BENEDETTO SANTO DELLA PACE E
DELLA CULTURA
Mostra ARPERC a cura di Marisa Russo
ASSOCIAZIONE ARTISTICA-CULTURALE
ARPERC - ARTE PER COMUNICARE
“GENIUS LOCI” Società Cooperativa
San
Leo-84048 Castellabate (SA) nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
E-mail:
arperc@libero.it ,Tel.
0974967197-3392673347-3403170278-0815446100
Presidente Marisa Russo giornalista Art Director
Nel CASTELLO DELL’ABATE
BENEDETTINO SULLA COLLINA DELL’ANGELO
SACRALITA’-NATURA-SOCIETA’
”ASCOLTA”
BENEDETTO SANTO DELLA PACE E
DELLA CULTURA
TRA SIMBOLI E RICHIAMI
DALLA CONCENTRAZIONE DELLA
GROTTA AL VOLO NELL’ALTA SPIRITUALITA’
MOSTRA D’ARTE PITTORICA_GRAFICA-SCENOGRAFICA
DIDASCALIE esplicative-MUSICA,
CANTI E FILM dedicati al Santo
Ideazione-Ricerche e Direzione Artistica Marisa Russo
INAUGURAZIONE Mercoledì 11 luglio 2007 San Benedetto ore 19
La Mostra
sarà visitabile dall’11 al 14 luglio 2007 dalle ore 17 alle ore 22
Realizzazioni degli Artisti:
TERESA BISOGNO - VITTORIA
DONADIO - FELICE GAROFANO - MICHELE GIGLIO - GIULIANO GIULIANI - RITA LEPORE - FERDINANDO
LIGNANO - MARIA PETRACCONE - ROSARIA PETRUNGARO - LAVINIO SCERAL - ROSA VALLARIO.
A proposito della manualità sollecitata da San
Benedetto,
nella foto quattro sculture in terracotta di
Rosaria Petrungaro,
esposte nella relativa Mostra:
Mani nella sacralità del rito della Comunione
e mani di contadino nella raccolta del grano,
dello scrittore nel suo impegno
intellettuale!
Ricordando le parole della “LETTERA AGLI ARTISTI”
di Giovanni Paolo II, “..Non sorprende l’affermazione del padre Marie Dominique
Chenu, secondo cui lo stesso storico della teologia farebbe opera incompleta, se
non riservasse la dovuta attenzione alle realizzazioni Artistiche, sia
letterarie sia plastiche, che costituiscono, a loro modo, non soltanto delle
illustrazioni estetiche, ma dei veri “LUOGHI TEOLOGICI”, La Chiesa ha fatto
sempre appello alle loro capacità creative per interpretare il messaggio
evangelico e la sua concreta applicazione nella vita della comunità cristiana.
“A contatto con le opere d’Arte, l’umanità di tutti i tempi-anche quella di
oggi-aspetta di essere illuminata sul proprio cammino e sul proprio destino.”,
tesa verso una forte spiritualità ed interessata allo studio della simbologia,
da anni sono Ideatrice e Direttrice Artistica di molte Mostre che intersecano
Sacralità, e Simbologia, con l’intento di richiamare la Società ad una qualità
di vita migliore tra valori eterni. "
La Mostra su San Benedetto è stata
stimolata anche dal territorio dove da anni ho scelto di vivere, che ne è denso
di echi, Castellabate, luogo già scelto dai religiosi orientali Basiliani, alla
cui regola si ispirò Benedetto, che sembra proporre, con grande attualità,
un’unione tra Occidente ed Oriente.
Quindi ho
sentito il bisogno di visitare altri luoghi Benedettini. Affascinata dal sito di
Subiaco, dalla grotta nella quale
B. scelse di meditare per tre anni, dalla roccia sovrastante e dalla loro
simbologia, suggestiva realtà, naturalmente, anche della Badia di Cava, ho poi
letto la vita del Santo scritta da San Gregorio Magno ed altro, soffermandomi
sul linguaggio simbolico della sua scelta e dei suoi miracoli.
