martedì 23 luglio 2019

PER SANTO AMATO RONCONI UN GRAN DIPINTO MURALE SIMBOLICO IN SINTONIA CON L'ENCICLICA DI RICHIAMO ALLA NATURA, di Marisa Russo



PER SANTO AMATO RONCONI UN GRAN DIPINTO MURALE SIMBOLICO IN SINTONIA CON L'ENCICLICA DI RICHIAMO ALLA NATURA
di Marisa Russo

                  



Santo Amato Ronconi, nato a Saludecio (Rimini) l’8 maggio del 1226, venerato dal popolo per secoli ancor prima di essere dichiarato Beato nel 1776, è stato canonizzato Santo il 23 novembre 2014 da Papa Francesco.
Affascina anche l’importanza attuale del richiamo alla vegetazione effettuato, con diversi miracoli,  da questo Santo Pellegrino e Contadino.
La sua vita ed i suoi miracoli sono stati da me studiati anche per un Progetto di dipinto Murale.con grande interesse ed emozione.
Richiesto dall’Opera Pia dell’Hospitale Amato Ronconi, già sua casa natia, dall’ex Presidente Luigi Calesini, il Progetto per il gran dipinto Murale sintetizza i suoi miracoli più significativi e difficilmente comprensibili, con bozzetto approvato con delibera dal Comune di Saludecio proprietario dell’edificio storico, e poi dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali.
La pittura murale eseguita per strada tra mille difficoltà è la forma più umile di Arte, quindi più idonea ad esprimere questo Santo. Sulla facciata esterna dello storico edificio dedicato all’ospitalità, l‘opera, non chiusa in un Museo, in una Chiesa o in una casa, è disponibile ad ogni ora del giorno e della notte all’osservazione ed alla meditazione di tutti.
Un grande arco sovrasta il dipinto per inserirsi nell’architettura dell’edificio, ma è soprattutto un richiamo agli archi della concentrazione delle energie cari ai Benedettini, alla grotta scelta da San Benedetto.
Evidenziata quindi una grande conchiglia che accoglie il Santo, non solo simbolo del pellegrino, ma di maternità, del grande suo culto alla Madre Celeste, alla Vergine Maria, egli ne è “perla” sempre impegnato ed esempio di conversione del male in bene, come la perla dell’ostrica è bella formazione minerale che guarisce una sua ferita.
Tanti i simboli che nel dipinto esprimono concetti importanti, ricordiamo anche il suo rosario, inventato da San Domenico come serto di rose da offrire alla Madonna, che pende dal suo cordone, dipinto con piccole rose arancio, come quelle che spontaneamente crescono ai piedi di questo murale tutto l’anno, anche sotto la neve.
Consegnata ufficialmente ai cittadini all’inizio delle celebrazioni per il Santo, il 7 maggio, l’opera da me progettata, è stata eseguita con capacità espressiva che culmina nel volto ieratico del Santo ed equilibrio cromatico, tra luci ed ombre, dal valente artista Mauro Trotta.


 




Fonte : 
Cooperativa "GENIUS LOCI"
Presidente Marisa Russo , giornalista Art Director
E-mail: arperc@libero.it ,Tel. 0974967197 - 0815446100 - 3392673347 - 3403170278 












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