mercoledì 24 luglio 2019

CREAZIONE , di Clara Antoniani Di Gennaro



Clara Antoniani Di Gennaro
CREAZIONE
 

Dalla rivelazione sappiamo che Dio è Amore (1Gv. 1,4) ed essendo l'amore espansivo , come dice Dante " Si aperse in nuovi amori l'Eterno Amore " e con libera decisione , all'interno di se stesso , Dio crea .
Nella Bibbia abbiamo due racconti di creazione , cap. 1 e 2 di Genesi , che sono due produzioni letterarie diverse ma complementari , tutti e due antropocentriche .  Ricordiamo che la Bibbia non è né un libro storico né scientifico ma sapienziale , che dà un messaggio di cui dobbiamo cercare l'intelligenza .
Dio crea l'uomo , " l'oggetto " da amare e da cui essere amato , a sua immagine e somiglianza - come partecipazione non identità - perché l'uomo sta a Dio come una copia all'originale , preziosa si ma sul piano qualitativo inferiore e questo è il limite e la grandezza dell'uomo , intelligente , libero e col bisogno di comunicare : Dio è trino .
Dio crea " dal nulla " e questo è il primo atto di salvezza : essere chiamati dal nulla . L'universo , di cui la Terra è solo un pianeta , è opera di Dio e tutto pro-fano ossia è davanti a Dio che è il solo Santo .
La creazione non riguarda solo le origini , ma la continua evoluzione verso un compimento finale , un futuro assoluto . I sette giorni della creazione fanno come da cornice scandendo un ritmo sacro che non è né cronologico né scientifico .
Il creato  da caos diviene cosmos finché compare l'uomo : " Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza ... maschio e femmina li creò " Gen. 1 , 26/28 .  Il concetto di uomo è nella coppia , i due sono della stessa natura , hanno lo stesso nome Ish - Isha ( uomo - uoma ) .
L'uomo riconosce la donna  , non la domina , essi sono sullo stesso piano ; è stata la civilizzazione  biblica che ha dato più importanza al maschio , ma essi sono pari .
L'intenzione di Dio creatore è partecipare alla creatura , preordinata al soprannaturale , la sua gloria , certo proporzionatamente alla natura propria degli esseri creati , ma l'uomo non avrebbe avuto la capacità di essere elevato a filiazione divina per cui nell'intenzione di Dio creatore il primo uomo doveva essere il Cristo , il Verbo incarnato che col suo potere vivificante avrebbe comunicato alla creatura " la grazia "  per cui avrebbe potuto raggiungere il suo destino finale : partecipazione alla vita trinitaria nella gloria .





Fonte : scritti e appunti della teologa  Clara Antoniani Di Gennaro .









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