giovedì 25 luglio 2019

I SACRAMENTI , di Clara Antoniani Di Gennaro


I SACRAMENTI
di  Clara Antoniani Di Gennaro
 
 


I Sacramenti sono la riattualizzazione di una realtà divina, avvenuta in un preciso momento storico unico e irripetibile che il segno sensibile ed efficace della grazia rende presente ad ogni tempo e mediante la vittoria pasquale, che determina la nostra salvezza, viene a contatto con ogni uomo per opera dello Spirito Santo, dando quell'energia necessaria in rapporto al fine particolare di quel Sacramento.
L'evento Cristo si riattualizza attraverso la Chiesa che ne determina la modalità come stabilito dal Concilio di Trento (1515-63).
I Sacramenti sono sette : Battesimo, Cresima ed Eucarestia detti "Sacramenti dell'iniziazione cristiana"; Penitenza e Unzione degli Infermi "Sacramenti della guarigione"; Ordine e Matrimonio "Sacramenti al servizio della comunità e della Missione".
 
Con il Battesimo siamo immersi nella morte di Cristo e rigenerati in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E' Cristo che con il suo Battesimo dà valore al lavacro del Vecchio Testamento e al Battesimo dato da Giovanni. " Io ho battezzato con acqua, ma egli vi battezza in Spirito Santo " annuncia il precursore (Mc 1,8).
Il Battesimo sacramento di Gesù rinnova interiormente l'uomo cancellando i peccati, conferendo il dono dello Spirito Santo e incorporandoci a Cristo e alla Chiesa; è come un sigillo di appartenenza e dà il carattere. Gesù affida questo Sacramento agli Apostoli dicendo : " Andate e ammaestrate tutte le genti battezzandole in nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo " (Mt. 28,19).
 
La Confermazione è il Sacramento che rafforza e conferma la grazia battesimale con l'unzione del crisma e l'effusione dello Spirito Santo.
 
L'Eucarestia ( Ringraziamento ) è il Sacramento per eccellenza, il Sacramento del sacrificio di Cristo istituito da Gesù il giovedì prima della crocefissione. Egli si offre spontaneamente alla morte e ne celebra un'anteprima incruenta e con un atto decisivo affida al pane e al vino il valore eterno del suo sacrificio redentore per la salvezza del mondo.  Egli è l'eterno mediatore e rimarrà in mezzo a noi come vittima offerta e alimento celeste e noi, nella Messa, quando l'officiante ripete le parole della trasmutazione, diciamo : " Annunziamo la Tua morte, Signore, proclamiamo la Tua risurrezione nell'attesa della Tua venuta ".  L'ultima Eucarestia che l'uomo può ricevere, prima di lasciare questa dimensione ed entrare in quella eterna, per avere la grazia di fare bene il suo passaggio è chiamato "Viatico" ed è seme di vita eterna, potenza di resurrezione.
 
Penitenza o Riconciliazione. Dopo il Battesimo si può ricadere nel peccato che è ostacolo alla relazione che Dio vuole avere con l'uomo e questo Sacramento cancella la colpa di chi riconoscendosi peccatore ne ha pentimento e con fede chiede perdono ed è purificato. Gesù raccomanda a Pietro di perdonare " settanta volte sette " (Mt. 18,21), ossia sempre purché ci sia contrizione e promessa di non ricadere più.
 
Unzione degli Infermi. Dio ha creato l'uomo per la felicità; gli stati di malattia, di morte vista in un orizzonte disperante, di possessioni diaboliche sono contrari alla intenzione di Dio Creatore. Ma Satana invidioso della felicità dell'uomo (cfr. Sap. 2, 23-24) " Omicida e bugiardo " (Gn. 8,4) allontana l'uomo da Dio e nel mondo entra il dolore e la morte, ma Cristo è venuto proprio per ridurre all'impotenza il diavolo (cfr. Ef.2,14) e durante la sua vita pubblica lotta contro Satana e guarisce i malati, risuscita i morti e libera dai demoni. Queste vittorie sono manifestazioni della sua potenza (Mt. 8,16) e sono il segno che il Regno è arrivato.  Per il Sacramento dell'Unzione degli Infermi la malattia diventa mezzo di redenzione. Con questo segno Cristo comunica l'energia per superare l'indebolimento dovuto allo stato della malattia che colpisce tutto l'uomo ed è così che è già in azione la forza divina che annullerà completamente il male.
Gesù lascia il potere di guarire l'uomo agli Apostoli con l'Unzione del Sacro Crisma imponendo le mani nel Suo nome : " Andate in tutto il mondo, guarite gli infermi, risuscitate i morti, cacciate i demoni " (Mt. 10,7 ; Mc. 16,18 ; Ge. 5,14).
 
Ordine. Nel cenacolo Cristo affida agli Apostoli la continuità della sua missione. Egli è il sommo sacerdote che offrendo se stesso come vittima realizza una volta per tutte il fine di ogni sacrificio: unire l'uomo a Dio; il Padre lo ha consacrato ed Egli si consacra. Perché gli Apostoli, che Egli chiama " amici " possano esercitare la sacra potestà nel Suo nome al servizio del popolo di Dio, Egli li consacra e promette l'invio dello Spirito Santo.
Questo Sacramento ministeriale che si inserisce nel sacerdozio comune di ogni battezzato, imprime il carattere " Sacerdos in aeternum ". La grazia sacramentale muta profondamente sul piano ontologico chi liberamente lo riceve con vera fede, con consacrazione soggettiva, per cui il consacrato tende alla perfezione come se ricevendo questo Sacramento ci fosse in lui il prolungamento dell'incarnazione di Cristo " Per loro io consacro me stesso perché siano anch'essi consacrati nella verità " (Gn. 17,19). Ai sacerdoti è affidato l'annuncio evangelico e le realtà sacramentali.
 
Matrimonio. Il Sacramento del Matrimonio è di istituzione divina. E' il mezzo voluto da Dio per la propagazione del genere umano creando la diversità sessuale e dando l'ordine : " Siate fecondi e moltiplicatevi " (Gen. 1,28). Cristo lo ha elevato a Sacramento perché simbolo dell'unione Cristo-Chiesa e consacrato a Cana con il primo miracolo.
 
 




Fonte : scritti e appunti della teologa  Clara Antoniani Di Gennaro .










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