IL SIGNIFICATO DEL PRESEPE
NEI SUOI ASPETTI RELIGIOSI CULTURALI E SIMBOLICI
di Elisa Sparano Bosco
Presepe in miniatura come
"Scrigno Prezioso" , di Elisa Sparano Bosco
Se ci immergiamo appieno nella descrizione
della Natività da parte degli Evangelisti, specie in quella di Luca, che è molto
dettagliata, riusciamo a cogliere l’intensità dell’atmosfera venutasi a
determinare a Betlemme, duemila e più anni fa, quando Iddio si è fatto uomo, per
venire a redimere l’intera Umanità… ed in più… avvertiamo che in quel momento vi
era qualcosa di indescrivibile… di irripetibile… di assolutamente trascendente e
di inafferrabile, che tuttavia si rivelava a noi: un batuffolo di carne ed ossa
nasceva per noi… ci sorrideva in una notte incantata… ci insegnava l’amore… la
purezza del cuore… il sacrificio… la bontà.
Forse è per rivivere questa pienezza di
sentimenti, per appagare la sua sete di Assoluto, per immaginare la meravigliosa
"Notte Santa", che ogni cristiano sente il desiderio di rievocare, attraverso la
costruzione di un Presepe realizzato a modo proprio, quell’evento così decisivo
e significativo per l’Umanità.
Forse, esso rappresenta il desiderio di
sentirsi puri come Gesù, o, ancora, un bisogno catartico di rinnovamento
interiore che ci faccia realizzare un mondo di bontà, di serenità e di
fratellanza universale, privo di ogni forma di odio e di prevaricazione, che ci
faccia, cioè, essere migliori, altrimenti il sacrificio di Dio sarebbe stato
inutile.
Il Presepe è, quindi, un momento di
concretizzazione del divino che è in noi, di quella gioia e di quello stupore
che l’umanità tanto tempo fa ha provato ed ancora oggi prova di fronte
all’avvenimento straordinario dell’incarnazione del Verbo di Dio.
Certamente altissimo è il messaggio che
promana dal Presepe, le cui radici cattoliche si ritrovano nel Mediterraneo e di
cui è necessario riscoprire il valore religioso,culturale e simbolico,
specialmente nel mondo odierno, in cui, per festeggiare il Natale, predomina
l’uso dell’albero,di origine nordica ed espressione di una società consumistica
.
Il Presepe, che si richiama ad un evento
storicamente avvenuto, con la sua rievocazione, ci fa riflettere sulla nascita
di Gesù, sul Suo essersi incarnato per noi, sacrificato per la nostra salvezza,
per esaltare l’uguaglianza e per capovolgere le ingiustizie sociali.
Il Presepe, allestito nelle nostre case con
dedizione verso il Bambino Gesù, è un punto di incontro per tutti i membri della
famiglia, che si soffermano a guardarlo, a formulare una preghiera, a rilevarne
i particolari, a riflettere su quel Mistero Divino in esso racchiuso, a
ricordare l’esempio lasciato da quella "Sacra Famiglia", in cui regnava
l’amore,la comprensione ed il rispetto.
Proprio oggi, in cui la famiglia ed i suoi
componenti sono abbagliati da falsi valori, quali l’egoismo ed il relativismo,
il Presepe è un faro luminoso che indica, alle giovani generazioni, sani e
giusti ideali da perseguire attraverso l’unità familiare, in cui il padre e la
madre devono essere un incorruttibile esempio per i propri figli.
E’ importantissimo che i giovani sentano il
calore della famiglia, che è il primo e principale nucleo sociale, il quale deve
essere sano, affinché la Società possa risultare giusta ed equilibrata.Il
Presepe,perciò,oltre che una rappresentazione sacra della Natività, è un punto
di riferimento per le famiglie cattoliche dell’intero mondo. A mio avviso, anzi,
è insito nell’uomo il senso di aggregazione e di appartenenza alla propria
famiglia .
Già, infatti, presso l’antica Roma, si
svolgeva una festa nel periodo del solstizio d’inverno (tra il 20 ed il 25
dicembre), tendente ad esaltare i valori della famiglia: era la festa detta
"Sigillaria", durante la quale i parenti si scambiavano in dono i "sigilla"
(statuette) dei familiari defunti (chiamati Lari e Penati , protettori della
casa ).
