martedì 23 luglio 2019

MAGGIO : IL TEMPO DI MARIA, di Giovanni Tonelli



Giovanni  Tonelli

MAGGIO : IL TEMPO DI MARIA





 
"Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle". (Ap 12, 1)

Maggio.


Sin dai tempi antichi questo mese è stato il simbolo della primavera, della giovinezza, dell'apertura, in ultima analisi, della vita. Il quinto mese dell'anno deriva il suo nome dall'antica dea Maia, secondo la leggenda madre del dio Mercurio, e da un'antica tradizione toscana, secondo cui a maggio i giovani contadini si recavano in giro per i villaggi a distribuire fiori.
In maggio sono nati o morti santi come Padre Pio, Domenico Savio, Rita da Cascia, ed in questo mese è nato anche il Pontefice che attualmente siede sul Trono di Pietro, Giovanni Paolo II, Papa mariano per eccellenza, che con il "Totus Tuus" ha consacrato a Maria l'intero suo pontificato, ed ha fatto imprimere la lettera "M" nello stemma del Vaticano.
Dunque, la caratteristica più importante di maggio è che questo è il mese che la pietà e la devozione popolare hanno tradizionalmente consacrato a Maria, Madre di Dio.
Non a caso, l'8 maggio si festeggia la Regina del S.Rosario di Pompei con la recita della Supplica, il 13 maggio si festeggia la B.V.Maria del Santo Rosario di Fatima, e il 24 maggio si festeggia l'icona della B.V.Maria Ausiliatrice o Aiuto dei Cristiani, di cui era devotissimo S.Giovanni Bosco.
Più di ogni altra cosa dunque, il mese di maggio è importante per rigenerare, corroborare, e rinvigorire la propria fede in Dio, alimentando attraverso la preghiera e la recita del Rosario la sublime devozione per Sua Madre, Maria.
Miriam, nome ebraico di Maria, era una giovane ragazza ebrea figlia di Gioacchino
ed Anna e promessa in sposa ad un falegname di nome Giuseppe.
Questa giovane e bella ragazza fu prescelta da Dio, che Le inviò un Suo Messaggero, per portarLe il lieto annunzio: con il "Sì" pronunciato all'Arcangelo Gabriele nella Grotta dell'Annunciazione, Maria cambiò per sempre la storia in quanto consentì al Verbo divino d'incarnarsi e farsi Uomo, per compiere una missione che, attraverso la morte in Croce e la Risurrezione, avrebbe portato il frutto eterno della Redenzione dell'umanità.
Chiunque ha avuto o avrà la fortuna di recarsi nel Santuario Internazionale di Loreto, dove è custodita la Santa Casa di Nazareth, non può che rimanere rapito ed estasiato dall' ineffabile profumo della santità che si respira tra quelle mura, dalla soave silenziosa, ed eterna tesimonianza di quei mattoni; non può che provare una profonda emozione nel trovarsi fisicamente nello stesso luogo dove "Hic Verbum Caro Factum Est", come recita solennemente la scritta latina scolpita sull'altare, nel toccare con mano quei mattoni che duemila anni fa sono stati testimoni discreti e partecipi della vita della S.Famiglia.
Ma Maria, Immacolata Concezione e Madre di Dio, fu anche Regina Addolorata: discepola del Figlio, fu l'unica che, insieme con l'Apostolo ed Evangelista Giovanni, seguì Gesù fin sotto la Croce, soffrì per Lui e con Lui, credette al di là di ogni possibile fede e razionalità umana che quell'Uomo sulla Croce, Suo Figlio, era (ed è) anche Dio, e proprio da Lui, in nel momento più drammatico della storia dell'umanità, ricevette il compito di una nuova missione: "Donna, Ecco Tuo Figlio" (Gv, 19,26).
L'Apostolo Giovanni, che rappresentava l'intera umanità, per decreto divino viene eletto figlio di Maria, e così Maria diviene Madre di Giovanni e quindi di tutti gli uomini, e proprio nella casa di Giovanni Maria trascorrerà gli anni che la separeranno dalla Sua Assunzione in Cielo in anima e corpo e dal ricongiungimento con il Figlio nella Gloria eterna del Paradiso.
Dunque maggio è il mese che più di ogni altro è dedicato a Maria, e a questo proposito vengono in rilievo due diverse manifestazioni di Maria, che, pur essendo avvenute in forme, luoghi e tempi completamente diversi tra loro, hanno qualcosa di molto profondo in comune.


Nel XIX sec. un uomo di nome Bartolo Longo, originario della Puglia, Avvocato lentamente precipitato in una profonda crisi esistenziale, dopo la conversione, avvenuta nella Pasqua del 1865, si trasferì per motivi di lavoro a Valle di Pompei, un villaggio poco distante dall'antica città vesuviana, in una zona segnata in modo apparentemente indelebile dalla tragedia dell'87 d.C.: una valle pervasa da una cappa di tristezza plumbea, e segnata da un degrado, una povertà, una miseria, e un abbandono che parevano immutabili.
Proprio qui, nel 1872 Bartolo Longo, camminando nei pressi di Arpaia sentì come una voce interiore, che gli sussurra che chiunque vuole la salvezza deve propagare il Rosario, perché questa è la sublime promessa di Maria.
Così organizzò una Missione Popolare affidata a tre sacerdoti della Diocesi di Castellemmare di Stabia, ottenne da un sacerdote suo amico un vecchio quadro della Vergine del Rosario che questi aveva affidato in custodia ad una suora, trasportò quel quadro a Pompei il 13 novembre 1875 per collocarlo nella vecchia chiesa parrocchiale, e quello stesso quadro, che raffigurava un'icona della Vergine opaca e sbiadita, quando venne trasportato dalla vecchia chiesa ad una nuova cappella, miracolosamente si "autorestaurò" emanando una Luce nuova, ed il volto della Vergine assunse così una maestà, una bellezza, ed una dolcezza sublimi ed ineffabili, che prima non aveva.
Dopo questi eventi, l'8 maggio 1876, per volontà dello stesso Bartolo Longo (scelse questo giorno in quanto essendo pugliese, era molto devoto di S.Michele
Arcangelo venerato al Monte Gargano, la cui festa si celebrava proprio in quella data) viene posta nella Valle di Pompei la Prima Pietra di quello che oggi è uno tra i più grandi, importanti ed imponenti santuari mariani del mondo.


