martedì 23 luglio 2019

BENEDETTO SANTO DELLA PACE E DELLA CULTURA Mostra ARPERC a cura di Marisa Russo



BENEDETTO SANTO DELLA PACE E DELLA CULTURA
Mostra ARPERC a cura di Marisa Russo
 
 
ASSOCIAZIONE ARTISTICA-CULTURALE  ARPERC - ARTE PER COMUNICARE
“GENIUS LOCI” Società Cooperativa
San Leo-84048 Castellabate (SA) nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
E-mail: arperc@libero.it ,Tel. 0974967197-3392673347-3403170278-0815446100

Presidente Marisa Russo giornalista Art Director


Nel CASTELLO DELL’ABATE BENEDETTINO SULLA COLLINA DELL’ANGELO
 
SACRALITA’-NATURA-SOCIETA’
”ASCOLTA”

BENEDETTO SANTO DELLA PACE E DELLA CULTURA

TRA SIMBOLI E RICHIAMI
DALLA CONCENTRAZIONE DELLA GROTTA AL VOLO NELL’ALTA SPIRITUALITA’

MOSTRA D’ARTE PITTORICA_GRAFICA-SCENOGRAFICA

DIDASCALIE esplicative-MUSICA, CANTI E FILM dedicati al Santo

Ideazione-Ricerche e Direzione Artistica Marisa Russo


INAUGURAZIONE Mercoledì 11 luglio 2007 San Benedetto ore 19

La Mostra sarà visitabile dall’11 al 14 luglio 2007 dalle ore 17 alle ore 22
 
Realizzazioni degli Artisti:
 
TERESA BISOGNO - VITTORIA DONADIO - FELICE GAROFANO - MICHELE GIGLIO - GIULIANO GIULIANI - RITA LEPORE - FERDINANDO LIGNANO - MARIA PETRACCONE - ROSARIA PETRUNGARO - LAVINIO SCERAL - ROSA VALLARIO.

 

A proposito della manualità sollecitata da San Benedetto,
nella foto quattro sculture in terracotta di Rosaria Petrungaro, esposte nella relativa Mostra:
Mani nella sacralità del rito della Comunione e mani di contadino nella raccolta del grano,
dello scrittore nel suo impegno intellettuale!

Ricordando le parole della “LETTERA AGLI ARTISTI” di Giovanni Paolo II, “..Non sorprende l’affermazione del padre Marie Dominique Chenu, secondo cui lo stesso storico della teologia farebbe opera incompleta, se non riservasse la dovuta attenzione alle realizzazioni Artistiche, sia letterarie sia plastiche, che costituiscono, a loro modo, non soltanto delle illustrazioni estetiche, ma dei veri “LUOGHI TEOLOGICI”, La Chiesa ha fatto sempre appello alle loro capacità creative per interpretare il messaggio evangelico e la sua concreta applicazione nella vita della comunità cristiana. “A contatto con le opere d’Arte, l’umanità di tutti i tempi-anche quella di oggi-aspetta di essere illuminata sul proprio cammino e sul proprio destino.”, tesa verso una forte spiritualità ed interessata allo studio della simbologia, da anni sono Ideatrice e Direttrice Artistica di molte Mostre che intersecano Sacralità, e Simbologia, con l’intento di richiamare la Società ad una qualità di vita migliore tra valori eterni. "

La Mostra su San Benedetto è stata stimolata anche dal territorio dove da anni ho scelto di vivere, che ne è denso di echi, Castellabate, luogo già scelto dai religiosi orientali Basiliani, alla cui regola si ispirò Benedetto, che sembra proporre, con grande attualità, un’unione tra Occidente ed Oriente.
Quindi ho sentito il bisogno di visitare altri luoghi Benedettini. Affascinata dal sito di Subiaco, dalla grotta nella quale B. scelse di meditare per tre anni, dalla roccia sovrastante e dalla loro simbologia, suggestiva realtà, naturalmente, anche della Badia di Cava, ho poi letto la vita del Santo scritta da San Gregorio Magno ed altro, soffermandomi sul linguaggio simbolico della sua scelta e dei suoi  miracoli. Nell’interessante linguaggio universale, al di là del tempo e dello spazio, ho captato anche l’attualità dell’insegnamento che richiama alla meditazione, alla concentrazione, la cui capacità l’uomo perde sempre di più, alla fermezza, alla stabilità della roccia per poi quindi da questa trovare la possibilità del volo verso l’alto, per un’accoglienza del trascendente.
 