Nell’interessante linguaggio universale, al di là del tempo e dello spazio, ho
captato anche l’attualità dell’insegnamento che richiama alla meditazione, alla
concentrazione, la cui capacità l’uomo perde sempre di più, alla fermezza, alla
stabilità della roccia per poi quindi da questa trovare la possibilità del volo
verso l’alto, per un’accoglienza del trascendente.
Benedetto Santo della Pace e della Cultura
Lavinio Sceral
Contemporaneamente, anche per la società attuale, trovo interessante il richiamo
benedettino che dai citati elementi naturali si allarga con un invito all’Agricoltura,
ed agli altri lavori manuali, troppo spesso poco considerati, sempre più
soppiantati dalla tecnologia, all’Artigianato
di ogni tipo, al lavoro come realizzazione gioiosa. Tale Mostra, dopo
analisi accorta, tende ad un messaggio sintetico di valore sociale e,
contemporaneamente, ad una forte spiritualità trascendente. Il pensiero di
questo Santo della
Pace (opere di F.Lignano e di
F.Garofano sono dedicate alla “Richiesta di
Pace” ed a ”La Forza del Pensiero”
e “Il coraggio della scelta”),
espresso con tanti simboli, è in tanti aspetti attuale.
San Benedetto : il Miracolo dei Nodi
Ferdinando Lignano
L’introduzione della Mostra richiama ad un
giusto e profondo uso dei sensi e dei suoi organi, dell’udito
per saper ascoltare i bisogni e le richieste altrui, accompagnato dal
richiamo “ASCOLTA”, parola
con la quale inizia la regola Benedettina, della
vista per occhi “capaci di vedere”,
ricordo degli occhi di Benedetto capaci di vedere in luoghi e tempi distanti, di
profetizzare, di “sciogliere i nodi” (opera di F. Lignano), ma anche invito a
tutti ad osservare la profondità del reale che porta oltre, della
bocca e della lingua, da non usare
nel pettegolezzo, nella superficialità della parola, nell’ingiuria, nella
diffusione della maldicenza ( “Se vuoi avere
la vita, quella vera ed eterna, guarda la tua lingua dal male e le tue labbra
dalla menzogna”B.).
Un libro in
carta pesta ricorderà che il primo libro
stampato in Italia lo si deve ai Benedettini.
Opere
Artistiche richiameranno al lavoro manuale, sempre promosso dai Benedettini;
MANI che scrivono, mani che ricamano,
mani che realizzano creatività, artigianato , Ceramiche di Rosaria Petrungaro,
(opera di Rita Lepore). Non mancheranno mani nell’impegno dell’Agricoltura, in
particolare della coltivazione dell’ULIVO,
e della VITE, piante anche di
valore simbolico (opere di Teresa Bisogno). Quindi con altre opere pittoriche
di L.Sceral, F.Lignano, G.Giuliani, M.Petraccone e R.Vallario sarà ricordata la
Grotta di Benedetto e le GROTTE E GLI ARCHI,
tra cui è posta la Mostra, quali luoghi simbolici di invito alla
meditazione, molto presenti a Castellabate anche nell'Architettura del Centro
Storico.
