martedì 23 luglio 2019

" Io ritornerò e vi prenderò con me " (Gv 14,3), di padre Claudio Traverso



Padre Claudio Traverso

" Io ritornerò e vi prenderò con me " (Gv 14,3)

 
 
Chiunque crede nella risurrezione di Cristo ha di conseguenza fede anche nella propria risurrezione, poiche' Cristo da' tutto cio' che gli appartiene a tutti coloro che credono.
Ora, come puo' una persona vivere gia' ora nella propria immortalita' ?
Tutto quello che Cristo fece per i suoi discepoli, perche' credessero nella sua risurrezione, fu mostrare loro le mani forate dai chiodi e il costato trafitto dalla lancia.
Per poter credere in qualcosa che va al di la' dei limiti della conoscenza, dell'immaginazione e dell'esperienza, come la risurrezione dai morti, ci deve essere accordato un dono spirituale.
Percio' vediamo Cristo che, dopo aver dato ai suoi discepoli la prova della sua risurrezione affinche' credano e si rallegrino, viene loro incontro e alita su di loro, per conferire cio' che e' al di la' della loro natura e della loro portata: il dono dello Spirito.
L'alitare lo Spirito Santo sui discepoli da parte di Cristo ci rimanda all'alitare di Dio su Adamo nella prima creazione (Gn 2,7). In entrambi i casi il soffio e' creativo e datore di vita: il primo soffio e' una creazione fisica per una vita terrena e limitata nel tempo; il secondo e' una creazione spirituale per una vita celeste ed eterna.
I discepoli, uniti nella fede, ricevettero come chiesa il nuovo soffio da Cristo, cosi' che Egli divento' sorgente della nuova creazione spirituale, e questo suo soffio e' rimasto per la chiesa la fonte di una nuova, eterna vita celeste.
Noi ora abbiamo sperimentato entrambe le nascite, e le due vite sono all'opera in noi, vita su vita. Quella spirituale e' iniziata dopo quella fisica, ma questa sta diminuendo per cedere poco alla volta il passo all'altra (cf. 2 Cor 4,16).
Cristo non accorda lo Spirito Santo alla nostra persona in modo automatico o meccanico: la nostra natura umana riceve il dono della vita eterna e la natura della risurrezione in base all'intensita' dello sforzo, del desiderio e della volonta' espressa dall'interezza dell'anima, del cuore e della mente. Cosi' lo Spirito e la natura della risurrezione non sono accordati in modo generico a ogni uomo, che egli lo desideri o no. Sono quelli che credono e gioiscono della risurrezione del Signore che vengono chiamati a ricevere lo Spirito.
La gioia e' sempre la dimostrazione piu' grande della prontezza della volonta', come volonta' di vivere con Cristo gia' adesso: questa volonta' non e' un semplice desiderio, e' invece fatica, sforzo e impegno concreto. "Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassu'" (Col 3,1).
Stando cosi' le cose, le nostre prove e fatiche quotidiane, unite alla preghiera vissuta come fiducia perseverante, sono espressione concreta ed autentica della nostra fede nei confronti della risurrezione. Questo significa che dobbiamo ogni giorno, o piuttosto ogni ora, conformare le cose in cui la nostra volonta' si rallegra a cio' che richiede la vita con Cristo, che e' vita di risurrezione.
Il soffio dello Spirito conferito da Cristo ai suoi discepoli ha qui chiaramente il potere di rinnovare la natura profonda dell'umanita'. Siamo qui testimoni di un radicale e prodigioso sconvolgimento nella vita dell'uomo. Grazie a quello Spirito che prese dimora in loro, divennero capaci di distruggere il potere che il il peccato esercitava e, di conseguenza, il potere della morte. Furono cosi' veramente in grado di comunicare lo Spirito della risurrezione a quanti ne fossero degni: "A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi" (Gv 20,23).
Ricordiamoci che non ringraziamo mai abbastanza per il dono del Sacramento della Riconciliazione, che ci permette di rimetterci in piedi e di ristabilire in pieno l'amicizia profonda con Gesù Salvatore, spesso compromessa dai nostri peccati.
Noi siamo ora risorti con Cristo e viviamo la nostra risurrezione attraverso il soffio dello Spirito Santo, nell'attesa della sua venuta: "Io ritornero' e vi prendero' con me" (Gv 14,3).
Buon cammino !   Padre Claudio 

 




Fonte : http://www.cantalleluia.net  ,  website a cura di Padre Claudio Traverso .











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