In attesa della "Sigillaria" il compito dei
bambini riuniti nella casa patriarcale era quello di lucidare le statuette e
disporle, secondo la loro fantasia, in un piccolo recinto, nel quale si
rappresentava un ambiente bucolico in miniatura. Alla vigilia della
"Sigillaria", nei pressi del detto recinto, si riuniva la famiglia per invocare
la protezione degli avi e lasciare loro ciotole con cibo e vino.
Tale festa, poi, fu fatta coincidere dalla
Chiesa Cattolica, nel IV secolo, con la ricorrenza del Natale, avvertendo la
necessità di tramutare le festività pagane in quelle cristiane.
Le prime rappresentazioni della Natività si
trovano negli affreschi delle catacombe di S .Priscilla (II sec. d.C.) e di S.
Sebastiano (IV sec. d.C.) e successivamente, fino al VI secolo, in bassorilievi
marmorei, in vetri dipinti, in mosaici, etc.( che non erano ancora, però,
rappresentazioni tridimensionali del Presepe ).
Colui che, in effetti, ha introdotto il
Presepe nelle festività natalizie è stato San Francesco di Assisi che, nella
notte di Natale del 1223, sentì il bisogno di trasformare la grotta di Greccio
in una nuova Betlemme, ponendo il bue e l’asino nei pressi di una mangiatoia,
per esaltare il grande gesto di amore di Gesù che, con le sembianze umane, ha
assunto la nostra miseria fisica e spirituale. Essa, tuttavia, fu più una sacra
rappresentazione che un Presepe inteso nel significato acquisito
successivamente, in quanto non vi erano Gesù, Maria, Giuseppe, i pastori ed i re
Magi.
Gli studiosi, perciò, sono concordi nel
ritenere che il primo e più antico presepe d’Italia è stato quello di Arnolfo di
Cambio. Questi, sessanta anni dopo la rievocazione della Natività effettuata da
San Francesco di Assisi a Greccio, ha realizzato nel 1283 delle statuine
marmoree rappresentanti scene e personaggi del Presepe, ancora conservati nella
cripta della chiesa di Santa Maria Maggiore in Roma.
In seguito il culto del Presepe si è diffuso
rapidamente in Italia, in tutta l’Europa ed in tutto il mondo, presso i popoli
di religione cattolica.
Essendo il Presepe un fenomeno culturale, è
stato effettuato nei vari Paesi con aspetti differenti, a seconda delle
caratteristiche etnico-ambientali, climatiche, etc..
Esso, anche se conserva invariata l’idea di
base, cioè quella di ricreare la scena della nascita di Gesù, si serve, nella
sua rievocazione, di stili, di ambientazioni e di materiali diversi.
Vi sono vari tipi di Presepi: dipinti su
tela, marmorei, lignei, giganteschi, in miniatura, di ambiente
classico-palestinese, di fantasia, meccanici o addirittura viventi, che
utilizzano persone con abbigliamenti dell’epoca di Gesù .
Il Presepe, inoltre, poiché si è diffuso
essenzialmente come rappresentazione scenografica, plastica e tridimensionale
della nascita di Cristo, realizzata con personaggi spostabili, in ambienti
riproducenti elementi reali del luogo, si può considerare una rappresentazione
teatrale, in quanto anch’essa rievoca e rende attuale un avvenimento remoto nel
tempo e nello spazio.
La parola Presepe deriva etimologicamente dal
verbo latino "praesepire" che significa recingere con siepe e, quindi, in senso
più lato, mangiatoia o greppia.
Il Presepe è una rappresentazione ricca di
allegorie e di simboli, alcuni dei quali provengono direttamente dal racconto
evangelico. Sono riconducibili, infatti, alle descrizioni di Luca e di Matteo la
mangiatoia,l ’adorazione dei pastori e dei Re Magi, la presenza degli Angeli nel
cielo.
Altri elementi si trovano nell’iconografia
propria dell’arte sacra e nei Vangeli apocrifi. La grotta, ad esempio, non
compare negli scritti dei quattro Evangelisti, ma nei Vangeli apocrifi; tuttavia
la Basilica della Natività, in Betlemme, sorge su quella indicata dalla
tradizione come la grotta in cui è nato Gesù.
