CONOSCERE PER AMARE
di Lucia Cecca
Ai nostri giorni, non è più possibile nascondere i
fallimenti di quella ragione che ha preteso costruire assoluti terrestri contro
l'assoluto trascendente.
Il declino dei sistemi religiosi costituzionali ha
lasciato un vuoto morale ed emozionale nella cultura occidentale. Tutti i
problemi immanenti alla vita, proprio a causa della loro immediatezza, rischiano
di diventare totalizzanti, si respira aria di superficialità. Un'esagerata
fiducia nella propria capacità nasce come conseguenza del progresso tecnologico.
L'uomo vive per lo più immerso nella quotidianità,
più che vivere si lascia vivere, disperso spesso nella situazione del suo essere
nel mondo, è un anonimo tra i tanti, una massa che pensa col pensare comune. La
civiltà materialistica del benessere accentua questo livellarsi anonimo degli
uomini.
Il concetto assoluto frequentemente è lontano dalla
mente dell'uomo che non riesce a percepire una realtà superiore, che è presente
nella storia, realtà incarnata in Cristo che è venuto nel mondo per realizzare
il piano di salvezza voluto dal Padre.
Il cristiano attraverso un processo introspettivo si
accorge che la vita non gli appartiene in senso esclusivo, gli è stata data come
dono, e questo dono fa sentire la realtà tutta avvolta in un alone di mistero,
mistero che è presenza e sollecitudine amorosa di Dio.
L'esistenza umana appare in una visione serena,
perché esiste solidarietà tra l'uomo e Dio, quindi tutte le nostre necessità non
sono indifferenti al Padre, ed il Suo aiuto e la Sua misericordia si fanno
sentire essendo molto attenti e vigili nella nostra vita spirituale.
Il segreto della vita spirituale è nella possibilità
di lodare, nella possibilità di celebrare tutti i momenti in cui si percepisce
un senso di sorpresa, non soltanto nella contemplazione e nell'essenza della
realtà, ma anche tutti i momenti cruciali della vita.
L'uomo non oltrepassa le soglie della ragione per
cercare avventure, perché sente forte l'esigenza di scrutare oltre l'orizzonte
fisico, per rispondere alla domanda per antonomasia: dove stiamo andando ?
Le risposte a tutti i nostri interrogativi vengono
dalla fede che si realizza nella vita di tutti noi, deve liberarci e liberare,
deve farci cambiare il mondo per farlo degno di noi e quindi di Dio; è l'uomo
che vive, che ama, che pensa, che rompe le catene dell'egoismo e riceve la forza
per non soccombere.
Conoscere è la più alta manifestazione dello spirito
umano. La conoscenza significa raggiungere una comunione viva con la realtà,
questa si può raggiungere soltanto nella sapienza dell'amore che mette in
contatto il cuore dell'uomo con il cuore delle cose.
Non quello che sappiamo, ma quello che viviamo e
soffriamo riempie il cuore e lo spirito.
Fonte : scritti e
appunti di Lucia Cecca, Laureata in Scienze Religiose presso la Pontificia
Università Gregoriana. E-mail:
lucia.cecca@maurarte.com
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