mercoledì 24 luglio 2019

LA " CHIESA ", di Lucia Cecca



LA " CHIESA "
 
di Lucia Cecca
 
 
 
 
La chiesa, nel punto massimo di comprensione che Paolo raggiunge, coincide come estensione con l'umanità, con Cristo, con il progetto di Dio.
Per Paolo Dio creatore crea semplicemente la chiesa.
Questa visione globale, cristologica e cosmica illumina le altre caratteristiche tipiche delle chiese in Paolo, chiesa locale, chiesa strutturata. Una chiesa che nella sua concretizzazione geografica, nella sua essenza è sempre riferita a Cristo.
La chiesa rileva pure due volti tra loro complementari: è la comunità locale che si riunisce nell'ascolto dell'insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nell’Eucarestia e nelle preghiere, è anche la chiesa universale corpo di Cristo nel tempo e nello spazio. Si può allora dire che non c'è chiesa senza Cristo. Quella parte degli uomini che costituiscono le chiese già realizzate,rispetto agli altri che le appartengono potenzialmente, dovrà avere un atteggiamento di collaborazione e cooperazione (Romani 19,1-7)
Il progetto di Dio divenuto storia si sta realizzando: ha un suo passato,un suo presente,sopratutto un suo futuro.
La chiesa è perciò la convocazione dei cristiani da parte del Signore attorno alla parola di Dio e all'Eucarestia l'assemblea di coloro che sono uniti dalla fede comune e dall'amore fraterno.
Luminose sono le parole di Paolo " Il pane che noi spezziamo non è forse comunione con il corpo di Cristo? perché c'è un solo pane, noi pure essendo molti siamo un corpo solo" ( 1 Cor 10 16-17)
Si delinea inoltre in quest’affermazione la concezione della chiesa come corpo di Cristo.
Come durante la sua esistenza terrena Cristo ha offerto il suo messaggio la sua salvezza e la presenza divina attraverso il suo corpo, così ora la sua opera prosegue attraverso il suo corpo che è la chiesa. Su di essa quindi incombe l'impegno dell'annuncio, della carità, della testimonianza. La sua molteplicità non deve essere fonte di frammentazione e di divisione ma sorgente di gioia che per sua natura ha la capacità di irradiarsi ovunque.
Il ritratto delle varie chiese che emerge dall'epistolario paolino rileva la presenza di tensioni e di differenze: è questo il segno dell'incarnazione che riflette i condizionamenti umani, storici, etnici e culturali.
E' allora significativo l'appello all'unità che spesso affiora perché la chiesa sia "sale della terra luce del mondo"
Oggi è la chiesa la grande presenza da seguire una presenza che ci cambia e ci vivifica.
Dobbiamo continuare quest’opera di annuncio del Cristo rendendolo presente a tutto e a tutti. Il Cristo, il Dio fatto uomo oggi può diventare un incontro in cui si vivifica l'esistenza.
Siamo chiamati a essere e a seguire una presenza là dove ci troviamo costruendo ogni giorno l'umanità nuova.
La missione di essere cristiani è esplicitata attraverso il Battesimo con preghiere e amore affinché si formi un'umanità nuova e una realtà storica nuova perché Gesù fa dipendere dall'aspetto comunitario la completezza del rapporto religioso con cui la grazia divina e la libertà umana s’incrociano, Dio e uomo devono incontrarsi ed è così la comunione, l'abbraccio, l'intimità è simboleggiata dalla cena comune, Lui con noi con Lui.





Fonte : scritti e appunti di Lucia Cecca, Laureata in Scienze Religiose presso la Pontificia Università Gregoriana. E-mail: lucia.cecca@maurarte.com  .  












Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari negli ultimi 30 giorni