Ancora. XX°mo secolo, 1916. A circa due ore in linea d'aria da Lisbona, Portogallo, nelle campagne tra Valinhos, Adjustrel, e Loca del Cabeco, piccoli villaggi di contadini, un Angelo appare a tre piccoli pastorelli, Lucia Dos Santos, Francisco e Giacinta Marto (ora dichiarati Beati) per prepararli spiritualmente alla straordinaria esperienza soprannaturale che avrebbero vissuto di lì a pochi mesi.
In estrema sintesi, il giorno 13 maggio 1917 su di un leccio nella Cova de Iria (Valle della Pace), nei pressi di Fatima, appare loro una Bianca Signora, con la veste splendente come il sole, che chiede loro di recarsi in quel preciso luogo altre cinque volte, il 13 di ogni mese, fino ad ottobre, e di recitare almeno una corona del Rosario tutti giorni per ottenere la fine della guerra (si era in piena Prima Guerra Mondiale) e la Pace nel mondo.
Come si sa, il 13 luglio la Bianca Signora rivelò ai pastorelli un segreto, le cui prime due parti (la visione dell'Inferno, la fine della Grande Guerra, e lo scoppio di un'altra guerra) sarebbero state rivelate nel 1940 e la terza (le persecuzioni contro la Chiesa e il Papa) il 13 maggio 2000.
Inoltre, il 13 ottobre, il giorno dell'ultima apparizione, quattro giorni esatti prima dello scoppio della Rivoluzione d'Ottobre e dell'avvento del Comunismo in Russia
che avrebbe poi portato alla nascita dell'Unione Sovietica, mentre le circa 60.000 persone accorse nella Valle vedevano il miracolo della "danza del sole" (proprio il 13 ottobre in Portogallo si celebra la festa omonima), la Vergine si presentò ai pastorelli come la Madonna del Rosario e chiese la recita quotidiana di almeno una corona del santo Rosario per chiedere la conversione dei peccatori, la fine della guerra, la Pace nel mondo, e per salvare le molte anime che vanno all'Inferno perché nessuno prega per loro (ancora oggi, nonostante quanto affermano le Sacre Scritture e quanto avvenuto a Fatima, rivelazione riconosciuta
come autentica dalla Chiesa, molti si ostinano ancora ad affermare che l'Inferno
non esiste o la massimo è vuoto...). Poi l'apparizione finì con la sublime visione
della S. Famiglia che benediceva il mondo.
Molte cose potrebbero avere in comune queste due sublimi manifestazioni di Maria , a cominciare dal fatto che la potenza dell'Amore e della Misericordia di Dio trasforma luoghi (come la valle di Pompei e i villaggi portoghesi che non erano nemmeno segnati sulle carte) o persone (come Bartolo Longo e i tre pastorelli di Fatima) che avrebbero quasi certamente avuto la sorte dell'anonimato e dell'oblio in maestosi ed ineffabili capolavori di grazia e di santità.
Ma in particolare, l'elemento che le unisce è che in entrambi i casi viene sottolineata la centralità del santo Rosario come strumento sublime di quella preghiera umile che "penetra le nubi e non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto" (Sir 35, 16-18).
Se oggi, come molti affermano, è vero che la Madonna continua ad apparire ed a richiamare gli uomini alla conversione e al ritorno al Figlio, lo fa in quanto, essendo, oltre che Madre di Dio e della Chiesa, anche Madre di tutti gli uomini,
ci ama di un amore talmente superiore alla nostra umana capacità di comprensione, che se divenissimo consapevoli di quanto Ella ci ama, come si afferma che Lei stessa abbia detto, "piangeremmo tutti di gioia".
La più grande ed infame menzogna di questa società in cui viviamo è che senza Dio si vive meglio.
Tuttavia, siccome le cose non stanno così, se vorremo davvero costruire la Pace nei cuori e nel mondo, dovremo avere l'umiltà di accogliere la via maestra che Maria ci ha indicato, quella della conversione a Gesù Cristo, Dio Eterno, Figlio dell'Eterno Padre, Unico e Solo Re della Pace, e del ritorno a Dio attraverso la preghiera, e la volontà di percorrerla.
Se il mondo vuole davvero la Pace, non esistono altre strade.
Non ci sono bombe, guerre, manifestazioni di piazza, o bandiere arcobaleno che tengano.

Un saluto e un Abbraccio a Tutti Voi.
Giovanni Tonelli
 


Messaggio di Medjugorje del 25 aprile 2003:
"Cari figli, anche oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera. Nel tempo di quaresima passato avete capito quanto siete piccoli e quanto piccola è la vostra fede. Figlioli, decidetevi anche oggi per Dio, affinché Lui in voi e attraverso di voi cambi i cuori degli uomini e anche i vostri cuori. Siate gioiosi portatori del Gesù risorto in questo
mondo inquieto, che anela a Dio e a tutto ciò che è da Dio. Io sono con voi, figlioli, e vi amo con un amore particolare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."









FONTE :  lettera e-mail inviata dal  Giovanni Tonelli  (e-mail giovtonel@tiscali.it ) ad  Artcurel  in data 08/05/2003 .












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