Padre Claudio Traverso
EUCARISTIA CENA DEL SIGNORE
Bisogna imparare a
ringraziare !
Ringraziare e’ aprire gli occhi su un dono ricevuto, e’ aprirci alla riconoscenza.
Ogni volta che noi ringraziamo, che cosa facciamo ? Apriamo gli occhi sulla bonta’ di qualcuno che ha pensato a noi. Ecco che cosa e’ ringraziare: accorgerci dell’amore di una persona per noi.
Bisogna assolutamente imparare a ringraziare.
Ma non siamo abituati. Eppure non esiste quasi pagina della Bibbia che non richiami al dovere del ringraziamento, quasi tutti i salmi sono preghiere di lode e di ringraziamento…
Dobbiamo imparare a ringraziare dei grandi doni di Dio, la vita, la fede, la ragione, ma anche per tanti aiuti quotidiani che facilmente non consideriamo abbastanza.
Dobbiamo imparare a ringraziare attraverso l’Eucaristia perche’ e’ il ringraziamento fatto con Cristo, per Cristo, in Cristo.
Dobbiamo imparare a ringraziare attraverso l’Eucaristia perche’ e’ il ringraziamento piu’ efficace per noi, infatti e’ un ringraziamento non a parole ma a fatti: chi ringrazia con l’Eucaristia si impegna a unirsi cosi’ totalmente a Cristo da fondere la sua vita con Lui, si impegna cioe’ ad affrontare la vita con la mente di Cristo, con il cuore di Cristo.
Ma quale e’ la prova che l’Eucaristia ha il potere di rinnovare e di rafforzare l’unita’ dei cuori ?
L’Eucaristia ci mette sinceramente di fronte alle nostre debolezze e ci rende piu’ sensibili alle debolezze degli altri, piu’ pronti a comprendere.
L’Eucaristia, attraverso il costante contatto con la Parola di Dio, smaschera i nostri compromessi, le nostre falsita’.
L’Eucaristia, attraverso segni densi di significato, ci aiuta a vagliare e a rinnovare la nostra carita’: attraverso l’atto di pentimento iniziale; attraverso l’offertorio nel quale offriamo anche noi stessi; attraverso l’implorazione tipica allo Spirito Santo nel centro della preghiera Eucaristica “per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo lo Spirito Santo ci riunisca in un solo Corpo”; attraverso il segno della pace prima della comunione.
L’Eucaristia viva e’ una immersione vitale in Cristo, espressa fortemente proprio attraverso il rito della comunione; immersione che significa unita’ di pensiero con Cristo, unita’ di intenti con Cristo; accoglienza gioiosa di tutto cio’ che vuole Lui, che desidera Lui.
L’Eucaristia viva porta in me la forza viva di Cristo, l’amore vivo di Cristo.
Non e’ lo sforzo umano da solo che conta… e’ cosi’ incostante. Invece l’amore di Cristo soltanto mi puo’ rinnovare secondo il suo Cuore.
“Non sono piu’ io che vivo, ma e’ Cristo che vive in me !” E’ qui la grandiosita’ del miracolo.
Naturalmente io devo collaborare pienamente, con tutto il mio cuore… ma se ringrazio spesso e volentieri, io mi apro con riconoscenza verso il mio Dio, che e’ anche fratello, amico, e sappiamo che anche umanamente, per un amico carissimo, si fa qualsiasi cosa a lui gradita, anche se costa.
Dice il santo Padre Isacco il Siro:
“Non dobbiamo disperare se non siamo come dovremmo essere.
Certamente il tuo peccato e’ un male… ma se dici:
“Qui c’e’, si’, la mia condanna, ma piu’ ancora c’e’ la sua misericordia”,
tu ti penti ed Egli accoglie il tuo pentimento
come quello del figliol prodigo.
Cosi’ contempli l’amore di Dio e rendi grazie al tuo benefattore.
Chi rende grazie volentieri possiede la pazienza,
il timore di Dio… non giudica per non essere giudicato
Il sentimento che alla fine prevale nell’uomo umile
e’ una fiducia incrollabile nella misericordia di Dio,
della quale ha intravisto qualche barlume
anche attraverso le proprie cadute.
A poco a poco questo sentimento
di gioiosa contrizione
prevale nell’esperienza spirituale,
e porta la pace nel cuore”.
Fonte : http://www.cantalleluia.net
, website a cura di Padre Claudio Traverso .
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