Concetta Mattiello Rizzo
"LE MIE VIE NON SONO LE
VOSTRE VIE..."
Il
maremoto che ha sconvolto il Sud-Est asiatico e il 60° anniversario della
liberazione di Auschwitz hanno, attraverso le immagini televisive, scosso il
nostro animo facendo scorrere davanti ai nostri occhi scene di morte e di
orrore.
Nel primo
caso la natura con le sue leggi imponderabili ha reclamato le sue vittime, ma
nel secondo la ferocia dell'uomo ha fatto sì che l'uomo diventasse Caino per il
proprio fratello.
Mai come
in questi giorni ho sentito la domanda : " Perché? Perché Dio permette questo?
". A questa richiesta non c'è risposta che possa soddisfare la mente
umana, che a volte sente il suo Dio distante e silenzioso.
Anche io,
ormai anziana, in anni lontani mi sono chiesta perché Dio ha distrutto la mia
famiglia, portando via in tre anni i miei genitori e l'unico fratellino,
lasciando tre sorelle prive di affetti così insostituibili.
Sulla
tomba di famiglia ci sono queste parole : " Tre anni, tre vittime di morte
fatale, accanita, ora riposano in Dio consolatore ".
Ho capito
con il passare del tempo, che dobbiamo inchinarci con umiltà davanti al mistero
di Dio, che ha fatto libere le sue creature nelle loro azioni e che ha disegni
imperscrutabili nelle nostre vite.
Se
permette il male e il dolore non ha progetti di sventura, ma per vie che non
sono le nostre vie e per sentieri che non sono i nostri sentieri ci conduce al
fine ultimo che è pace e consolazione nel suo riposo.
La vita è
un soffio ma ci aspetta alla casa del Padre un giorno senza tramonto, dove non
esisterà più la morte e dove sarà asciugata ogni lagrima perché le cose di prima
sono passate.
Concetta Mattiello Rizzo
Fonte : scritti e
appunti di Concetta Mattiello Rizzo .
Nessun commento:
Posta un commento