giovedì 25 luglio 2019

DELLA “QUASI FUTILITA’” DELLA PARTECIPAZIONE ALLA SANTA MESSA SENZA CIBARSI DELL’EUCARESTIA (OSTIA CONSACRATA), di Ugo Abate



Ugo  Abate 
DELLA “QUASI FUTILITA’” DELLA PARTECIPAZIONE ALLA SANTA MESSA SENZA CIBARSI DELL’EUCARESTIA (OSTIA CONSACRATA)


La Santa Messa è la Cena del Signore Gesù, al Quale il Padre ci invita per opera dello Spirito Santo.
La S. Messa è cibo essenziale per l’anima, la sua vita e la crescita spirituale. E’ cibo fatto prima dalla parola di Dio, il Vangelo, essenzialmente, ma, perno ed essenza della Messa e di ogni S. Messa è la consacrazione dell’ostia (pane azzimo) nel vero Corpo di Cristo, tutto Cristo e del vino nel vero sangue di Cristo, anch’esso tutto Cristo.
Andare alla S. Messa, perciò, è essere condotti, cioè, dallo Spirito Santo a questa Santa Celebrazione e non partecipare a cibarsi di Gesù, presente nell’Ostia Consacrata, vuol dire rifiutare di dare alla propria anima il suo Sommo Cibo e, quindi, di rafforzarsi nella via del bene, nella lotta contro il Male, nella capacità di resistere ad ogni genere di tentazioni, materiali e spirituali.
Certamente, come dice anche s. Paolo (cfr…) e cioè guai a cibarsi di Gesù in peccato mortale. Confessarsi, perciò, almeno una volta al mese, come dice la Madonna a Medjugorie o, quanto prima, non appena si cade in peccato mortale.
Andare alla S. Messa e non cibarsi di Gesù è come andare ad un banchetto nuziale e non mangiare dei suoi cibi succulenti. Oppure, come appena sposati, nella notte della luna di miele, non gustare la prima sublimità dell’eccelso amplesso d’amore coniugale, immagine e somiglianza dell’eterno ed infinito Amplesso Divino che c’è tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Ed, infine, senza cibo eucaristico si diventa sempre più tiepidi di buone opere fatte per amore di Gesù, sempre meno desiderosi, cioè, di crescere nelle opere di carità verso chicchessia, verso tutti, specialmente, come dice Gesù, verso i propri nemici e coloro che ci perseguitano, ci fanno del male e/o non ci capiscono.
Cibiamoci, cibiamoci, cibiamoci ogni S. Messa di Gesù Eucaristico e non ci facciamo tirare indietro da quel cretino, il Demonio, per una qualunque scusa o vergogna, da costui che sa perfettamente quale sempre più forza acquistiamo ogni qualvolta ci cibiamo di Gesù consacrato, certo almeno solo dopo il pentimento e/o la Santa Confessione, anche dei peccati veniali ma ESSENZIALMENTE ED INESORABILENTE solo dopo la confessione di qualsiasi tipo e di tutti i
peccati mortali commessi.
E se nella e per la S.Confessione avete qualche problema, farsi pure aiutare dal Confessore, dal sacerdote, per accusarsi e pentirsi specialmente di ogni peccato mortale.
E fare la S. Comunione è ogni volta non solo possibilità di personale crescita nella Grazia ma anche di salute e salvezza per i nostri parenti più stretti, amici e/o conoscenti, ancora vivi o già defunti e persino per tutte le anime che il Signore vuole, sparse per il mondo intero.
Si ricordi che ad ogni S. Messa sono presenti realmente (e ciò viene da esperienze mistiche di alcuni santi), uno alla destra ed uno alla sinistra dell’altare, ai lati ed appena dietro del Sacerdote Celebrante che presiede l’assemblea liturgica, Gesù e Maria Santissima in persona, Che lasciano la Santa Messa, accompagnati da una folta schiera e coro di Angeli, solo dopo che il sacerdote celebrante ha impartito la benedizione finale: “la Messa è finita. Andate in  pace!” (Ite Missa est!).

Ugo Abate
Teologo
ALEGDP. Amen!






Fonte : scritti e appunti del teologo  Ugo Abate ( Cesena 2002 ) ugoabate@libero.it  .









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