LE PAROLE CHE SERVONO
di Antonio Caterina
Le parole, i
pensieri, scorrono fluidi sul foglio di carta, mentre fuori fa un caldo
insopportabile. Ed allora rimani nella tua stanza a leggere, scrivere,
riflettere, odio il caldo, odio l’estate.
Nessuno ti
cerca, nessuno ti chiama, vorresti chiamare tu , ma poi pensi : ma perché devo
essere sempre io a cercare gli altri?
Ti cercano
solo nel momento del bisogno che gente! eppure questa è la vita. Non sarebbe
più bello contribuire al bene della società tutti insieme, invece di pensare
sempre e solo a se stessi? Ti vorresti sentir dire le parole che servono e
cioè : hai bisogno di qualcosa, ti serve di parlare, discutere, sfogarti con
qualcuno per poi sentirti libero. Allora pensi debbo affogare le mie
delusioni, amarezze, bevendo una bottiglia di vino o di liquore, oppure
mangiare a più non posso? Ma non sono dei buoni propositi, perché chi ci
rimetterebbe sei solo tu. Non facciamo delle parole e dei pensieri un
circolo vizioso dove possono entrare solo i cosiddetti: intellettuali o
coloro che si ritengono di essere dei grandi geni. Ma ascoltiamo e impariamo
soprattutto dalle persone semplici, umili, perché solo da queste potremmo
apprendere appieno il vero valore della vita.
Nella vita
bisogna accontentarsi di quello che si ha, poi saranno gli eventi a
modificare la situazione. Ma dobbiamo veramente credere e fidarci degli
altri? Dopo tutto quello che si vede e si sente dai mass media. Cominciamo a
pensare, ragionare con la nostra testa, facciamo esplodere il vero
significato della parola : uomo e donna, non arrampichiamoci sugli specchi,
riflettiamo su tutti quelli che stanno peggio di noi. Ringraziamo DIO per
quello che ci ha dato e donato.
Come potremo
mai uniformarci al mondo se non seguiamo la sua rotta, abbandoniamo la sete
di arrivismo , di potere. Impariamo a conquistarci le cose da soli, senza
chiedere aiuti a nessuno o ad andarsi ad umiliare presso coloro che
contano nella società. Quanto è bello e che soddisfazione quando riesci ad
ottenere una certa cosa col sudore della tua fronte. Si fa tutto questo
perché si spera che un giorno anche noi forse potremo entrare a far parte
del paradiso. Si dice che la vera giustizia non è sulla terra ma nei cieli.
Passa un alito di vento attraverso la finestra della mia camera da letto,
che pace, che tranquillità, finalmente e almeno per oggi, perché negli altri
giorni è una cosa da impazzire , non trovi pace da nessuna parte.
Chiudi gli
occhi per cercare nelle tua mente qualcosa da ricordare e poter scrivere.
Bisogna sfruttare al massimo le potenzialità che si hanno a prescindere se
uno è uomo o donna e metterle in atto, per questo siamo stati creati. Spero
di arricchire sempre di più il mio bagaglio culturale, così da poter aiutare
chi ne ha veramente bisogno. Diventiamo combattenti della non violenza,
mettiamo in pratica il vangelo della pace, vogliamoci bene, lasciamo da
parte gli interrogativi di sempre.
Amare, agire,
facciamolo bene, per questo si può anche vivere. Il migliore racconto è
quello della nostra vita. L’unità in un gruppo e non facciamo l’amore tanto
per fare, se siamo in grado diamo risposte alle domande spinose degli atei,
ridiventiamo i nuovi ragazzi, i ragazzi di vita. Oppure imitiamo CRISTO
attraverso il suono di un arpa d’oro, lasciando da parte i vizi assurdi. Il
curriculum della nostra vita ce lo facciamo noi con le nostre mani.
CAMPOBASSO 24\06\07
Fonte : scritti
e appunti del poeta, musicista e compositore Antonio Caterina.
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