Essa è simbolo di austerità e di umiltà, in
quanto ospita il nostro Creatore, rifiutato dai propri simili ancora prima di
nascere.
Anche il bue e l’asinello non si ritrovano
negli scritti degli Evangelisti, ma, derivanti da un’antica profezia di Isaia,
sono stati utilizzati come simboli tipici del Presepe.
La Natività si verifica in piena notte e la
scenografia del buio, in questa sacra rappresentazione, raffigura le tenebre
dell’errore e del peccato prima della nascita di Colui che redimerà l’umanità
intera, sconfiggerà il buio e farà trionfare la vita sulla morte...
La parola Betlemme, in ebraico "Casa del
Pane", simboleggia il Pane vivo sceso dal cielo, Pane di salvezza che oggi
riceviamo nell’Eucarestia.
La presenza dei Re Magi, poi, è molto
significativa. Essi fanno tanta strada per giungere ad adorare un Bimbo che sarà
il Salvatore del mondo, dimostrando che persino i potenti della Terra
riconoscono la grandezza di Dio e si umiliano inginocchiandosi dinanzi al Suo
figliuolo. I Re Magi appaiono nello stesso tempo, grandi ed umili, nonché
generosi per i loro ricchi doni, quali l’oro (che con il suo splendore rende
omaggio alla regalità di Gesù), l’incenso (che, resina offerta alle divinità,
simboleggia l’adorazione al Bimbo Divino) e la mirra (che, sostanza gommosa
usata per i morti, onora l’umanità di Gesù).
Dalla presenza dei Re Magi si evince, ancora,
l’esistenza di qualcosa di molto più appetibile e soddisfacente dei beni della
terra, e cioè, l’incontenibile aspirazione dell’uomo a volersi ricongiungere al
proprio Creatore.
Speriamo, quindi, che, come i santi Magi,
tutti possiamo trovare la serenità e la pace adorando Gesù, nostro Dio "umiliato
per nostro amore, quale uomo rivestito di fragile carne, per patire e morire per
noi" (epist.IV,887,888).
Dopo l’allestimento marmoreo di Arnolfo di
Cambio, sono stati realizzati molti altri Presepi, che, durante tutto il
Quattrocento e Cinquecento, hanno conservato il loro carattere monumentale, già
ricchi, però, di figure e di elementi paesistici, collocati prevalentemente
nelle chiese e nei luoghi sacri .
Compaiono e si sviluppano nel corso del
Seicento e, poi, anche in tutto il Settecento, quegli effetti scenografici che
rivoluzioneranno il carattere del Presepe .
Questo diventa lo specchio della cultura che
lo produce, riflettendo con intenso verismo gli aspetti più vivaci della società
del tempo e della realtà, si arricchisce di elementi inusitati ed esotici e di
accorgimenti scenici spettacolari, con uno sfoggio di inventiva propria del
barocco.
Sia nel Seicento che nel Settecento esso
viene allestito anche nelle case private, ricche o nobiliari, come soprammobili
o cappelle in miniatura.
In tale periodo, la sua realizzazione,
influenzata in gran parte dal Presepe napoletano, raggiunge, presso le nazioni
di religione cattolica, altissimi vertici.
Ad esempio, i Presepi spagnoli dell’epoca
della dominazione borbonica a Napoli, specie nella regione della Catalogna, sono
famosi per la dovizia dei particolari, per la minuziosità dello sfondo e per la
sfarzosità dei personaggi, realizzati quasi tutti dal celebre scultore
dell’epoca Ramon Amadeu, che amava costruire pastori in creta.
Molto noti sono anche i Presepi della regione
della Linguadoca e della Provenza, in Francia, ricchi di scene di vita religiosa
e comunque, anch’essi influenzati dai tratti del barocco italiano.
I Presepi, invece, della Polonia e
dell’Ungheria sono particolarissimi, perché realizzati in elaborate scatole a
forma di chiesa in miniatura, portatili.
In Italia, il Presepe barocco settecentesco
raggiunge il massimo splendore in quello napoletano, il quale impronta il
Presepe siciliano, quello genovese, etc., nonché, come abbiamo visto
precedentemente, quello di altre nazioni.
