Concetta Mattiello Rizzo
"AVEVO FAME E MI HAI DATO DA
MANGIARE"
Cari Fratelli,
durante la II° guerra mondiale ,
oltre alle gravi perdite negli affetti familiari , abbiamo subito privazioni di
ogni genere : case distrutte , mancanza di acqua , luce , viveri.
Ora sembra tutto così lontano e i
giovani e i cinquantenni non hanno per fortuna questi tristi ricordi perché non
erano ancora nati.
Poi piano piano è giunto il
benessere e purtroppo il consumismo , che ci spinge a volere sempre di più ,
anche il superfluo , in una corsa affannosa all'acquisto. Ma ai nostri occhi si
presentano quadri di grande miseria e la televisione ci trasmette le terribili
immagini delle guerre e della fame nel mondo.
Come restare insensibili ? Nella
ricorrenza delle feste natalizie la corsa agli acquisti per i regali diventa
frenetica e ci fa dimenticare chi non ha soldi per il pane o per coprirsi dal
freddo.
L'anno scorso ho detto ai miei cari
che , esclusi i bambini , i doni dovevano essere simbolici ; ma quest'anno
mia nuora e mio figlio si sono presentati con questa proposta : " Perché non
raccogliamo il denaro che avremmo destinato ai regali e ne facciamo un'offerta
per i poveri della nostra Parrocchia ? " .
La proposta mi ha commossa e mi
trova consenziente e lancio questo appello a tutti gli uomini di buona volontà ,
perché un po' del nostro affetto giunga a chi è solo e gli riscaldi il cuore .
" Tutto ciò che avrete fatto ad uno
di questi miei fratelli più piccoli l'avrete fatto a me " dice il Signore e
sappiamo che grande è la ricompensa nei cieli .
Che la nascita del Divino Bambino
porti a tutti il pane quotidiano e la pace a tutti gli uomini di buona volontà .
Concetta Mattiello Rizzo
Fonte : scritti e
appunti di Concetta Mattiello Rizzo .
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