giovedì 25 luglio 2019

LETTERA AD UNA SORELLA, di Ugo Abate



Ugo  Abate
LETTERA AD UNA SORELLA




Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Cara sorella,
ti scrivo queste parole, questi pensieri e spero ti siano utili, sperando, infatti, che essi non vengano da me ma siano anche miei pensieri. Gesù, il Padre, lo Spirito Santo sono la prima somma fonte di ogni bene! Qualsiasi attribuzione che ponesse Loro come secondari ad altre persone sarebbe un peccare d’ingiustizia contro queste Persone Divine. Detto ciò, ti dico che non è bene avere un giudizio mentale, e peggio se espresso e condiviso, verso qualsiasi Sacerdote. Cara sorella, te ne prego, rifiuta dal tuo intimo, da tutta te stessa, questa malia sottile del Maligno, che tiene il nostro cuore occupato, seppur da un “piccolo” male che impedisce al nostro cuore di slanciarsi in Dio e Dio di slanciarsi in esso. Si! Può essere vero ciò che pensi, ciò che ti han detto, ma lascia cadere tutto! La Mamma del Cielo dice che se è pur vero qualcosa di male fatto da qualcuno e tu lo dicessi in sua assenza, anche nel silenzio del tuo cuore, è un male, è un giudizio: ed è tanto più male, quanto ad essere oggetto di un giudizio è un Sacerdote, seppure ve ne fosse l’umano motivo ed opportunità. Lascia cadere tutto quanto è superfluo dal tuo cuore! Gesù lo vuole per Sé, vuole il suo talamo, il suo giaciglio per amarti, vuole ruggire, ardere, infuocarti del Suo amore dentro di te! Ed a volte, forse lo hai sentito già! Perché ogni giorno non gli rinnovi l’invito? Sorella mia, non dimenticarlo mai: il tuo cuore è quello dell’Amore fatto carne molto più del mio, forza di Dio fatto carne ma chiamato a diventare come il tuo: Amore ed, insieme, fiamma ruggente, divampante, che arde, che brucia, che schiocca come fiamma di rami secchi, pronti, maturi per ardere divampantemente. Sorella mia, sii fiamma d’amore nel tuo cuore! Invoca il ruggente Spirito del Padre dentro di te! Lo invoco in me e con te in te. InvocaLo, invocaLo, ardi dal desiderio di essere invasa tutta da Lui, non temere e vedrai: d’un tratto prima una scintilla, poi ancor più, un fuocherello schioccante e poi, ancor più, una fiamma ardente prenderti il petto, il collo ed il volto e poi tutta te stessa. Ecco, lo Spirito ti ha fatto Sua: tu ardi d’Amore tra le Sue fiamme e tu stessa sei diventata fiamma divampante d’Amore! Vieni  fuoco dello Spirito Santo, vieni Spirito del Padre, vieni, infiammami d’Amore, d’Amore, del Tuo Amore, per Te , per le anime! Mi hai creata già quale riflesso dell’Amore Divino in terra, dammi d’essere il Tuo fuoco d’Amore, ardi, bruciami, consumami, fammi un tutt’uno con Te. Vieni Spirito Santo, vieni Spirito d’Amore, vieni, ardi dentro di me, non cessare! Non temere, sorella mia, e, quando sentirai pia piano questa fiamma ardere sensibilmente in tutta te stessa, non temere: sei Sua, sei al tuo posto, Ami e Lui ti Ama ed ardete d’Amore e forse ci ritroveremo in quella stessa fiamma ad ardere in un tutt’uno con il fuoco di Dio, uniti a chi tu sai ci ha insegnato ad Amare. E non temere, ma in ogni attimo invoca, continuamente e, quando ardendo d’un fuoco, vorresti non più staccare d’invocarlo su di te, vai, per la tua giornata e non cessare d’invocarlo anche e per le anime che vuoi, che sono nel bisogno. Mio Dio, sorella mia, ricordati delle anime, specie tue coetanee, che in ogni attimo sono in pericolo e stanno per dannarsi. Ti assicuro che, se così piena di fuoco di Dio e di desiderio di Amare e nel momento che sei un tutt’uno in un’unica fiamma col fuoco divino, cosa potrà Esso rifiutarti? Tu sai: nel momento in cui più si ama, nulla di desideri l’Amato rifiuta all’Amata, l’Amata all’Amato! Ed il tuo desiderio d’amore può desiderare un più alto amplesso, più puro, più forte, più fecondo!? No!
Non temere se, invocando il fuoco di Dio dentro di te, sentirai lo spirito tuo sedotto da Lui,  poiché ciò che viene  dallo Spirito è spirito ed il tuo  corpo sarà rapito esso stesso, poiché è un tutt’uno col tuo spirito e Gesù ci fa provare in anticipo  cosa sarà la Beatitudine in Cielo! Ma ora l’Amore, Gesù, lo Spirito, il Padre esigono offerta, immolazione: ma quale? Padre, vengo a Te, davanti al Tuo Trono, fiamma, fuoco, reso un tutt’uno col fuoco del Tuo Spirito. Vengo a renderti lode e grazie ed a chiederti: si compia in me la Tua volontà per la Tua Gloria, per la mia santificazione, per la salvezza delle anime. Amen!