Il Presepe napoletano è frutto di una
meravigliosa fioritura culturale ed artistica di cui l’arte presepiale
costituirà una delle espressioni più alte, ad opera di Carlo III di Borbone.
Esso rappresenta una nuova forma di
spettacolo, con vere e proprie scene della vita quotidiana. L’abbigliamento
riproduce quello dell’epoca; ogni figura è munita di strumenti di svago o di
lavoro, tipici delle attività e dei mestieri esercitati (fabbro, fornaio,
vasaio, etc.) e tutto è riprodotto con scrupolosa esattezza sin nei minimi
particolari.
Scultori, ebanisti, orafi, argentieri ed
indoratori collaboravano tra di loro in quest’arte e ci hanno lasciato
eccezionali opere conservate in musei napoletani e presso famiglie nobiliari, le
quali facevano a gara nell’adornare, con stoffe preziose e con gioielli di
valore, le statuine del Presepe.
Queste ultime erano costituite da manichini
con la testa e le estremità in legno ed il corpo in paglia, mentre attualmente
sono realizzate prevalentemente in terracotta.
Nelle altre regioni d’Italia, diversi erano i
materiali adoperati come la cera, la porcellana, il metallo e, particolarmente,
il legno in Genova, la cartapesta in Puglia, il corallo, la madreperla e
l’alabastro in Sicilia .
Oggi, invece, si è diffuso l’uso di statuine
meno costose, in materiale plastico, o in creta, o in gesso.
Il culto del Presepe, tanto profondamente
sentito nel Meridione d’Italia, ha ispirato Sant’Alfonso de Liguori a comporre
stupende melodie, tra cui "Tu scendi dalle stelle", conosciuta in tutto il
mondo.
Tornando al Presepe napoletano, che è il più
rinomato nell’arte presepiale italiana ed anche straniera, esso, per la
complessità delle sue forme, riproduce un intreccio di natura e di mito, di
realtà e di fantasia, tipico dell’animo napoletano.
E’ ricco di valori simbolici ed allegorici, i
quali scaturiscono da temi, motivi e credenze che rispecchiano le tradizioni e
la cultura della Napoli del tempo.
La sua caratteristica struttura a spirale
indica allegoricamente la vita e la rinascita; in primo piano, è situata la
grotta, a sua volta allegoria del passaggio dalle tenebre alla luce.
Tra gli elementi più ricorrenti nel Presepe
napoletano, per non citarli tutti, dobbiamo menzionare in primo luogo la fontana
ed il pozzo, che rappresentano, entrambi, il collegamento tra la superficie e le
acque sotterranee e che hanno dato allegoricamente luogo a numerose leggende
magiche e fantastiche.
Altro elemento ricorrente è il ponte, che
simboleggia il passaggio dal mondo dei vivi a quello dei morti e che si
riallaccia a vari miti e a racconti popolari.
Un altro elemento ricorrente è, ancora, il
mulino che, macinando il grano, produce farina bianca, antica simbologia della
morte; siccome, però, la farina diventa pane, essa è simbolo anche della vita:
Gesù, infatti, come abbiamo già detto in precedenza, è il "Pane della vita ".
Tuttora, in Italia, è diffusa l’usanza
durante il Natale di realizzare Presepi, anche stupendi, che si possono ammirare
sia nelle chiese che nelle abitazioni private .
Soprattutto, poi, nell’Italia meridionale,
vengono inseriti nei Presepi personaggi della vita quotidiana; addirittura,
nella famosa zona di San Gregorio Armeno in Napoli, gli artigiani riproducono
con l’argilla personalità e figure contemporanee di rilievo.
L’arte presepiale richiede, secondo me,
talento, predisposizione e notevoli capacità manuali ed organizzative.
Anche in essa, come in tutte le creazioni
artistiche, si colgono l’aspirazione alla perfezione, l’anelito al trascendente
e l’ansia di infinito, che poi si traducono nei valori del Vero, del Bello e del
Bene, tipici dell’arte. Nel Presepe questi valori sono più che mai presenti;
anzi, la dimensione estetica è fusa perfettamente con un contenuto,il cui fine è
l’esaltazione di Dio, Perfezione Assoluta, contenente in Sé tutti i valori.
