mercoledì 24 luglio 2019

"LE MIE VIE NON SONO LE VOSTRE VIE...", di Concetta Mattiello Rizzo



Concetta Mattiello Rizzo

"LE MIE VIE NON SONO LE VOSTRE VIE..."
 



 
Il maremoto che ha sconvolto il Sud-Est asiatico e il 60° anniversario della liberazione di Auschwitz hanno, attraverso le immagini televisive, scosso il nostro animo facendo scorrere davanti ai nostri occhi scene di morte e di orrore.
Nel primo caso la natura con le sue leggi imponderabili ha reclamato le sue vittime, ma nel secondo la ferocia dell'uomo ha fatto sì che l'uomo diventasse Caino per il proprio fratello.
Mai come in questi giorni ho sentito la domanda : " Perché? Perché Dio permette questo? ".   A questa richiesta non c'è risposta che possa soddisfare la mente umana, che a volte sente il suo Dio distante e silenzioso.
Anche io, ormai anziana, in anni lontani mi sono chiesta perché Dio ha distrutto la mia famiglia, portando via in tre anni i miei genitori e l'unico fratellino, lasciando tre sorelle prive di affetti così insostituibili.
Sulla tomba di famiglia ci sono queste parole : " Tre anni, tre vittime di morte fatale, accanita, ora riposano in Dio consolatore ".
Ho capito con il passare del tempo, che dobbiamo inchinarci con umiltà davanti al mistero di Dio, che ha fatto libere le sue creature nelle loro azioni e che ha disegni imperscrutabili nelle nostre vite.
Se permette il male e il dolore non ha progetti di sventura, ma per vie che non sono le nostre vie e per sentieri che non sono i nostri sentieri ci conduce al fine ultimo che è pace e consolazione nel suo riposo.
La vita è un soffio ma ci aspetta alla casa del Padre un giorno senza tramonto, dove non esisterà più la morte e dove sarà asciugata ogni lagrima perché le cose di prima sono passate.

Concetta Mattiello Rizzo





Fonte : scritti e appunti di Concetta Mattiello Rizzo .










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