giovedì 25 luglio 2019

Due riflessioni sul Sacramento della Confessione, di Ugo Abate




Ugo  Abate
Due riflessioni sul Sacramento della Confessione
 



1) IL SACRAMENTO DELLA SANTA CONFESSIONE O RICONCILIAZIONE : GRAZIA DELLA MISERICORDIA DI DIO E DELLA SUA SAPIENTISSIMA PEDAGOGIA VERSO L’ANELITO NATURALE DELLO SPIRITO UMANO

A volte, in giro, si sente dire, quando si parla di doversi accostare al Sacramento della Confessione o Riconciliazione per ottenere ordinariamente il perdono di tutti i nostri peccati mortali e/o veniali, si sente dire: “Eh, io devo dire i miei fatti ad un uomo come me?! No! Io mi confesso da solo, con Dio direttamente!”
E’ sbagliato! E lo spiego!
A costoro ed anche a tutti dico che il dono del Sacramento della Confessione, tribunale della Infinita Misericordia di Dio, ha un duplice aspetto.
Il primo è che Dio, conoscendo bene come siamo fatti (e come non potrebbe avendoci Egli Stesso creati!), Lui sa che l’uomo, la creatura umana ha bisogno, per sua struttura e costituzione spirituale, psicologica, ontologica, metafisica, ha bisogno di dialogare con l’altro, di aprirsi con l’altro e di ascoltare l’altro, dopo che l’altro ha ascoltato lui! E’ cioè un essere dialogico, bisognoso di dialogare. E questa è una prima cosa molto forte e secondo natura e che avviene nel Sacramento della Santa Confessione.
C’è da dire, inoltre, che specialmente quando sappiamo di aver fatto qualcosa di moralmente cattivo, non lecito, qualsiasi cosa, dalla meno grave alla peggiore che possa esservi, sentiamo subito o quasi il bisogno incontenibile di comunicarlo, di confidarlo a qualcuno, quasi come se, confidandoci, ne sopportassimo, poi, meglio il peso, il rimorso di coscienza.
Ed anche questo avviene nel Sacramento della Confessione ed avviene in un modo unico e molto forte, unico e persino palpabile anche ai nostri sensi.
Infine, c’è da dire che, nel momento di aprirci a qualcuno, ci umiliamo in noi stessi, nel dichiarare cosa di male abbiamo commesso, pensato o di bene omesso di fare e che dovevamo necessariamente fare per aiutare il nostro prossimo, chiunque esso sia.
Tutto ciò lo troviamo attuato nel Sacramento della Confessione, quando ci poniamo davanti ad uno che sembra ed è, in sostanza, uno come noi, essendo una creatura umana, ma con la differenza sostanziale che costui, il sacerdote è stato costituito tale da Dio, consacrato legittimamente tale per mezzo della Santa Madre Chiesa, dai vescovi di questa, dopo la Chiamata da parte dello Stesso Dio.  Con tale Consacrazione Sacerdotale tale persona del sacerdote è stato costituito “persona di Cristo”, che può legittimamente agire “in ed a nome di Cristo Stesso in persona” e che, dopo la Consacrazione Sacerdotale con le sue mani e solo lui, con le sue mani, che sono diventate, per tale Consacrazione, le Stesse mani di Cristo in Persona e per tale motivo, con quelle stesse mani può cancellare qualsiasi peccato che chiunque si vada umilmente e sinceramente a confessare!
Il sacerdote, come uomo, fosse pure il peggiore degli uomini, quando pronuncia le parole: ”Ed Io ti assolvo dai tuoi peccati, nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” è sempre e solo Cristo in Persona che perdona ed assolve e ridona alla nostra anima, per opera dello Spirito Santo, la Grazia perduta e ci ridà la pace, quella del cuore, che viene solo da Dio, pace perduta a motivo dei nostri peccati.
Approfittiamone ora, caro fratello e/o sorella, di un sì grande dono fatto dal Padre Celeste all’Umanità, grazie alla Passione e Morte e Resurrezione del Suo Unico Figlio e Nostro Signore e fratello, Gesù Cristo!!!
Approfittiamone ora che, nella nostra vita terrena, ne abbiamo ancora la possibilità!!!
Che un giorno non sia troppo tardi e saremo, a causa della nostra durezza di cuore, separati da Dio per sempre, per l’Eternità, confinati all’Inferno con Satana e gli altri Angeli demoniaci e tutte le altre anime dannate e destinate al fuoco eterno, lì dove, per l’Eternità, sarà pianto e stridore di denti!!!
Non lo dico io, ma lo dice Gesù Stesso nel Santo Vangelo, Parola di Dio, la Verità!!!
A lode e gloria del Padre. Amen!


