giovedì 25 luglio 2019

ALBEGGIA ! di Ugo Abate



ALBEGGIA !
di Ugo  Abate





 
Albeggia! Che bello: un nuovo giorno sorge all’orizzonte.
Una speranza si riaccende nel cuore: che questo giorno sia migliore di quello di ieri. Ma già è una gioia dentro, perché di nuovo vedo spuntare l’alba, il cielo riilluminarsi del chiarore del sole, che è ancora nascosto all’orizzonte, gli uccellini cantano in tanti cori anche loro festosi, allietando Dio, il Creatore, Che tanto male è costretto a vedere su questa pur bella Terra, da Lui pensata, disegnata, creata, Terra che, invece, a volte sembra che gli uomini  -che insensati!- facciano di tutto per renderla invivibile.
Albeggia!
Ed il chiarore si fa sempre, pur lentamente, più forte. Ma il sole è lì, ancora sotto l’orizzonte e si fa attendere, anche per farci gustare questo delicato anticipo, dolce anticipo del suo spuntare, ancora una volta, per donare alla terra, i suoi raggi preziosi.
E nel cielo, all’azzurro scuro di ovest, si va, piano, al tenero azzurro. E, poi, ad un color che sa di un tenue violaceo, che, lentamente, lentamente cede il posto ad un lieve rosa e, proprio all’orizzonte, una lunga linea rosso vivo, accesa , calda.
Da poco è sparita l’ultima stella che, nel cielo, faceva compagnia alla luna: era Venere! Ed il suo nome, simbolo della bellezza, cede il posto allo spuntar di una nuova anche se pur calda alba, ad una nuova e variopinta  bellezza.
Albeggia!
E nasce nel cuore, subito, la speranza di un giorno migliore di quello di ieri, l’attesa di sentirti chiamare da chi ti ha nel suo cuore, e, ad un sogno, non tanto bello, la visione e tali speranze riaccendono il cuore e ti fan dimenticare ogni visione notturna, che a volte brutta, ti hanno dato un risveglio disgustoso.
Albeggia, albeggia sempre più forte e più forte nel cuore il pensiero che la tua persona amata presto si farà sentire e forse è già desta e ti sta pensando, come te a lei già pensi, dolcemente, leggiadramente, come dolce e leggiadro è questo albeggiare.
Ormai il sole è quasi a far capolino!Fra poco lo vedo spuntare: che gioia pensare che il Padre celeste mi ha donato, ancora una volta, di potermi risvegliare, pensarLo ed ammirarLo attraverso il Suo Operato!
Albeggia!
All’orizzonte, il rosa è misto ad un certo coloro lievemente violaceo.
In alto, sul mio capo, c’è, ormai, l’azzurro del cielo!
È come al teatro: sta per entrare in scena il primo personaggio, quello che darà il “là” a tutta la scena, a tutta l’opera, quella di questa nuova giornata, che, ancora una volta, ci chiederà di ringraziare il Creatore, di Amare e perdonare le creature e lodare Iddio nell’ammirare la bellezza del Creato.
Albeggia!
Ecco, finalmente, entra il personaggio in scena: il sole. Rosso fuoco o, forse meglio, d’un chiaro arancione infuocato, si lascia finalmente ammirare!
Un nuovo giorno, per Amore, è incominciato!
I tocchi di campana di una chiesina si fanno sentire dalla vallata. Gli uccellini continuano a stridere ma un po’ meno forte, perché già sono alla ricerca di una pozza d’acqua dove lavarsi ed abbeverarsi! E poi, via , alla ricerca del cibo che la Santa Divina Provvidenza già a ciascuno di loro ha preparato di far trovare anche oggi.
Ora, a guardarlo in viso, il sole è diventato abbagliante e quasi accecante, come quasi a farci ricordare che è lui il signore di questo nuovo giorno.
E, davanti a lui, creatura del suo Creatore, lo sguardo, da questo momento fino al nuovo tramonto, inevitabilmente bisogna chinare!
Veramente Dio, sulla terra, ha dato, a ciascuna cosa creata, la sua signoria, il suo pezzettino nel quale dire:”Io sono il signore di questo bel mondo; io sono il signore di questo, di questo mio essere,  pur restando semplice creatura del Suo Creatore Iddio e Sommo Insuperabile Onnipotente Signore !
È giorno! L’alba ha ceduto, ormai, il suo bel fiorire a questo nuovo giorno.
Buon giorno, nuovo giorno!                                           

 Ugo Abate di Gesù Misericordioso
Teologo

 








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