Ugo Abate
Perché si possa vivere e
sentire meglio il mistero della Santa Messa
Tante volte, come anche a me è capitato, ed a volte pur
capita tuttora , seppur di rado, si partecipa male alla grandezza della realtà e
del Mistero della Santa Messa, perché la nostra miseria umana è limitata nel
percepire, con la sola fede, cosa veramente accade specialmente al momento della
consacrazione del pane nel Corpo di Cristo e del vino nel Sangue di Cristo.
Entrambi questi ultimi, cioè sia il pane che il vino
consacrati, contengono sempre tutto il corpo, tutto il sangue, tutta l’anima e
tutta la divinità di Nostro Signore Gesù Cristo.
Brevemente dirò tre cose che spero aiuteranno a vivere
meglio e con più intensità questo grande fatto e mistero, che è la Santa Messa,
la Cena del Signore, il Banchetto Eucaristico, l’Ultima Cena, resa ogni volta
presente in tutta la sua realtà e la sua potenza!
Come prima cosa c’è da dire che, ogni volta, durante la
Celebrazione della Santa Messa ed in modo speciale durante la Consacrazione del
vino nel Sangue di Cristo e delle ostie (pane azzimo) nel Corpo di Cristo e fino
a quando il Sacerdote celebrante non pronuncia la frase: ” La Messa è finita.
Andate in pace”, affianco allo stesso sono realmente presenti, seppur
invisibilmente, Gesù dal suo lato destro e Maria Santissima dal suo lato
sinistro, mentre intorno all’altare vi è sempre una folta schiera d’Angeli
Santi.
Come seconda cosa, c’è da dire che, prima della
Consacrazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo, prima, cioè,
che il Sacerdote pronunci, sulle ostie, le parole solenni: ” Prendete e
mangiatene tutti. Questo è il Mio corpo….” e prima che lo stesso Sacerdote
pronunci sul vino le parole: “ Questo è il calice del Mio sangue, offerto per
voi e per tutti, per la remissione dei peccati…”, le ostie sono semplice pane
non lievitato ed il vino semplice vino, semplice e schietto.
Al momento dell’elevazione, ora dell’ostia, ora del vino,
tutte le ostie che sono nella pisside diventano il corpo, l’anima, il sangue e
la divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, e tutto il vino che è nel calice
diventa il sangue di Cristo e tutto Cristo.
Da quel momento Gesù è doppiamente presente in Chiesa:
misticamente, con la Sua presenza invisibile, accanto al Sacerdote ed anche
materialmente, seppur nascosto ai nostri occhi, nelle ostie, nel pane azzimo
consacrato, in quello che solo nel sapore è restato pane ma è realmente
diventato il corpo di Cristo e nascosto nel vino, in quello che solo nel sapore
è restato vino ma, in realtà è diventato il vero sangue di Cristo Gesù!
Che grande miracolo Dio realizza sotto i nostri occhi per
mezzo e solo per mezzo delle mani consacrate del suo Sacerdote, ogni volta che
viene celebrata una Santa Messa!
Quando è avvenuta la Consacrazione, cioè dopo che tutto
il pane presente davanti al Sacerdote è diventato tutto Cristo e tutto il vino è
diventato, allo stesso modo, tutto Cristo, ostie e vino emanano un bagliore di
luce candidissima e bellissima, cosa che non era presente prima della
Consacrazione, prima che il Sacerdote pronunci le miracolose e solenni parole,
comandate da Cristo stesso nell’Ultima Cena, quando, appunto, è stata istituita
per l’Eucaristia.
Tutta una luce s’irradia intorno all’Ostia Consacrata e
da ogni singola ostia e questa luce, una volta che prendiamo in noi l’Ostia,
entra dentro di noi ed illumina tutta la nostra persona, tutto il nostro
spirito, tutta la nostra anima, sempre che riceviamo Gesù in stato di Grazia,
cioè non in peccato mortale, sempre che Lo riceviamo dopo una buona santa
Confessione.
Gesù, ricevuta l’Ostia consacrata, è dentro di noi e noi
splendiamo della Sua Luce. E ciò fino a quando restiamo in Grazia di Dio. Questa
Luce è in noi e noi diventiamo luce a nostra volta e la irradiamo tutt’intorno a
noi, su tutti ed a tutti coloro che incontriamo, anche se non ce ne rendiamo
coscientemente conto. Se d’ora in poi vi facciamo caso, notiamo che, chi ci
incontra in quei momenti subito dopo la Santa Comunione, avverte che “qualcosa”,
una certa “positività” si promana da noi, anche se anch’essi non vedono e non
comprendono precisamente e perfettamente cos’è che li colpisce! E così avviene
per il sangue di Cristo!
Una grande luce circonda, dopo la Consacrazione, tutto il
calice e si promana dal suo interno, dove non vi è più del semplice vino, ma
realmente c’è il Sangue Divino di Cristo, che è tutto Cristo.
E non è che, come ordinariamente avviene nelle nostre
Sante Messe, quando prendiamo solo l’Ostia Consacrata a noi viene a mancarci
qualcosa di Cristo! No affatto! E se prendessimo solo un sorso del Sangue di
Cristo, di Vino Consacrato, anziché l’Ostia? A noi non mancherebbe nulla di
Cristo, poiché prenderemmo, con quel Sangue, sempre e tutto Cristo: tutto il Suo
corpo, tutto il Suo Sangue, tutta la Sua anima, tutta la Sua Divinità! Nessuna,
nessuna differenza!!!
E’ solo per praticità che la Santa Madre Chiesa ha
stabilito, ordinariamente, che ci venga data solo l’Ostia Consacrata. Non cambia
assolutamente nulla, nemmeno di un infinitesimo. Sappiatelo!!!
E quando in alcune Celebrazioni Liturgiche Eucaristiche,
in alcune Sante Messe, viene dato, oltre che l’Ostia, anche un pò di Vino
Consacrato, non è che abbiamo ricevuto qualcosa in più di quanto abbiamo
ricevuto prendendo solo l’Ostia appunto, ma tutto è uguale: riceviamo sempre e
solo tutto Gesù Cristo! E per finire, c’è da dire che Gesù e Maria Santissima,
Che, come su accennato e detto, presiedono, insieme al Sacerdote (e ad ogni
Sacerdote!), ogni Celebrazione Eucaristica (si badi che questo non è un Dogma,
al quale siamo obbligati a credervi, ma vi si può liberamente credere se il
proprio sensus fidei lo accetta e lo crede, essendo una
rivelazione privata, che del resto non soggetta, però, all’obbligo del silenzio,
a motivo delle disposizioni date, a riguardo delle stesse rivelazioni private,
da Papa Paolo VI), solo dopo che lo stesso Sacerdote ha pronunciato la
Benedizione finale e pronunciate le parole: “La Messa è finita. Andate in
pace!”, solo allora, Gesù e Maria, accompagnati e fiancheggiati da una doppia
schiera d’Angeli Santi, suonanti ognuno la loro tromba, all’unisono, solo allora
si dipartano dalla stessa Celebrazione, ormai terminata e vanno verso il Cielo
ed, infine, scompaiono. Questo è quanto! Che possiate ora vivere con più
devozione e partecipazione il grande Mistero, il grande Fatto che è la
Celebrazione Eucaristica, la Santa Messa!
ALEGDP. Amen!
Sia lodato Gesù Cristo!
Fonte : Dal
libro "Un figlio di un grande albero" , di Ugo Abate; chi è interessato
al libro, essendo edito in proprio, può contattare l'Autore scrivendo a
ugoabate@libero.it
, oppure
telefonando al n° 3291861293.
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