 

Benedetto Santo della Pace e della Cultura
Lavinio Sceral

Contemporaneamente, anche per la società attuale, trovo interessante il richiamo benedettino che dai citati elementi naturali si allarga con un invito all’Agricoltura, ed agli altri lavori manuali, troppo spesso poco considerati, sempre più soppiantati dalla tecnologia, all’Artigianato di ogni tipo, al lavoro come realizzazione gioiosa. Tale Mostra, dopo analisi accorta, tende ad un messaggio sintetico di valore sociale e, contemporaneamente, ad una forte spiritualità trascendente. Il pensiero di questo Santo della Pace (opere di F.Lignano e di F.Garofano sono dedicate alla “Richiesta di Pace” ed a ”La Forza del Pensiero” e “Il coraggio della scelta”), espresso con tanti simboli, è in tanti aspetti attuale.
 
 
 

San Benedetto : il Miracolo dei Nodi
Ferdinando Lignano

L’introduzione della Mostra richiama ad un giusto e profondo uso dei sensi e dei suoi organi, dell’udito per saper ascoltare i bisogni e le richieste altrui, accompagnato dal richiamo “ASCOLTA”, parola con la quale inizia la regola Benedettina, della vista per occhi “capaci di vedere”, ricordo degli occhi di Benedetto capaci di vedere in luoghi e tempi distanti, di profetizzare, di “sciogliere i nodi” (opera di F. Lignano), ma anche invito a tutti ad osservare la profondità del reale che porta oltre, della bocca e della lingua, da non usare nel pettegolezzo, nella superficialità della parola, nell’ingiuria, nella diffusione della maldicenza ( “Se vuoi avere la vita, quella vera ed eterna, guarda la tua lingua dal male e le tue labbra dalla menzogna”B.).
Un libro in carta pesta ricorderà che il primo libro stampato in Italia lo si deve ai Benedettini.
Opere Artistiche richiameranno al lavoro manuale, sempre promosso dai Benedettini; MANI che scrivono, mani che ricamano, mani che realizzano creatività, artigianato , Ceramiche di Rosaria Petrungaro, (opera di Rita Lepore). Non mancheranno mani nell’impegno dell’Agricoltura, in particolare della coltivazione dell’ULIVO, e della VITE, piante anche di valore simbolico (opere di Teresa Bisogno).  Quindi con altre opere pittoriche di L.Sceral, F.Lignano, G.Giuliani, M.Petraccone e R.Vallario sarà ricordata la Grotta di Benedetto e le GROTTE E GLI ARCHI, tra cui è posta la Mostra, quali luoghi simbolici di invito alla meditazione, molto presenti a Castellabate anche nell'Architettura del Centro Storico.
 
 
 

San Benedetto - i Miracoli : la nutrice ed il vaglio frantumato
Michele Giglio
 
 
 

San Benedetto : dalla concentrazione della grotta alla fuga trascendentale
Giuliano Giuliani

