martedì 23 luglio 2019

LUCI NEL BUIO "A COLUI CHE HA SETE IO DARO’ L’ACQUA DELLA FONTE DELLA VITA”, di padre Claudio Traverso



Padre Claudio Traverso
 


LUCI NEL BUIO
"A COLUI CHE HA SETE IO DARO’ L’ACQUA DELLA FONTE DELLA VITA”.


Dai Discorsi di Guerrico d’Igny:
Fratelli, il Consolatore desidera dissetare con il torrente delle sue delizie gli animi riarsi di coloro che lo amano, e dice: “Se qualcuno ha sete, venga e beva” (Gv 7,37).
O sovrabbondante liberalità di Dio, o generosità senza fine della divina bontà!  Egli offre a tutti quello Spirito le cui primizie oggi ha donato agli apostoli. “Voi tutti assetati – dice – venite all’acqua” (Is 55,1).
Egli non fa preferenze di persona, non sta a guardare la diversa condizione di ciascuno, non richiede meriti, ma vuole soltanto che qualcuno abbia sete e che venga.

Se crederai con il tuo cuore che Dio ha risuscitato Gesù dai morti, sarai salvo.
Quando l'amore di Cristo attira tutto l'affetto dell'uo­mo, al punto che questi, rinnegando e dimenticando se stesso, non è più sensibile che a Gesù Cristo e a ciò che lo riguarda, allora, secondo me, in lui la carità e perfetta.
Per chi ha tali disposizioni, la povertà non è più un peso. È insensibile alle ingiurie, se la ride delle angherie, non teme alcun pericolo, la morte gli sembra un guadagno; o piuttosto pensa di non morire mai, perché sa che passerà dalla morte alla vita.
Per rimanere al di sopra delle realtà di quaggiù occorre che i nostri occhi siano sospesi su quelle dell'eternità. Soltanto la fede però può agire di tal sorta. I suoi occhi sono così vivi e perspicaci che possono scrutare l'avvenire con uno sguardo d'aquila; d'altro canto, la fede penetra con occhi chiaroveggenti tutto quello che nelle realtà attuali resta ancora nascosto.
La fede che è un modo per possedere quanto si spera, afferra in anticipo i beni futuri, come se fossero presenti; in un certo senso fa che dimorino nel cuore di colui che crede. In modo analogo, siccome la fede è un mezzo per conoscere le realtà che non si vedono, sa dimostrare a sé stessa, provare, e convincersi che Dio è presente anche se sfugge alla sua vista. Per l'Apostolo che diceva: "Dio ci ha risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù", la fede era davvero il modo per possedere fin d'ora quanto si spera.
Da questo riconoscerai con certezza che il tuo spirito rivive pienamente in Cristo: è lui che dice in fondo al cuore: "A me basta che Gesù sia vivo. Lui sa tutto di me, mi vede e mi aiuta sempre". Grido di fede degno degli amici di Gesù!
Affetto purissimo che si esprime così: "Se Gesù è vivo, mi basta. Se egli vive, io vivo, perché da lui dipende la mia vita; anzi, egli stesso è la mia vita e il mio tutto. Che cosa può mancarmi se Gesù è vivente?". E ancor più: "Anche se mi manca tutto il resto, poco m'importa, basta che Gesù viva. Sia pure lontano da me, se così gli piace, mi basta che egli viva, anche se vivesse solo per sé".
Buon cammino!
 

 


Fonte : http://www.cantalleluia.net  ,  website a cura di Padre Claudio Traverso .












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