In noi, esseri umani, è innato il desiderio
di creare, in quanto siamo stati dotati di intelligenza creativa; ogni nostra
azione si può considerare creazione, anche se non "dal nulla", come quella di
Dio. Dobbiamo sempre operare e creare, sia perché altrimenti la vita si
fermerebbe, sia per estrinsecare le nostre qualità a gloria di Colui che ci ha
creato, sia perché, lavorando e prodigandoci per i nostri simili, ci avviciniamo
a Dio Creatore, che ci ha fatto a Sua immagine e somiglianza.
Del resto, come ho sempre ritenuto, le
attività lavorative e creative permettono di vincere l’ozio e la pigrizia,
definiti "nemici dell’anima" dalla stupenda "Regola benedettina", la quale
esalta sia la preghiera che il lavoro ( " Ora et labora ") .
Dio, Trascendenza e Rivelazione, si manifesta
a chi attivamente ed amorosamente Lo cerca, illuminando, come dice
Sant’Agostino, la sua ragione cui fornisce la norma di ogni giudizio e di ogni
valutazione .
Anche il Papa Benedetto XVI ci ha invitato a
riflettere sul Mistero della Incarnazione, rievocato dal Presepe, affinché
riscopriamo il vero significato del Natale, che non consiste solo nei
tradizionali scambi di doni e di auguri, ormai tipici di un mondo consumistico e
materialistico, ma anche nel rinnovamento della nostra fede e del nostro operato
.
Per me il Presepe ha avuto sempre un ruolo
importantissimo ed ogni anno mi sono dedicata alla sua realizzazione con
entusiasmo e con amore.
Seguendo le mie idee e la mia fantasia, ho
costruito a mano e con materiali diversi i presepi più vari, mobili, grandi o in
miniatura.
Spesso mi sono ispirata agli avvenimenti
contemporanei più salienti, verificatisi in Italia e nelle altre nazioni. Ad
esempio, quando l ‘uomo sbarcò sulla Luna, realizzai un Presepe lunare, con gli
astronauti ed il famoso "Lem" ; quando avvenne la caduta del muro di Berlino,
inneggiai, con un gioioso presepe russo, al subentrato clima di libertà; così è
avvenuto per altri miei Presepi, come per quello cinese, olandese, ungherese,
etc..
Ho, cioè, immaginato, avveniristicamente, la
Natività presso i vari popoli della Terra, nella speranza che, un giorno, le
nuove generazioni potranno abbracciare l’unica vera religione, quella cattolica,
unendosi, in piena concordia, nell’adorazione del Bambino Gesù.
Per i suddetti Presepi ho vinto numerose
coppe e medaglie con pergamene, ma questi riconoscimenti non sono stati tanto
importanti per me, quanto la soddisfazione di avere sempre rappresentato la
nascita di Gesù come il mio cuore ed il mio amore per Lui mi suggerivano.
Ecco, qui di seguito, alcune foto dei miei
Presepi più significativi e premiati, con le rispettive didascalie.
Indice :
- Natale 1967 : Presepe nello Spazio
- Natale 1969 : Presepe sulla Luna
- Natale 1972 : Presepe Ungherese
- Natale 1979 : Presepe Olandese
- Natale 1984 : Presepe in Porcellana
- Natale 1985 : Presepe con le Farfalle
- Natale 1988 : Presepe Cinese
- Natale 1989 : Presepe "La Nuova Russia"
- Natale 1993 : Presepe "Jurassic Park"
- Natale 1970/2009 : Presepi di Cioccolata
- Natale 1996 : Presepe Scrigno Prezioso
- Natale 2002 : Presepe Napoletano
- Natale 1967
: Presepe nello Spazio
In questo Presepe ho immaginato che Gesù, Re del
Creato, nascesse nello spazio infinito, tra stelle e pianeti, a cui Egli
da ordine, armonia e vita; di là effonde pace a
tutto l’Universo, il quale è tenuto unito dalla forza di coesione del Suo amore.
Gesù viaggia su una cometa che lascia come scia le parole “ Io sono pace e amore
“.
Ho realizzato tutto a mano, la cometa con Gesù, le
stelle, la Terra e la Luna in movimento,nonché gli altri pianeti ; ho inserito
ogni cosa in un cubo di plexiglas trasparente .
