi
un Cherubino, a chi un Serafino, a chi un Gabriele, ad altri un Raffaele, ad
altri ancora un Michele.
Occorre sapere che, per ogni
tipo di Angelo, Dio ne ha create schiere e schiere. Vi sono, cioè, schiere di
Angeli Gabriele, Raffaele, Michele e così via , per ogni tipo di Angelo e
ciascun tipo ha delle prerogative, specifiche ed uniche diverse da quelle degli
Angeli di un altro tipo.
I Gabriele, infatti, sono i
deputati all’annunzio della parola di Dio (vedi l’Annuncio a Maria Santissima al
riguardo dell’Incarnazione del Verbo di Dio nel suo verginale per opera dello
Spirito Santo, annuncio dato, appunto, da Gabriele, un Arcangelo della schiera
dei Gabriele, uno dei tre tipi di Angeli che stanno sempre al cospetto del trono
di Dio come Raffaele e Michele.
Ci sono, ancora, sempre per
farne un esempio i Raffaele che significano: “Medicina di Dio”, gli Arcangeli,
cioè, deputati alle guarigioni. E, infine, i Michele, detti: “Chi come Dio”, gli
Arcangeli deputati a difendere in modo specifico le anime dagli attacchi di
Satana e dei suoi servitori diabolici, Angeli demoniaci, uomini diabolici o
anime dannate e così via:la lista sarebbe interminabile!
Gli Angeli tutti, così come,
infatti anche gli Angeli Custodi, sono persone tutte puro spirito, senza alcuna
ombra di materia.
Oltre ai poteri specifici
affidati da Dio a ciascuno di loro, a seconda della schiera alla quale
appartengono, essi sono dotati e confermati da Dio nello stato di santità cioè
di Grazia, in un modo irreformabile e, ciò, solo dopo l’unica prova senza
appello alla quale, dopo la Creazione, furono sottomessi, come già detto in
articoli precedenti.
Essi sono dotati di libera
volontà, sempre in perfetta sintonia con la volontà di Dio, di libera
intelligenza, partecipante in vario grado dell’Infinita Intelligenza di Dio,
Dotati di continua perfetta memoria del passato, del presente di tutti e, in
proporzione del volere di Dio, anche del futuro di tutto e di tutti.
Pur essendo esseri personali
(che non vuol dire possedere necessariamente un corpo, come per noi uomini) gli
Angeli sono pura luce e, di per sé, noi non potremmo vederli se non sotto la
forma di tale loro natura, cioè di luce. Eppure Dio, nella Sua Infinità Bontà,
Sapienza e Misericordia, permette che essi acquistino spesso una “veste” umana,
antropomorfica, per facilitare a noi il nostro rapporto con loro e, non essendo,
quale luce spirituale umanamente visibile ai nostri occhi materiali, Dio
permette che ad alcune anime (persone) essi si rendano perciò visibili in tali
forme, quelle umane appunto. Essi parlano con voce umana talvolta, anche se,
ordinariamente, essi parlano a noi col loro stesso pensiero al nostro stesso
pensiero e si fanno vedere col solo nostro pensiero.
Le loro ispirazioni sono da noi
percepibili sempreché in Grazia di Dio, in sintonia con Dio, se cioè
non abbiamo staccati i fili del telefono col peccato grave, essenzialmente.
Fin dal grembo materno l’Angelo
è accanto alla madre del neoconcepito e, chi ha il potere da Dio di vedere gli
Angeli, conosce lo stato di una donna gravida proprio da questo, persino poche
ore dal rapporto in cui è avvenuto il nuovo concepimento. (E’ qui che si può,
dunque capire ancora una volta, la gravità enorme dell’aborto, a qualunque fase
esso venga procurato, fosse anche il giorno dopo il concepimento con la “pillola
del giorno dopo”.
L’Angelo custode ha anche altre
caratteristiche che lo specificano.
Pur essendo solo luce e puro
spirito, come si è detto, Esso per volontà di Dio, può ed assume forma esterna
umana (e le Sacre Scritture spesso ne danno testimonianza: vedi i tre Angeli che
visitano …..).
Essi, pur essendo luce cioè solo
puro spirito, possono inoltre mostrarsi vestiti di un abito, conforme alla loro
specifica missione e/o allo stato di Grazia della persona alla quale è stato
affidato.
Riguardo alla forma
antropomorfica, cioè alle sembianze umane che essi possono assumere, c’è da dire
una cosa importante al riguardo del proprio angelo custode: e cioè che esso
assume la nostra personale sembianza!
