martedì 23 luglio 2019

FONTI DELLA SANTITA' : GESU' CRISTO , FIGLIO DI DIO, di Padre Claudio Traverso



Padre Claudio Traverso

FONTI DELLA SANTITA' : 
GESU' CRISTO , FIGLIO DI DIO


Il nome di Gesu', che in ebraico significa "Dio salva", ci dice che il nome stesso di Dio e' presente nella persona del Figlio suo fatto uomo per l'universale e definitiva Redenzione dei peccati.
La Risurrezione di Gesu' glorifica il nome di Dio Salvatore perche' ormai e' il nome di Gesu' che manifesta in pienezza la suprema potenza di Dio ed e' per questo al centro della preghiera cristiana.
Cristo viene dalla traduzione greca del termine ebraico "Messia" che significa "unto".
In Israele erano unti nel nome del Signore coloro che erano a lui consacrati per una missione che egli aveva loro affidato. Tale doveva essere per eccellenza il caso del Messia che Dio avrebbe mandato per instaurare definitivamente il suo Regno.
Fin dall'inizio della storia cristiana, l'affermazione della signoria di Gesu' sul mondo e sulla storia comporta anche il riconoscimento che l'uomo non deve sottomettere la propria liberta' personale, in modo assoluto, ad alcun potere terreno, ma soltanto a Dio Padre e al Signore Gesu' Cristo.
Il Verbo si e' fatto carne perche' noi cosi' conoscessimo l'amore di Dio (cf. 1 Gv 4,9; Gv 3,16), ma anche perche' diventassimo "partecipi della natura divina" (2 Pt 1,4).
Gesu' ci ha conosciuti e amati, tutti e ciascuno, durante la sua vita, la sua agonia e la sua passione, e per ognuno di noi di e' offerto (cf. Gal 2,20). Ci ha amati tutti con cuore umano.
Per questo motivo, il sacro Cuore di Gesu', trafitto a causa dei nostri peccati e per la nostra salvezza (cf. Gv 19,34), e' considerato il segno e simbolo principale di quell'infinito amore, con il quale il Redentore divino incessantemente ama l'Eterno Padre e tutti gli uomini.
Tutta la vita di Cristo e' Rivelazione del Padre: le sue parole e le sue azioni, i suoi silenzi e le sue sofferenze, il suo modo di essere e di parlare.
Gesu' puo' dire: "Chi vede me, vede il Padre" (Gv 14,9), e il Padre. "Questi e' il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo" (Lc 9,35).
Poiche' il nostro Signore si e' fatto uomo per compiere la volonta' del Padre (Eb 10,5-7), i piu' piccoli tratti dei suoi Misteri ci manifestano l'Amore di Dio per noi (1 Gv 4,9).
Tutta la vita di Cristo e' Mistero di Redenzione. La Redenzione e' frutto innanzi tutto del sangue della croce, ma questo Mistero opera nell'intera vita di Cristo:
gia' nella sua Incarnazione, per la quale, facendosi povero, ci ha arricchiti con la sua poverta'; nella sua vita nascosta che, con la sua sottomissione, ripara le nostre disobbedienze e trasgressioni; nella sua Parola che purifica i suoi ascoltatori; nelle guarigioni e negli esorcismi che opera, mediante i quali "ha preso le nostre infermita' e si e' addossato le nostre malattie" (Mt 8,17); nella sua Risurrezione, con la quale ci giustifica.
Tutta la vita di Cristo e' Mistero di perfetta e totale santita'.

 
 
 
Il Volto di Gesu'

In questa terra nessuno ha visto né può vedere Dio Padre: egli si fa conoscere nelle sue immagini (cfr. Giovanni 1,18).
Prima della sua rivelazione completa, operata attraverso l'immagine per eccellenza che è suo Figlio Gesù Cristo, egli ha incominciato questa rivelazione davanti agli uomini:
La sapienza di Dio (Sapienza 7,25–26), sua gloria e immagine della sua eccellenza, rivela alcuni aspetti di Dio. L'uomo creato con il potere di dominare la natura e con il dono dell'immortalità, costituisce già un'immagine vivente di Dio.
Altre immagini possibili sono attraverso le opere della sua creazione (Sapienza 13), e non si lascia piegare per mezzo di immagini di cui l'uomo dispone a piacere suo, ma esercita la sua azione liberatrice, attraverso i cuori, mediante il Figlio suo.
Il Nuovo Testamento sviluppa il tema dell'uomo immagine di Dio.
Il comando di Cristo: Siate perfetti com'è perfetto il Padre vostro che è nei cieli (Matteo 5,48) appare come una conseguenza e una esigenza di questa dottrina sull'uomo.
Sono tutte condizioni di immagine imperfetta e peccatrice che è l'uomo, ma che è stata superata dalla sapienza di Cristo, che è l'immagine perfetta di Dio. Questa espressione si trova soltanto nelle lettere di Paolo, tuttavia ne abbiamo l'idea nel Vangelo di Giovanni. Tra Cristo e colui che lo manda, l'unione è così profonda (Giovanni 1,18; 5,19; 7,16; 8,28–29; 12,49) da far pensare che c'è qualcosa di più di un semplice mandato:
la missione di Cristo supera quella dei profeti, per accostarsi a quella della parola e della sapienza divina.
Suppone che Cristo sia un riflesso della gloria di Dio.
Suppone tra Cristo e il Padre suo una rassomiglianza: "Chi ha visto me ha visto il Padre" (Giovanni 14,9), dove troviamo il tema dell'immagine.
Il cristiano trasformato secondo l'immagine di Cristo (Romani 6,3–6; Colossesi 3,10), è figlio di Dio (1Giovanni 3,2), e per mezzo dell'azione della grazia si trasforma in questa immagine del Figlio primogenito di una moltitudine di fratelli (2 Corinzi 3,18; Romani 8,29). La conclusione di questo processo, sarà la risurrezione con la glorificazione che consente al cristiano di rivestirsi definitivamente di Cristo, e conformare il suo corpo con il corpo della gloria di Dio (Filippesi 3,21).
Tutta la ricchezza di Cristo e' destinata ad ogni uomo e costituisce il bene di ciscuno. Durante tutta la sua vita si mostra come nostro modello: e' l'uomo perfetto che ci invita a diventare suoi discepoli e a seguirlo; con il suo abbassamento ci ha dato un esempio da imitare, con la sua preghiera, attira alla preghiera, con la sua poverta' chiama ad accettare liberamente la spogliazione e le persecuzioni.
Tutto cio' che Cristo ha vissuto, Egli fa si' che noi possiamo viverlo in Lui e che Egli lo viva in noi.





Fonte : http://www.cantalleluia.net  ,  website a cura di Padre Claudio Traverso ; per la versione integrale dell'articolo accompagnato con immaginette sacre della Collezione Privata Ercole Oliva si rinvia al sito Cantalleluia.net .










Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari negli ultimi 30 giorni