Richiamate le ROCCE, quindi il miracolo dello sgorgare dell’acqua tra le pietre realizzato dal Santo. Seguiranno altre opere dipinte su tela ed un’installazione, che rappresentano altri MIRACOLI, la frantumazione del recipiente di vetro contenente vino avvelenato, il ricomposto vaglio fatto in pezzi dalla nutrice, di fondamentale importanza simbolica, quale invito a “setacciare” il bene dal male (opere di M.Giglio),  il barilotto di vino dal quale fuoriesce un serpente, strusciante e viscido come la bugia del servo, spiegati sempre con didascalie, che accompagnano tutte le opere, che ne mettono in evidenza anche il valore di messaggio universale. Non manca la rappresentazione della tentazione vinta del peccato carnale subita da Benedetto, quindi l’ortica che l’aiutò a superarla, che diventa la rosa della spiritualità, innestata poi da San Francesco in quel luogo (opera di V.Donadio). Presente le espressioni che ricordano i tentativi per eliminare il Santo, ad esempio con l’opera “La Portatrice del pane avvelenato” (opera di F.Lignano), l’annuncio della morte della cara sorella Santa Scolastica portato dal volo della colomba (opera di L.Sceral) ecc. Evidenziato anche il Miracolo recente che il Sacro Speco di Subiaco ha compiuto. rinsavendo una donna folle che si era lì nascosta (opera di V. Donadio)..Non manca un’opera quale richiamo Benedettino all’attenzione ai bambini. L’iter terminerà con il possibile VOLO nell’alta spiritualità, rappresentato da un telone di sacco con il volo dell’Angelo dal Castello dell’Angelo che ospita la Mostra (opera di V.Donadio).

La sinestesia, il coinvolgimento del richiamo al giusto uso dei sensi sarà sottolineato, oltre che da tali VISIONI, dall’ODORE di Incenso che favorisce la proiezione spirituale, da SUONI di  MUSICHE e CANTI SACRI dedicati a San Benedetto, prodotti dal Monastero di Subiaco.
 
Marisa Russo
Ideatrice e Direttrice Artistica
 
 
 
 
Mostra su San Benedetto a Castellabate (SA) a cura di Marisa Russo
Recensione di Carlo Sarno
La Mostra su San Benedetto, curata sapientemente da Marisa Russo, si presenta subito al visitatore come qualcosa di originale e innovativo: si comprende subito che ci si trova in un insieme espositivo dove tutti gli artisti, la simbologia, le opere e le preesistenze storiche del Castello partecipano armonicamente in un tutto organico che risponde alla finalità dell'evento: la rappresentazione della polivalente e attuale spiritualità di San Benedetto tra pace e cultura.
L'iter principale della Mostra si articola nel passaggio dalla concentrazione nella grotta al volo nell'alta spiritualità, dall'oscurità verso la luce, alla ricerca della verità. Le opere dei vari artisti amplificano il messaggio evidenziando vari momenti dell'evoluzione spirituale di San Benedetto con tecniche di rappresentazione diverse e di notevole espressività, il tutto accompagnato da libri aperti con pagine esplicative che introducono alla riflessione e percezione concettuale, mentre musiche e canti di sottofondo stimolano ad un rapporto empatico con le opere.
L'approccio sinestetico globale investe anche il campo della manualità e artigianalità, e mani operose in terracotta ricordano il santo lavoro richiamato dalla Regola benedettina.
Il dualismo bene e male, sensitività e spiritualità, morte e vita è sempre presente nelle opere e nell'ambientazione e anela ad una sua risoluzione. La Mostra sulla sempre attuale religiosità di San Benedetto è di notevole valore culturale e parenetico; essa ha la sua sintesi emblematica nella grande tela di Michele Giglio dedicato a Cristo crocifisso e risorto , vero capolavoro sul tema della trasfigurazione , in cui il Corpo di Gesù mostra la dualità di morte e vita - alla Luce dello Spirito - con la rappresentazione del suo incarnato,  dischiudendo la nostra anima alla comprensione del trascendente e spirituale.
Carlo Sarno , Castellabate 13 luglio 2007.
 










Fonte : 
ASSOCIAZIONE ARTISTICA-CULTURALE ARPERC ARTE PER COMUNICARE
Presidente Marisa Russo , giornalista Art Director
E-mail: arperc@libero.it ,Tel. 0974967197-3392673347-3403170278-0815446100 












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