Chi ha, infatti, il dono di
vedere gli Angeli e quindi anche i nostri Angeli Custodi (vedi anche la vita di
Padre Pio), li riconosce a chi ciascuno di essi appartengono proprio dalle
stesse sembianze del volto che questo Angelo Custode ha e che è perfettamente
uguale alle sembianze della persona alla quale Dio l’ha affidato.
Così, infatti, accade anche per
la mia mamma spirituale, Mamma Gigliola Ebe, la quale, notte e giorno è visitata
dagli Angeli dei suoi figli spirituali dai quali il proprio Angelo, a volte,
anche senza il volere e la consapevolezza di costoro, vista una particolare
necessità e bisogno, “corre” da lei per chiederle aiuto. Dico “corre” per un
antropomorfismo, cioè per parlare in termini umani, poiché l’Angelo, essendo
appunto un santo puro spirito ha il dono dell’ubiquità, cioè può
contemporaneamente restare presente accanto alla persona a lui affidata e, allo
stesso istante essere presente altrove: in questo caso dalla nostra Mamma
Spirituale. Inoltre può essere contemporaneamente presente al cospetto del Trono
di Dio e contemplare il suo volto, così come appunto afferma Gesù nel Santo
Vangelo al riguardo degli Angeli dei bimbi.
Dicevamo che ogni nostro Angelo
Custode ha un tipo specifico di “veste” a seconda della nostra e sua missione da
compiere nel periodo della nostra vita terrena. E’ vestito di rosso se siamo
chiamati da Dio a vivere una vita di martirio (qualsiasi esso sia), materiale o
spirituale, maxime l’effusione del nostro sangue per testimoniare il nostro
Vangelo. E’ vestito di verde se durante la nostra vita siamo chiamati ad
esercitare massimamente la virtù della Speranza. E’ vestito di viola se siamo
chiamati ad una vita di penitenza. E’ vestito di bianco se siamo chiamati
principalmente alla purezza, cosa del resto, alla quale siamo tutti chiamati e
così via.
C’è dunque un volto specifico
nel nostro Angelo Custode, un abito specifico col quale esso si mostra un suo
proprio colore ma c’è pure da dire un’altra cosa: durante l’arco della nostra
vita, a seconda del nostro personale stato di Grazia il nostro Angelo può
mostrare una variazione dello stato delle proprie vesti. Se siamo in grazia di
Dio Egli si mostra con le proprie vesti splendenti, linde ed intatte. Esse, in
effetti, come il loro volto sono lo specchio del nostro, allo stesso modo le
loro vesti sono lo specchio del loro stato di Grazia. Accade infatti che,
qualora cadiamo in peccato veniale (e ciò è la norma!), il nostro Angelo Custode
si mostra col proprio abito un po’ macchiato, assume un volto un po’ triste, pur
restando vicino a noi. Può ancora aiutarci con sante ispirazioni e pensieri in
tutti i nostri bisogni, materiali e/o spirituali, della vita di tutti i giorni.
Qualora però cadiamo in peccato mortale le sue vesti si mostrano tutte
strappate, il volto è tristissimo e si allontana da noi perché non può
sopportare, lui santo, il “puzzo” del nostro o dei nostri gravi peccati. In tale
stato non può persino aiutarci pur vedendoci in qualunque bisogno.
Resta fermo che vede e sente
sempre i nostri bisogni ma a causa nostra è messo nell’impossibilità di agire in
nostro favore e di intercedere presso di noi. E’ qui a questo punto che Satana
ed i suoi demoniaci fanno man bassa di anime, se presto non ci si ravvede e se
non si ricorre al pentimento ed al sacramento della Confessione o
Riconciliazione, cosa che avviene, quando avviene, sempre per un intervento
dell’Infinita Bontà e Misericordia.
