martedì 23 luglio 2019

Mostra Personale dell’Artista Lavino Sceral "Alla ricerca degli attimi", a cura di Marisa Russo



Mostra Personale dell’Artista Lavino Sceral
 
Sabato 27 Giugno ore 18.30
C/o Fondazione Proust  Napoli , Via Foria,

a cura di Marisa Russo
 
SCERAL ALLA RICERCA DEGLI ATTIMI NEI QUALI GLI ENIGMATICI CONTRASTI
VIVONO LA SINGOLARE ARMONIA DELL’UNICITA’ DELL’ESSERE
 
COME L’ARCOBALENO UNISCE LA TERRA AL CIELO

I COLORI CONGIUNGONO IL MATERIALE ALLO SPIRITUALE


 
“Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso” (Proust).
Lavinio Sceral si è ispirato, è penetrato nella Rechèrche di Proust e quindi nella volontà di esprimere pittoricamente la capacità di recuperare un tempo trascorso, emozioni già vissute, ovvero il prevalere della psiche, degli stati emotivi, delle sensazioni che si possono ritrovare, nel percorso della propria vita, vive ed intatte, al di là della caducità della materia, al di là dei cambiamenti della realtà esteriore. Tuttavia Sceral, in quanto artista, esprime sé stesso, le sue emozioni che comunicano quindi anche “altro”. Le sue opere pittoriche-artistiche inoltre si fanno “leggere” dai fruitori, ma sempre recepite filtrate dalla diversità di ciascuno! Non si potrebbe altrimenti parlare di Arte, espressione di identità in opere nella cui loro unicità si può scoprire la matrice, l’essenza dell’ESSERE che si ritrova, “svolta”, in una infinita molteplice diversità, in ogni individuo.
Anche la scelta del supporto, da parte dell’artista, ha certamente significato che va oltre quello razionalmente manifestato. Oltre a voler recuperare mezzi e tecniche antiche in una sintesi che anche pittoricamente ritrovi passato e presente, sente il bisogno di un supporto forte, resistente, di tableaux, su cui riuscire ad affidare le fragili emozioni rivelate, or con l’irruenza delle incisive pennellate, or con la lievità delle velature “accarezzate”.
Nelle interessanti opere di questo artista è evidente una forte dualità tra la figura tracciata con meticolosità, con pochi colori freddi, spesso nelle prime opere in primo piano, per divenire meno imponente nel procedere delle realizzazioni, e la libertà dei colori che si evidenziano in un intercalarsi di macchie e di tracce figurative, volute e casuali, come nell’alternarsi della memoria volontaria e di quella spontanea! E’ una dualità dai tanti significati che si impone nella sua originalità in un unico che la rivela. La figura, che nasce come rappresentazione di un tempo presente, pesante, ingabbiata, fredda, in una compostezza esterna voluta, costruita, si distacca dal “gioco” dei colori al quale poi si abbandona. I colori si combinano, si addensano in più strati e si elidono in un “conteso” vigore, nel libero sfogo delle emozioni, delle sensazioni che prendono il sopravvento. Evidenti diramazioni, apparentemente un iter del tempo, che fuoriescono da quegli “elmi” che costringono, sembrano emotivamente rivelarsi plurimi cordoni ombelicali in cerca di appiglio, radici aeree che cercano di fissarsi in ricordi, in sensazioni cercate, tentacoli ingombranti e pur essenziali per fissarsi in punti fermi voluti, in una immobilità pur se apparente, ma rassicurante. Protettivamente avvolgenti o rigidamente trascinanti, contorti o lineari, complessamente intrecciati o paralleli, drammaticamente ingarbugliati o dolcemente sinuosi, più evidenti o più evanescenti, comunque tentano di impedire la libertà dell’ESSERE.
Sceral, teso ad annullare il trascorrere del tempo, nella sua singolare, unica identità, va oltre e cerca di annullare il pathos dei contrasti, le barriere costruite, le realtà imposte.
Cosicché l’ispirazione, la ricerca del tempo perduto, diviene la ricerca dell’essere “perduto”, ma ritrovato nella foga artistica. In ciascuna opera, in ogni sua visione, esprime un “punto” fermo, nel quale tutte le contrastanti emozioni trovano spazio, si definiscono, afferrabili solo con l’impeto artistico, accettate ed armonizzate nella verità di liberamente ESSERE.
L’Arcobaleno, naturale espressione multicolore, è simbolo dell’unione di Cielo e Terra, dell’Umano con la Divinità, così i colori in pittura hanno una sottile forza che congiunge e coinvolge la sfera materiale e quella spirituale. Ogni colore sprigiona una forza psichica, provocata da una corrispondente vibrazione interiore. I vari colori tendono quindi ad armonizzare il volere con il pensare e con il sentire, mettendo in comunicazione la volontà con il pensiero ed i sentimenti, evocando i più diversi, contrastanti stati d’animo. I colori rappresentano le sensazioni vissute e, contemporaneamente, ne risvegliano altre, coinvolgendo anche tutti gli altri sensi, suscitando varie altre emozioni, in una energia di scambio che si attua in fieri, dove l’operato da oggetto espresso diviene soggetto ispiratore! Esprimono e risvegliano sensazioni tattili, il ruvido, il liscio, il pungente, il vellutato, il caldo, il freddo, o coinvolgono il gusto con il dolce, l’amaro, il piccante, richiamano vari profumi o diversi suoni, come lo squillante o il melodico. Con i colori le espressioni artistiche trovano una possibilità sintetica ed efficace di evidenziare e trasmettere emozioni che vivono, si stratificano, si confondono, in un incastro di contrasti che, non più lottati, si impongono come essenziale realtà! E’ un evidenziare il predomino della vita interiore, del mondo psichico, dei moti dell’animo, sulla vita esteriore e la sua incontrastabile unica verità.
Sono opere che si rivelano da un profondo sentire, sono richieste di “ascolto” coinvolgenti, per citare il linguaggio di Kandisky, sono colori avvertiti e fissati come in un “coro” polifonico, dove i contrasti esaltano l’insieme, dove anche ognuno può ritrovare proprie emozioni cancellate o rinnegate, ovvero dove ciascuno può partecipare con il proprio “canto”.

Marisa Russo

Presidente “Genius Loci” Società di Comunicazione Culturale-Artistica
 
 








Fonte : 
Cooperativa "GENIUS LOCI" Società di Comunicazione Culturale-Artistica
Presidente Marisa Russo , giornalista Art Director
E-mail: arperc@libero.it ,Tel. 0974967197 - 0815446100 - 3392673347 - 3403170278 










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