mercoledì 24 luglio 2019

PAOLO DI TARSO - LA PRIMA LETTERA AI CORINZI : La Sapienza di Dio , di Lucia Cecca



PAOLO DI TARSO - LA PRIMA LETTERA AI CORINZI : La Sapienza di Dio
 
di Lucia Cecca
 
 
 
 
La prima lettera ai Corinti è la lettera dell’approfondimento vissuto da una comunità greca particolarmente fervente. Paolo è in diretto rapporto con Cristo ed il suo annuncio, sia come contenuto che come modalità, si situa in un contesto di sapienza cristiana che si contrappone alla sapienza contraria la quale risulta “non sapienza” ma stoltezza.

Nell’Antico Testamento la vera sapienza viene da Dio che dà all’uomo un cuore capace di discernere il bene dal male. Il sapiente per eccellenza è l’esperto nell’arte del buon vivere, egli vede la sapienza un po’ come le mani di Dio, pur appartenendo a Dio, queste mani sono vicine a noi: passano sulla caotica superficie dell’essere e costruiscono le meraviglie dell’universo che ci circonda, passano su di noi e ci danno l’intelligenza, lo spirito, la ricchezza interiore che contraddistingue l’uomo. Il sapiente cerca nelle realtà profonde dell’uomo e nell’orizzonte creato le orme scintillanti del passaggio di Dio.

Paolo nel Nuovo Testamento indica la sapienza con Cristo, figlio e Verbo di Dio, trova in questa dottrina l’esatta preparazione di una rivelazione completa. Unito a Cristo l’uomo partecipa alla sapienza divina e si vede introdotto nell’intimità di Dio.
La sapienza di questo mondo ha portato al colmo la sua follia, quando gli uomini “hanno crocifisso il Signore della gloria” (1 Cor 2,8), perciò Dio ha condannato questa sapienza che è “ terrena, animale e diabolica”. Con la croce svuotò se stesso assumendo una condizione di servo diventando simile agli uomini. Questa solidarietà con l’umanità ha avuto lo scopo di trasfigurare la creatura, arricchendola dei doni divini di vita, di amore e di gloria.

La rivelazione della vera sapienza viene in maniera diversa, non si acquista mediante sforzo umano ma per opera del Padre. Il saggio sa interpretare la vita empirica e concreta validamente, non è uno speculativo ma uno che sa scegliere.
Nel cristiano questa “sapienza saggezza” presuppone una maturazione già avvenuta (1 Cor 2,6) e consiste nella capacità di valutare momento per momento ciò che Dio vuole da noi.
La saggezza produce in chi l’accetta mediante la fede tutto un contesto talmente alto, da rendere insostenibile il confronto con quello che potrebbe fare qualunque forza o potenza umana. Tale forza è una energia di carattere sovrumano collegata con la resurrezione di Cristo che opera attivamente nel cristiano per tutta la vita.
 





Fonte : scritti e appunti di Lucia Cecca, Laureata in Scienze Religiose presso la Pontificia Università Gregoriana. E-mail: lucia.cecca@maurarte.com  .  










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