FONDAZIONE STAURÓS ITALIANA
Museo Staurós d'Arte Sacra
Contemporanea
Santuario San Gabriele (TE)
LE SFIDE ALLA FEDE
di
Padre Adriano di Bonaventura
Gli avvenimenti degli ultimi mesi ci hanno fornito
una eloquente immagine della grande potenza della informazione mediatica.
L'umanità è stata spettatrice in tempo reale di quanto succedeva sulle coste
dell'oceano indiano colpite dallo tsunami e in Piazza S. Pietro, su cui erano
puntati gli occhi del mondo per il destino umano del santo padre Giovanni Paolo
II. In verità, la televisione offre la possibilità di contemplare, come da un
balcone sul mondo, ciò che succede in qualsiasi punto del globo. I media
rendono bene un'idea della cosiddetta globalizzazione. Tale fenomeno ci porta a
riflettere sulla straordinaria complessità dei rapporti umani e istituzionali.
Oggi le società sono soggette a continua mobilità e
conseguente spaesamento. Si constata un crescente , rapido pluralismo etnico,
culturale, religioso e linguistico, come mai. E ciò non soltanto nelle
metropoli, ma anche nelle piccole città, all'interno di comunità e di gruppi
fino a ieri culturalmente omogenei, ora invece frammentati da un individualismo
estremo. I tradizionali elementi di identificazione e di condivisione si
dissolvono perfino all'interno della famiglia. La globalizzazione, come un
torrente in piena, travolge tradizioni e memorie che formavano il patrimonio
comune. E se il passato non costituisce più memoria da cui apprendere, il
futuro si tinge di incertezza: vengono meno la fiducia e la speranza; ci si
sente frastornati, incapaci di controllare la propria vita; le persone e i
rapporti umani diventano sempre più distaccati e individualistici. Non c'è
possibilità per un'autentica spiritualità, per un dialogo con gli altri, con se
stessi e con Dio. La visione della vita e del mondo è sempre più ristretta
e insignificante; nessun progetto di vita, nessun futuro.
Per fortuna c'è sempre chi sa uscire dalla massa,
chi riesce a liberarsi dalla corrente, chi prova ad ascoltare la voce della
propria coscienza formata e della propria interiorità. Allora rinascono e
si affermano nuove esigenze spirituali che ricreano l'armonia con se stessi, col
mondo e con Dio. Noi vogliamo essere tra questi.
Dai mutamenti epocali accennati purtroppo nessuno
può sentirsi immune. le dinamiche della globalizzazione fanno sentire le loro
conseguenze e la loro influenza ad ogni livello. Certe mode, certi
linguaggi o stili di comportamento, si ritrovano anche nei piccoli paesi,
provocano tensioni molto forti tra le generazioni, lacerazioni e divisioni,
cambiamenti che stravolgono i ritmi ordinari del vivere sociale. Le tradizioni
culturali e religiose vengono scosse e messe in crisi all'interno delle
famiglie, creando tensioni e rotture drammatiche. Così, nel microcosmo familiare
si riflette il vorticoso cambiamento dei paradigmi umani, sociali, culturali e
religiosi che si verifica nel macrocosmo del mondo globalizzato, provocando
incertezza, disagio, aggressività e violenza.
Ora la comunità cristiana non può sentirsi e
rimanere estranea a tutto ciò, inserita com'è nelle stesse dinamiche di vita
sociale, economica e culturale. La costituzione conciliare Gaudium et spes
recita testualmente: "Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli
uomini d'oggi... sono pure le gioie e le speranze dei discepoli di Cristo e
nulla vi è di più genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore" (GS,I).
Ma come rispondere concretamente a questa grande
sfida epocale ?
La Chiesa, attraverso il magistero del defunto
pontefice Giovanni Paolo II, ha lanciato il programma della Nuova
Evangelizzazione , programma di vita e di azione per la Chiesa del Terzo
millennio. Essa è la risposta della comunità cristiana alle sfide epocali
della globalizzazione.
Pienamente consapevole delle problematiche e delle
situazioni che minacciano la stessa umanità nei suoi fondamenti essenziali, la
Chiesa raccoglie la sfida impegnandosi con nuovo entusiasmo e rinnovata fiducia
a far giungere la luce e la novità del vangelo al cuore dell'uomo e delle sue
culture.
Staurós , da parte sua, prosegue il suo programma culturale pluriennale sulla
base delle linee programmatiche statutarie, ma con occhio vigile, sempre rivolto
alle direttive della Chiesa italiana con la quale collabora in varie iniziative
culturali. si potrebbe dire che Staurós è praticamente un ben definito progetto
culturale che si configura all'interno di quello globale della Chiesa.
...
In conclusione... Staurós , almeno per quanto
concerne la segreteria regionale italiana, nella sua attività culturale e
pastorale, sta seguendo un itinerario parallelo a quello della Chiesa italiana,
concretizzato nel " Progetto culturale inteso in senso cristiano ".
Fonte : tratto
da il Bollettino Staurós , Editoriale di Padre Adriano Di Bonaventura, Anno XXXI,
n°3, Gennaio-Giugno 2005.
Fondazione Staurós Italiana
Museo Staurós d'Arte Sacra
Contemporanea
Direttore Museo Arte Sacra : Padre Adriano Di Bonaventura
Santuario San Gabriele - 64048 - Isola del Gran Sasso (Teramo)
tel/fax
0861-975727 ; fax 0861-975929 ; cell. 0339-8895499
e-mail: stauros@libero.it
URL:
www.stauros.it
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