Ugo Abate
Immensa grandezza del
sacerdozio
Aneddoto
di un’esperienza mistica di una figlia spirituale di Padre Pio
Nei lontani anni “50, poco dopo
la seconda Guerra Mondiale, viveva sulle colline pistoiesi una figlia spirituale
di Padre Pio, originaria di Pian del Voglio (BO), paesino dell’Appennino Tosco
Emiliano, vicino al fiume Setta. Era molto malata ed era affetta da una grave
patologia cardiaca, che le procurava continui fastidi e sofferenze e, spesso,
era costretta a stare a letto.
Un giorno, fra i tanti, nei
quali Gesù soleva farle visita, Gesù in persona si rivolse a lei con queste
parole: ” Cara G., oggi vengo a te per farti comprendere quale immenso dono di
Misericordia ha fatto il Padre all’Umanità, lasciando alla Mia Chiesa il dono
del Sacerdozio, istituito da Me nell’Ultima Cena.
So che ti fa molto soffrire il
tuo cuore malato, ma sono venuto a togliertelo per un pò di tempo, per
dimostrarti che è più facile che tu viva, grazie a Me, senza il tuo cuore, che
il mondo viva senza la presenza dei Sacerdoti”.
E così fu!
Costei, fintantoché restò senza
il proprio cuore, visse per qualche tempo senza più alcun disturbo e/o
sofferenza, fino a quando Gesù ritornò a farle visita, per riportarle il cuore
malato, che le aveva tolto.
Allora, Gesù le chiese se avesse
compreso quanto aveva fatto. E lei assentì!
Da quel momento G. ebbe tanto a
cuore i Sacerdoti che accettò, per invito di Gesù Stesso, ad accogliere presso
di lei le vocazioni che Egli le avrebbe mandato, con la raccomandazione
tassativa di essere solo e solamente lei a dover far loro da maestra e da guida
spirituale, lei che sapeva bene come dovevano essere i Ministri di Dio, santi
nel corpo e santi nello spirito, senza rispetto umano, obbedienti alla Santa
Madre Chiesa, al Papa, senza ipocrisia, distaccati dai beni materiali, senza
impudicizie, il più colti possibile, poiché scienza e fede non sono in
disaccordo fra di loro, ma si sostengono a vicenda, in quanto entrambe
provengono da Dio e sono doni di Dio per il bene dell’Umanità.
Gesù , quel giorno , fece a G.
anche un altro dono : quello di vedere , coi propri occhi , la Realtà Divina che
si cela in ogni Sacerdote , chiunque esso sia , santo o meno . Infatti ,
interrogata un giorno dal sottoscritto su cosa fosse per lei un Sacerdote , ebbe
a rispondere , con lo sguardo estasiato : " Sai - disse - immagina una bella
donna con una coccarda tra i capelli e che ti fa girare la testa ! Ecco , questo
è il Sacerdote per me ! "
E la frase è molto, molto significativa!
( Quanto da me riportato è stato raccolto direttamente
dalla persona, G., qui all’interno menzionata, ancora vivente e da me
personalmente conosciuta sin dal lontano 1978.)
Fonte : Dal
libro "Un figlio di un grande albero" , di Ugo Abate; chi è interessato
al libro, essendo edito in proprio, può contattare l'Autore scrivendo a
ugoabate@libero.it
, oppure
telefonando al n° 3291861293.
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