Se Dio per una particolare santa
ispirazione non intervenisse nei nostri confronti noi saremmo destinati, stando
in questo stato di grave peccato, ad una vita di dannazione eterna a partire già
da questa vita terrena. E’ solo la Misericordia Infinita di Dio per i suoi figli
ci può salvare e si va all’Inferno solo perché uno ci vuole andare, liberamente,
anche perché ormai sotto il completo inganno di Satana che, una volta condotta
un’anima ad un peccato mortale e quindi alla cecità spirituale, fa di tutto per
mantenercela. Fa di tutto per far fare a quest’anima altri peccati mortali
ancora, tenendo ben celato e nascosto nell’ignoranza il tremendo baratro
dell’Inferno Eterno, che attende proprio quest’anima, semprechè, vuoi per un
particolare diretto dell’Infinita Misericordia di Dio, vuoi per intercessione di
anime terrene espiatici, vuoi per intercessione di anime sante in Paradiso, a
questa stessa anima viene dato, per un attimo uno spiraglio di luce. In questa
condizione, vedendo chiaramente cosa le sta attendendo, si può ravvedere
chiedendo dolente perdono alla Stessa Infinita Misericordia di Dio e se in punto
di morte si salva.
Se una tal cosa non dovesse
avvenire in punto di morte quest’anima ha l’obbligo verso sé stessa e verso Dio
di recarsi da un qualunque sacerdote e farsi amministrare il Sacramento della
Penitenza, Confessione o Riconciliazione, fermo il proposito di cambiare il
proprio tenore di vita. A questo punto, una volta ricevuto tale sacramento e
tornata l’anima in grazia di Dio ed in rapporto di amicizia con Lui, l’Angelo
Custode gli si riavvicina sorridente e felice, può di nuovo ascoltarlo,
aiutarlo, intercedere per lui anche se, a motivo della penitenza che questa
persona deve fare per riparare i peccati fatti lo stesso Angelo si presenta non
più con gli abiti lacerati ma rattoppati, ricuciti, mostrando i segni di queste
cuciture. Ciò fino a quando l’anima a lui affidata non ha fatto ammenda di tutti
i peccati commessi cosa che avviene col dolore per averli commessi, avendo
offeso Dio Amore, con la preghiera, la penitenza e le buone opere fatte per
amore di Cristo cioè le opere di Carità.
P.S.
Ritornando per un attimo
all’anima in stato di peccato mortale, questa, ormai schiava del demonio se non
si ravvede e se non accede al Sacramento della Confessione è “braccata” dallo
stesso Maligno Satana per condursela all’Inferno per sempre.
E’ a questo livello che sono
spiegate le tanti morti e suicidi ed incidenti che umanamente non trovano una
plausibile spiegazione. E spiego il perché.
Quando siamo nel peccato mortale
Dio abbandona la nostra volontà (perché costretto!) in balìa del Maligno Satana,
pur lasciando intatto il libero arbitrio, che, pur non potendo mai essere
toccato da Dio che è sempre fedele e lascia sempre le anime di sceglierLo o
odiarLo, è offuscato dall’oblio. Abbandonata a sé stessa la volontà, il demonio
ne diventa sempre più padrone, quanto maggiori sono i peccati che induce a
commettere sempre più a quella persona e tenta con ogni sorta di inganno di
trarla da questa vita e farla dannare per giusta Giustizia Eterna.
Quando l’anima si ostina in un
tale rifiuto dello Stesso Dio e della Vita Eterna, accecata com’è dall’abissale
oblio (cecità spirituale) nel quale lo tiene stretto Satana che ha tutto
l’”interesse” a portarla con sé all’inferno, questo è il momento più pericoloso
per lei.
Di questa realtà dell’Inferno la
povera anima non immagina nemmeno lontanissimamente né cosa sia né cosa le
aspetti e per l’Eternità: pianto, stridore di denti, ogni sorta di
differenze e tormenti procurati instancabilmente dagli stessi Demoni, notte e
giorno, senza mai fine, ora, appena dopo la morte, solo con lo spirito, un
giorno, alla Resurrezione dei Morti, anche col corpo materiale, seppur
spiritualizzato.
E’ in questo stato che ogni
istante è buono per satana per portare a compimento il suo piano e solo
per un ennesimo intervento di Dio, viene concesso a queste povere anime una vita
terrena anche a volte molto longeva che, come ora si può capire, non sempre sta
ad indicare un segno di santità e/o di benedizione da parte di Dio Padre, Che
pur tanto soffre ( nonostante checché se ne dica, e cioè che Dio è impassibile e
non può soffrire!!!) per questo Suo figlio per il quale, purtroppo, non può più
far nulla, Suo malgrado!
UGO ABATE ,
teologo
A LODE E GLORIA DEL PADRE
AMEN!
Fonte : Dal
libro "Un figlio di un grande albero" , di Ugo Abate; chi è interessato
al libro, essendo edito in proprio, può contattare l'Autore scrivendo a
ugoabate@libero.it
, oppure
telefonando al n° 3291861293.
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