(Premiato dall’E.N.A.L. di Salerno, con medaglia
d’argento e pergamena)
- Natale 1969
: Presepe sulla Luna
Il 21 luglio 1969, per la prima volta, due
astronauti americani hanno messo piede su un altro pianeta, sbarcando sulla
Luna! Si apre un nuovo capitolo nella storia dell’umanità, protesa alla
conoscenza dell’Universo.
Ed io, nel dicembre 1969, ho realizzato un Presepe
che riproducesse quell’avvenimento tanto importante, inneggiando, così, alla
grandezza di Dio che ha creato cielo, stelle e pianeti ed ha permesso che l’uomo
potesse viaggiare nello spazio.
Ho costruito a mano il modulo lunare detto “LEM”,
gli astronauti, la bandiera americana, i radars e gli altri strumenti
scientifici, nonché tutto lo scenario ed i crateri lunari.
Uno dei crateri più grandi è contornato da Angeli,
in attesa del Bambino Gesù, che dovrà nascere nel cratere stesso.
( Premiato dall’E.N.A.L. di
Salerno, con medaglia d’oro e pergamena)
- Natale 1972
: Presepe Ungherese
In questo Presepe ho immaginato che Gesù nascesse
presso il popolo ungherese per diffondere pace, amore e fratellanza. Gesù è adagiato su uno slittino girevole, nella
steppa ghiacciata, contornato da Angioletti e dal popolo ungherese, che
manifesta la propria gioia per la presenza del Bimbo Divino
.
Tutto lo scenario, con slittini, sciatori,
staccionate, chiese, galleria, case e vestitini dei personaggi con colbacco,
sono stati realizzati a mano da me.
(Premiato dall’A.N.S.P.I. di Salerno, con “medaglia
d ‘argento” e pergamena)
- Natale 1979
: Presepe Olandese
Con questo Presepe, immaginando la nascita di Gesù
presso i Paesi Bassi, ho voluto esaltare la tenacia del popolo olandese che, per
difendere il proprio territorio dall’invasione del mare ha costruito imponenti
dighe. Gesù, nascendo presso gli olandesi sosterrà sempre
più, nella esecuzione di tali opere, il loro affiatamento e la loro
collaborazione, mirabile esempio di fraternità.
Ho realizzato tutto lo scenario a mano, il mulino a
vento con le pale girevoli, le dighe, la nave, gli sci e gli slittini, la culla
di Gesù Bambino fatta di stelle, anch’essa girevole, le note musicali con gli
Angioletti che cantano, nonché gli abiti degli olandesi e degli
altri personaggi.
(Premiato dall’A.A.S.T. di
Salerno, con targa “Menzione Speciale”)
- Natale 1984 : Presepe in Porcellana
Ho realizzato Gesù, Maria e Giuseppe con statuine di
porcellana purissima, degna della regalità del nostro Signore, vestite con abiti
preziosi, confezionati da me. Preziosi sono anche gli ornamenti e i copricapo (
realizzati a mano), nonché i doni ai piedi di Gesù. Questi giace in una culletta che dondola
meccanicamente al suono di un carillon con musica natalizia .
Uno stuolo di Angeli (sempre realizzati da me),
inseriti su un altissimo cono di tulle trapunto di stelle, scende dal cielo per
rendere omaggio alla Famiglia Divina.
(Premiato con “Diploma di
merito” A.N.S.P. I - SA)
- Natale 1985
: Presepe con le Farfalle
In questo mio Presepe di fantasia, ho immaginato che
uno stuolo di farfalle leggere, variopinte con delicati colori, accorresse per
onorare e fare corona al piccolo Bambino, che giace su di una stella girevole,
caduta dal cielo, luminosa e tenuamente colorata . Accanto al Bimbo sono Maria e Giuseppe, anch’essi
leggeri, quasi trasparenti e dai celestiali colori, nonché piccoli Angeli in
festa.
(Premiato dall’ A.N.S.P.I. di Salerno,con targa
“Premio Speciale –
Presepe Moderno”)
- Natale 1988
: Presepe Cinese
La Cina sta diventando sempre più imperante, i
suoi prodotti cominciano ad invadere i mercati di tutto il mondo. Dobbiamo,
quindi, iniziare a guardare a questo antico impero come ad una nuova potenza
economica. Ho immaginato, perciò, che Gesù nascesse presso di essa, apportando
una ventata di amore e di fratellanza nel cuore di questo popolo dalla vasta
cultura e dalle radicate tradizioni . Ho costruito a mano tutto lo scenario, le pagode, i
risciò, le staccionate e i ponti, nonché i costumi e la struttura corporea dei
personaggi, usando, solo per i volti, le testine–portafortuna autenticamente
cinesi .
