mercoledì 24 luglio 2019

LE PAROLE CHE SERVONO, di Antonio Caterina



LE PAROLE CHE SERVONO
di Antonio Caterina


 
 
Le parole, i pensieri, scorrono fluidi  sul foglio di carta, mentre fuori  fa  un caldo insopportabile. Ed allora  rimani  nella tua stanza  a leggere, scrivere, riflettere, odio il caldo, odio l’estate.
Nessuno ti cerca, nessuno ti chiama, vorresti chiamare tu , ma poi pensi : ma perché  devo essere sempre io  a cercare gli altri?
Ti cercano  solo nel momento del bisogno  che gente! eppure questa è la vita.  Non sarebbe  più bello  contribuire  al bene della società  tutti insieme, invece  di pensare sempre  e solo  a se stessi?  Ti vorresti sentir dire le parole  che servono e cioè : hai bisogno di qualcosa, ti serve di parlare, discutere, sfogarti  con qualcuno per poi sentirti  libero. Allora  pensi debbo affogare  le mie delusioni, amarezze, bevendo una bottiglia di vino o di liquore, oppure mangiare  a più non posso?  Ma non sono dei buoni  propositi, perché  chi ci rimetterebbe  sei solo tu. Non facciamo  delle parole  e dei pensieri  un  circolo  vizioso  dove possono entrare  solo i cosiddetti:  intellettuali o coloro  che si ritengono  di essere dei grandi geni. Ma ascoltiamo  e impariamo soprattutto  dalle persone  semplici, umili, perché solo da queste potremmo apprendere  appieno il vero valore della vita.
Nella vita bisogna  accontentarsi  di quello che si ha, poi saranno  gli eventi  a modificare  la situazione. Ma  dobbiamo veramente  credere e fidarci degli altri? Dopo tutto quello che si vede e si  sente dai mass media. Cominciamo  a pensare, ragionare  con la nostra testa, facciamo  esplodere il vero significato  della parola : uomo e donna, non arrampichiamoci sugli specchi, riflettiamo  su tutti quelli  che stanno peggio di noi. Ringraziamo  DIO  per quello che ci ha dato e donato.
Come potremo mai uniformarci  al mondo  se non seguiamo la sua rotta, abbandoniamo la sete di  arrivismo , di potere. Impariamo  a conquistarci  le cose da soli, senza chiedere aiuti  a nessuno  o ad andarsi  ad umiliare  presso coloro  che contano  nella società. Quanto è bello  e che soddisfazione   quando riesci  ad ottenere  una certa cosa  col sudore  della tua fronte. Si fa tutto questo  perché  si spera  che un giorno  anche noi forse potremo  entrare a far parte  del paradiso. Si dice  che la vera giustizia  non è sulla terra  ma nei cieli. Passa un alito  di vento  attraverso  la finestra  della mia camera da letto,  che pace, che tranquillità,  finalmente  e almeno per oggi, perché negli altri giorni  è una cosa da impazzire , non trovi  pace da nessuna  parte.
Chiudi gli occhi  per cercare  nelle tua  mente qualcosa  da ricordare  e poter scrivere.  Bisogna  sfruttare  al massimo  le potenzialità  che si hanno  a prescindere se uno  è uomo  o donna e metterle in atto, per questo  siamo stati creati.  Spero di arricchire  sempre di più il mio bagaglio culturale,  così da poter  aiutare  chi ne ha veramente bisogno. Diventiamo  combattenti  della non violenza, mettiamo  in pratica  il vangelo della pace, vogliamoci bene,  lasciamo da parte  gli interrogativi  di sempre.
Amare, agire, facciamolo bene, per questo  si può anche vivere. Il migliore  racconto  è quello della nostra vita. L’unità  in un gruppo  e non facciamo l’amore tanto per fare, se siamo in grado  diamo risposte alle domande  spinose degli atei,  ridiventiamo  i nuovi ragazzi, i ragazzi  di vita. Oppure  imitiamo CRISTO  attraverso  il suono di un arpa d’oro, lasciando da parte  i vizi  assurdi. Il curriculum  della nostra vita ce lo facciamo  noi con le nostre mani.
CAMPOBASSO  24\06\07           
 




Fonte : scritti e appunti del poeta, musicista e compositore Antonio Caterina.









Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari negli ultimi 30 giorni