Non vi sentite perciò sole, non ti sentire perciò sola, non essere triste o seria nel volto come se non ci fosse uno Spirito che continuamente vuol essere tuo e tu di Lui! E Gesù vuole che tu Lo veda così com’è: accanto a te. Credici! L’amore crede, crea, rende presente l’Amato a se stessa continuamente. E non è una fantasia di pensiero astratto od un vaneggiare illusorio, ma è la realtà dell’Amore. Se è possibile, com’è possibile, nell’amore vero seppur umano, rendersi presenti a chi si ama (“sai ti ho pensato intensamente!”), volete voi, e voi lo sapete, che non sia possibile che Gesù, se voi Lo desiderate con tutte voi stesse, con tutta te stessa, che Egli non ti si renda realmente presente e vicino, oltre che dentro a te, a motivo della Grazia di Dio!? No! Gesù non sa resistere a chi, amandoLo, Lo chiama, Lo desidera. C’è, allora, più spazio per essere senza sorriso per Gesù, per se stessi, per Gesù nel fratello anziano, per chiunque incontri nella tua giornata, ed anche per chi tu guarderesti con  cruccio!? Se si Ama non si ha motivo di essere tristi! Se non si ama si ha motivo d’essere tristi, seri, senza sorriso per nessuno. E se a non amare è una donna, si ha più di un motivo di essere triste, seriosa, senza sorriso, perché non c’è cosa più gravosa che, quando l’Amore fatta creatura umana, la donna, creata per essere l’Amore di Dio accanto al proprio uomo nel matrimonio, oppure accanto a tutte le creature umane nel servizio della Carità, non Ama! Sorella mia, sii fucina d’Amore, alimentata dal fuoco dell’Amore dello Spirito Santo e rivolgilo, prima d’ogni cosa, a Gesù stesso, presente ogni giorno, ogni istante nell’Eucaristia, nel tabernacolo. E vedrai, Gesù te lo promette, tutta la tua vita cambierà: le tue giornate, le tue relazioni giornaliere con chicchessia, il tuo pensare, il tuo rapportarti alle anime che vedi o che non vedi, specie quelle, haimé, e senza forse, che in questo istante stanno per precipitare all’Inferno. Ma ti dico, sorella mia, l’Amore fa miracoli, gioisce nel farli, anche in  quest’istante, a testimonianza del Suo e del nostro parlare! Gesù non si lascia mai vincere in generosità ed opera nel e per il Suo Infinito Amore e La Sua Infinita Divina Misericordia, a motivo della Sua e nostra Madre Maria, del Suo volto! Sorella mia, e non credere che, incominciando ad amare così, tu non senta più le spine pungenti delle tentazioni della carne e dello spirito, od il peso dell’offerta delle fatiche quotidiane, specie spirituali, o che tu possa dimenticarti del cretino, il Maligno, ché, anzi, cercherà con più sottili inganni e più tempestose tentazioni di stancarti e di farti paura. Non temerlo! E ciò lo puoi solo se ti penti  subito  del tuo peccato, specie se grave e ricorri al Sacramento della Confessione, al Tribunale della  Misericordia  Divina: e resta serena! Se tieni lo sguardo all’obbedienza più intima oltre che estrema e vigila su te stessa, allontanando le occasioni che più da vicino possono esserti vera occasione di peccato, offrendo a Gesù, con continui atti d’Amore, ogni cattivo pensiero  che il cretino , il Maligno, ti pone nella mente per farti paura o farti acconsentire, almeno mentalmente, al pensiero peccaminoso. E se per tua miseria ti sorprendi ad aver indugiato in esso, fai un atto di volontà contrario, offri umilmente al tuo Gesù quel tuo peccato, anche se solo di pensiero e, confidando nella Infinita Misericordia di Dio e sicura perciò del Suo perdono incessantemente continua ad amare, ringraziando il Signore, perché, tenendoci umili, permettendoci di peccare, permette a noi stessi di tener sempre presente cosa siamo e ciò fino alla fine dei nostri giorni. Meglio così che morire nella superbia e nella presunzione infernale di esserci creduti dei perfetti! Sia sempre nel nostro cuore un gemito: ”Misericordia, Signore, ho ancora peccato. Abbi pietà di me! Nonostante tutto ho ancora peccato. Mio Dio, quanti ne ho fatti oggi! Quale Misericordia è la Tua! Accresci, Signore, nel mio cuore l’Amore Tuo per Te e per le anime”. E Gesù, fonte dell’Amore, non tarderà ad infondercelo ogni qualvolta  GlieLo chiediamo, elevandoci sempre verso di Lui.
 
 



Fonte : Dal libro "Un figlio di un grande albero" , di Ugo Abate; chi è interessato al libro, essendo edito in proprio,  può contattare l'Autore scrivendo a ugoabate@libero.it   , oppure telefonando al n° 3291861293.








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