Gesù, Maria, Giuseppe ed i Re Magi sono collocati in
primo piano su di una piattaforma girevole sopraelevata, in una capanna
anch’essa costruita e dipinta da me con le tipiche tonalità policrome cinesi; al
posto del bue e dell’asinello ho inserito due variopinti volatili, che sono
elementi ricorrenti nelle pitture cinesi. Sono in movimento anche i risciò ed i
portatori .
( Premiato con coppa in ottone e marmo 1°
classificato – A.N.S.P.I.-
SA)
- Natale 1989
: Presepe "La Nuova Russia"
Il 9 novembre 1989 è stato abbattuto il muro di
Berlino ! Pur restando ancora i vecchi schemi, uno spirito nuovo di gioia,
di fratellanza, di libertà pervade il popolo russo.
Ho voluto perciò, nel Natale dello stesso anno,
inneggiare con la presenza di Gesù,Maria e Giuseppe sulla neve di questa terra
tanto provata, ad un evento così importante per la pace dei popoli e dell’
intera umanità .
Anche in tale Presepe lo scenario, le case e gli
abiti russi dei personaggi sono stati realizzati a mano da me .
(1° classificato dall’A.A.S.T. di Salerno con
“Premio attualità”- Medaglia
d’oro e pergamena )
- Natale 1993
: Presepe "Jurassic Park"
In questo Presepe, ispirandomi al film dell’epoca“Jurassic
Park”, ho immaginato che Gesù nascesse nella giungla, e che tutti gli animali,
resi mansueti dal Bambino Divino, andassero a renderGli omaggio, affiancati
dagli uomini primitivi, che io ho vestito con pelli di animali. Anche Gesù,
Maria e Giuseppe sono coperti con pelli di animali.
Le capanne su palafitte e tutto lo scenario sono
stati realizzati da me.
( Premiato dall’A.A.S.T. di
Salerno,con targa in ottone “Premio originalità”)
- Natale
1970/2009 : Presepi di Cioccolata
Ogni anno, dal 1970 ad oggi, in occasione del Santo
Natale, è stata mia cura realizzare, oltre quello tradizionale, anche un
Presepe fatto di panettone, di marzapane e di cedro, oppure di biscotti, di
grissini, di zucchero granellato, etc., nonché di cioccolato bianco e nero, da
poter degustare assieme ai bambini nei giorni successivi al Natale .
Qui sono riportate
alcune foto di tali Presepi .
- Natale 1996
: Presepe Scrigno Prezioso
Ho realizzato questo Presepe in miniatura collocando
in un cofanetto di legno, tra brillanti e vari splendidi gioielli, Gesù, Maria e
Giuseppe, contornati dai Re Magi.
Essi, vestiti da me con raffinati abiti di foggia
orientale, sono da essere considerati i più preziosi gioielli tra gli altri
gioielli, per il loro messaggio di rinascita, di amore e di fratellanza a tutta
l’umanità .
Ho realizzato la culletta del Bambino Gesù in
movimento, al suono di “Tu scendi dalle stelle”.
( 2° classificato, con“Premio Speciale – Presepi in
miniatura” dell’
A.N.S.P.I - SA)
- Natale 2002
: Presepe Napoletano
Questo Presepe vuole essere soltanto uno squarcio
di quello che è il complesso e tipico Presepe barocco napoletano,
caratterizzato, in genere, da una dovizia di particolari sfarzosi .
Eccetto i personaggi, la struttura di base con
cornice dorata, la colonna, il rudere in sughero dipinto, gli alberi, la legna
accesa e il drappo di sfondo con perline dorate, nonché i doni, sono mia
realizzazione.
Fonte : scritti
e appunti della professoressa Elisa Sparano Bosco. E-mail:
gabrirobur@alice.it . La
Redazione di ARTCUREL ringrazia l'avvocato Carlo Bosco, marito dell'Autrice, per la paziente e valida
collaborazione nella composizione dell'articolo.
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