martedì 23 luglio 2019

LUCI NEL BUIO CRISTO , LA STELLA ! , di padre Claudio Traverso



Padre Claudio Traverso

 
LUCI NEL BUIO
CRISTO ,  LA STELLA !


“E così abbiamo conferma migliore della voce dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finchè non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori” (2 Pt 1,19)


Questo mondo, in quel tempo come adesso, non fa vedere il Cristo. Non si vuole il Cristo, ma si ama la propria vita.
Tuttavia, quelli che vogliono il Cristo come i Magi che hanno camminato così a lungo, cammino che dura tutta la vita, con grande gioia lodano e ringraziano l’Eterno.
La stella si ferma sopra una casa: non ci si può sbagliare. Essi entrano: una stanza, un bimbo vicino a Maria, sua madre: un quadro divino. I magi sentono la presenza dell’Altissimo, capiscono: si gettano a terra ed adorano in silenzio.  I magi adoranti ai piedi di un fanciullo: la scienza, la sapienza, l’intelligenza umana ai piedi di un bambino, anche se sanno, che è il Cristo.  I magi mettono ai suoi piedi la loro sapienza, ai piedi di Colui che è la Grande Sapienza.
I magi aprono i loro tesori, offrono al fanciullo, oro, incenso, mirra. L’oro che si regala al Re, perché Cristo è il Re dei re; L’incenso che si dona ai sacerdoti, perché Cristo è il Gran Sacerdote dell’umanità e deve intercedere per noi davanti al Padre; essi donano la mirra, con la quale si faceva il profumo più costoso, perché Cristo è il Profumo del mondo, in mezzo a questa terra gonfia di morti e di morte.
Il Cristo dice nella Sua Parola. "Io sono la luce del mondo; chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12)”.  Cristo è per gli uomini la lucente Stella del mattino. E la stella del mattino è l’astro più fulgido.
Noi Lo amiamo, e Lui ci ama, Lui Stella di gloria. Anche se non Lo vediamo con i nostri occhi, abbiamo fiducia: Lui è là, oltre le nubi oscure del nostro dolore. E’ il nostro Aiuto, il nostro Appoggio, la nostra Vita.
Noi vogliamo amare il Signore Gesù, il Cristo, la nostra Salvezza, la Stella dell’Amore Infinito.
A Lui diamo la nostra vita, fino alla morte.


I Re Magi: un parallelo con la storia di Abramo: un cammino illuminato da una luce dall’alto…

Una antica tradizione afferma che quando Abramo nacque fu vista brillare in cielo una nuova stella. Ma nel racconto biblico ben altro gli ha riservato il Signore:
”Nel cielo buio della notte brillavano le stelle. Un miliardo, mille miliardi di stelle.
Abramo era fuori della sua tenda e contava: “Una, due, tre...”. Ma presto rinunciò a contarle. Dio aveva ragione: c’erano troppe stelle da contare….
Dio aveva in progetto qualcosa di speciale per Abramo. “Parti da casa tua”, disse Dio, “e vai in un paese nuovo. Se credi in me e farai quello che ti dirò, ti darò una famiglia tanto numerosa come sono numerose le stelle: Lo prometto”. (Gn 12 – 15,4-5)
Abramo accoglie la parola del Signore e lascia il suo paese. Non rifiuta e non resta nella sua terra come se l’avesse conquistata; non si muove per conquistarne un’altra. Cammina per una via che non conosce che si chiama fede in Dio e, sorprendentemente, giustizia.
Abramo parte, senza sapere dove sta andando, né quale terra Dio gli darà. Il Signore lo porta là dove gli si rivelerà.
Quando Abramo entra in quel paese, non sa ancora che si tratta proprio di quello preparato per lui e per la sua discendenza; tuttavia è felice quando lo vede, perché apprezza la gente che lo abita e lo lavora. Arriva a pensare che potrebbe essere bello fermarsi lì ed essere una benedizione per quel paese e per quella gente.
Conosciamo il resto della storia di Abramo…. Sia pure con il necessario aiuto di Dio, che è per tutti, egli ha superato le prove di fede e rimane davanti a noi come un esempio.
Fu un viaggio lungo e faticoso il suo, come anche lo fu quello dei Magi, ma, alla fine entrambi arrivarono in un paese nuovo.
“Voi avrete un figlio. È Dio che lo dice a lui e a sua moglie Sara”. Infatti, prima che passasse un anno, il bambino arrivò.
Dio mantiene sempre le sue promesse. Abramo era molto felice.
 

Ora, chi sono i Magi ?

"Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: dov'è il re dei Giudei che e nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti ad adorarlo" (Mt. 2,1-2).
Non c'è altra notizia, vengono dall'oriente.
Di questi personaggi s’è detto molto nella tradizione orale ed erano precisamente tre re, sapienti astrologi; si tramandano anche i nomi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre e venivano da molto lontano.
C'è di più... hanno visto sorgere la sua stella e si sono messi in cammino per vedere dove questa traccia li portasse.
Della stella il vangelo di Luca non parla, ma nel racconto della natività, riporta che
"c'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del signore li avvolse di luce" (Lc. 2,8-9).
Il racconto di Luca riferisce dunque l'evento visto dai vicini al posto d’arrivo, il luogo della Natività, cioè i pastori di Betlemme. Questi vegliavano di notte come i Magi che egualmente vegliavano, cioè stavano attenti ai segni, e anche loro si sono messi subito in cammino….
Tutti gli uomini, infatti, vicini o lontani, ignoranti o sapienti, anche inconsciamente, attendono e cercano un segno per concludere se Dio c'è o no?
"L'angelo disse loro: Non temete, ecco vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di David un salvatore, che è Cristo Signore.
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia. E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama" (Lc. 2,10-14).
Ritornando ai Magi questi portarono doni a Gesù bambino, i famosi "oro, incenso e mirra". Questi doni sono il frutto di quella piccola fede accesa nei Magi dalla speranza da tanto tempo coltivata….
E noi che cosa pensiamo di offrire a Gesù che viene a portarci pace e gioia ?

…Oggi, la notte è luminosa e il giorno risplende,
perché lui è il bambino che cambia il mondo.
Sul suo viso danza il sorriso di Dio.
Egli c'è e resta con noi
e la gioia degli uomini diviene la gioia di Dio.
Egli c'è e resta con noi e la sofferenza degli uomini  diviene la sofferenza di Dio.
Egli si chiama Emanuele: Dio con noi.
 
Buon Natale a tutti....
Padre Claudio
 

 


Fonte : http://www.cantalleluia.net  ,  website a cura di Padre Claudio Traverso .











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