San Benedetto - i Miracoli : la nutrice ed
il vaglio frantumato
Michele Giglio
San Benedetto : dalla concentrazione della
grotta alla fuga trascendentale
Giuliano Giuliani
Richiamate
le ROCCE, quindi il miracolo dello
sgorgare dell’acqua tra le pietre realizzato dal Santo. Seguiranno altre opere
dipinte su tela ed un’installazione, che rappresentano altri
MIRACOLI, la frantumazione del
recipiente di vetro contenente vino avvelenato, il ricomposto vaglio fatto in
pezzi dalla nutrice, di fondamentale importanza simbolica, quale invito a
“setacciare” il bene dal male (opere di M.Giglio), il barilotto di vino dal
quale fuoriesce un serpente, strusciante e viscido come la bugia del servo,
spiegati sempre con didascalie, che accompagnano tutte le opere, che ne mettono
in evidenza anche il valore di messaggio universale. Non manca la
rappresentazione della tentazione vinta del
peccato carnale subita da Benedetto, quindi l’ortica che l’aiutò a
superarla, che diventa la rosa della spiritualità, innestata poi da San
Francesco in quel luogo (opera di V.Donadio). Presente le espressioni che
ricordano i tentativi per eliminare il Santo, ad esempio con l’opera “La
Portatrice del pane avvelenato” (opera di F.Lignano), l’annuncio
della morte della cara sorella Santa Scolastica portato dal volo della colomba
(opera di L.Sceral) ecc. Evidenziato anche il Miracolo recente che il Sacro
Speco di Subiaco ha compiuto. rinsavendo una donna folle che si era lì nascosta
(opera di V. Donadio)..Non manca un’opera quale richiamo Benedettino all’attenzione
ai bambini. L’iter terminerà con il possibile
VOLO nell’alta spiritualità,
rappresentato da un telone di sacco con il volo dell’Angelo dal Castello
dell’Angelo che ospita la Mostra (opera di V.Donadio).
La
sinestesia, il coinvolgimento del richiamo al giusto uso dei sensi sarà
sottolineato, oltre che da tali VISIONI,
dall’ODORE di Incenso che
favorisce la proiezione spirituale, da SUONI
di MUSICHE e CANTI SACRI dedicati a San Benedetto, prodotti dal Monastero di
Subiaco.
Marisa Russo
Ideatrice e
Direttrice Artistica
Mostra su San Benedetto a
Castellabate (SA) a cura di Marisa Russo
Recensione di Carlo Sarno
La Mostra su San Benedetto, curata sapientemente da
Marisa Russo, si presenta subito al visitatore come qualcosa di originale e
innovativo: si comprende subito che ci si trova in un insieme espositivo dove
tutti gli artisti, la simbologia, le opere e le preesistenze storiche del
Castello partecipano armonicamente in un tutto
organico che risponde alla finalità dell'evento: la rappresentazione della
polivalente e attuale spiritualità di San Benedetto tra pace e cultura.
L'iter principale della Mostra si articola nel
passaggio dalla concentrazione nella grotta al volo nell'alta spiritualità,
dall'oscurità verso la luce, alla ricerca della verità. Le opere dei vari artisti
amplificano il messaggio evidenziando vari momenti dell'evoluzione spirituale di
San Benedetto con tecniche di rappresentazione diverse e di notevole
espressività, il tutto accompagnato da libri aperti con pagine esplicative che
introducono alla riflessione e percezione concettuale, mentre musiche e canti di
sottofondo stimolano ad un rapporto empatico con le opere.
L'approccio sinestetico globale investe anche il
campo della manualità e artigianalità, e mani operose in terracotta ricordano il
santo lavoro richiamato dalla Regola benedettina.
Il dualismo bene e male, sensitività e spiritualità,
morte e vita è sempre presente nelle opere e nell'ambientazione e anela ad una
sua risoluzione. La Mostra sulla sempre attuale religiosità di San Benedetto è di
notevole valore culturale e parenetico; essa ha la sua sintesi emblematica
nella grande tela di Michele Giglio dedicato a Cristo crocifisso e risorto ,
vero capolavoro sul tema della trasfigurazione , in cui il Corpo di Gesù mostra
la dualità di morte e vita - alla Luce dello Spirito - con la rappresentazione
del suo incarnato, dischiudendo la nostra anima alla comprensione del
trascendente e spirituale.
Carlo Sarno , Castellabate 13 luglio 2007.
Fonte :
ASSOCIAZIONE ARTISTICA-CULTURALE
ARPERC ARTE PER COMUNICARE
Presidente Marisa Russo ,
giornalista Art Director
E-mail:
arperc@libero.it ,Tel.
0974967197-3392673347-3403170278-0815446100
Nessun commento:
Posta un commento