2) Preparazione al Sacramento della Confessione o Riconciliazione, tribunale dell'Amore e della Infinita Misericordia di Dio.
"E' il sacerdote che ti parla"
"…e se ti trovassi in difficoltà a dire qualche peccato, perché ne hai vergogna e non riesci a superarti, dimmi pure la tua difficoltà, ti aiuterò a superarla, perché si sa : tutto è facile quando è facile! E' nella difficoltà che il fratello deve soccorrere il suo fratello o la sua sorella!
Son qui per te! Gesù mi ha mandato per te, per accoglierti nelle braccia della Sua Misericordia Infinita e della Sua Bontà:
    Sai, sono un peccatore io pure e, quindi , posso comprenderti. Sai, anch'io mi confesso!
Per qualunque motivo non accada che ti parta da me, da Gesù che indegnamente ho in me,senza aver confessato le tue colpe, le tue debolezze, le tue miserie, veniali ma specialmente quelle mortali, gravi, poiché, ahimé, la tua anima sarebbe più malata di quando l'hai condotta qui, sotto l'impulso amoroso dello Spirito Santo! Ai peccati di prima ne aggiungeresti uno nuovo e peggiore degli altri: quello di sacrilegio e , peggio ancora, se tu ti partissi da in tal stato ed andresti a ricevere Gesù Eucaristia: alla morte della tua anima a causa del primo sacrilegio , aggiungeresti ancora morte , a causa del secondo sacrilegio e, se Dio non ti concedesse di ravvederti prima di morire, avresti firmato la tua condanna eterna. Lo dice , infatti, l'Apostolo Paolo (cfr.1Cor 11,27-32).
E se ti fosse già capitato di cadere in un tal fango?! Su, coraggio, non temere! Sai, non esiste peccato, di qualsiasi specie esso sia, che Dio non voglia perdonare se, fiduciosi, corriamo nelle Sue braccia di Padre, nelle braccia della Sua Misericordia, tenendo il nostro sguardo su Gesù, che, col nostro peccato, abbiamo flagellato, coronato di spine e di sputi, costretto per Amore a portare la Croce, che abbiamo, infine, crudelmente inchiodato su di un legno di croce con tre chiodi! Guarda i tuoi polsi, guarda le tue mani! Vedi? Lì Gesù si è fatto conficcare i chiodi e,sai, senza nessuna anestesia!
Anima mia, Gesù ti Ama! Te lo dice, te lo fa sapere! Vai e non più peccare!
E se ti capitasse, per debolezza, di ricadere, qualsiasi ricaduta!, non temere MAI: son qui per te, per accogliere il tuo gemito, per ripulirti dal fango, per risanarti, per riversare ancora, senza sosta, su di te la Misericordia del Padre, che è la stessa Misericordia del Figlio Gesù, per la Potenza dello Spirito Santo. La Mamma del Cielo, Maria, ti sia di guida e di conforto!
E se ti capitasse di peccare e non trovarmi, grida al Padre, alla Sua Misericordia, tu addolorato per aver offeso Lui Amore, il Suo Amore, l'Amore Crocifisso, fiducioso e sicuro di essere ascoltato. Egli ti ascolterà certamente, senza dubbi, non temere! Abbi fede! Ed Egli ti accoglierà nelle Sue  braccia, assolvendoti, sentendo nel tuo cuore un pianto scrosciante per aver offeso tanto Amore ed appena mi incontrerai, appena mi troverai e mi cercherai, fa che io possa, ascoltando la colpa, confermare, assolvendoti, il perdono del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e tu, finalmente esserne certo a motivo della tua fede.
VAI IN PACE! NON SEI SOLA! Gesù e la Mamma del Cielo  ti sono vicino, insieme al tuo Angelo Custode. Non ti dimenticare di me, servo del Signore, nelle tue preghiere!
VAI IN PACE ! E TESTIMONIA LA PACE CHE ORA E' IN TE!
 ALEGDP.Amen!





Fonte : Dal libro "Un figlio di un grande albero" , di Ugo Abate; chi è interessato al libro, essendo edito in proprio,  può contattare l'Autore scrivendo a ugoabate@libero.it  , oppure telefonando al n° 3291861293.







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