Clara Antoniani Di Gennaro
CREAZIONE
Dalla rivelazione sappiamo che Dio è
Amore (1Gv. 1,4) ed essendo l'amore espansivo , come dice Dante " Si aperse in
nuovi amori l'Eterno Amore " e con libera decisione , all'interno di se stesso ,
Dio crea .
Nella Bibbia abbiamo due racconti di
creazione , cap. 1 e 2 di Genesi , che sono due produzioni letterarie diverse ma
complementari , tutti e due antropocentriche . Ricordiamo che la Bibbia
non è né un libro storico né scientifico ma sapienziale , che dà un messaggio di
cui dobbiamo cercare l'intelligenza .
Dio crea l'uomo , " l'oggetto " da
amare e da cui essere amato , a sua immagine e somiglianza - come partecipazione
non identità - perché l'uomo sta a Dio come una copia all'originale , preziosa
si ma sul piano qualitativo inferiore e questo è il limite e la grandezza
dell'uomo , intelligente , libero e col bisogno di comunicare : Dio è trino .
Dio crea " dal nulla " e questo è il
primo atto di salvezza : essere chiamati dal nulla . L'universo , di cui la
Terra è solo un pianeta , è opera di Dio e tutto pro-fano ossia è davanti a Dio
che è il solo Santo .
La creazione non riguarda solo le
origini , ma la continua evoluzione verso un compimento finale , un futuro
assoluto . I sette giorni della creazione fanno come da cornice scandendo un
ritmo sacro che non è né cronologico né scientifico .
Il creato da caos diviene
cosmos finché compare l'uomo : " Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza
... maschio e femmina li creò " Gen. 1 , 26/28 . Il concetto di uomo è
nella coppia , i due sono della stessa natura , hanno lo stesso nome Ish - Isha
( uomo - uoma ) .
L'uomo riconosce la donna ,
non la domina , essi sono sullo stesso piano ; è stata la civilizzazione
biblica che ha dato più importanza al maschio , ma essi sono pari .
L'intenzione di Dio creatore è
partecipare alla creatura , preordinata al soprannaturale , la sua gloria ,
certo proporzionatamente alla natura propria degli esseri creati , ma l'uomo non
avrebbe avuto la capacità di essere elevato a filiazione divina per cui
nell'intenzione di Dio creatore il primo uomo doveva essere il Cristo , il Verbo
incarnato che col suo potere vivificante avrebbe comunicato alla creatura " la
grazia " per cui avrebbe potuto raggiungere il suo destino finale :
partecipazione alla vita trinitaria nella gloria .
Fonte : scritti e
appunti della teologa Clara Antoniani Di Gennaro .
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