martedì 23 luglio 2019

"S. BENEDETTO E SALERNO - S. BENEDETTO NELL'ARTE CONTEMPORANEA" Autore del libro: Antonio Adinolfi , COMMENTO di MARISA RUSSO



"S. BENEDETTO E SALERNO - S. BENEDETTO NELL'ARTE CONTEMPORANEA"
Autore del libro: Antonio Adinolfi

 

COMMENTO di MARISA RUSSO

Il professore Antonio Adinolfi, docente del Liceo Classico F. De Sanctis di Salerno, particolarmente cultore di iconografia di culti cristiani, autore di vari testi di Religione ed Arte, ha presentato il suo più recente libro "S. BENEDETTO E SALERNO - S. BENEDETTO NELL'ARTE CONTEMPORANEA" nella Sala San Tommaso del Duomo di Salerno.

Voglio iniziare questo mio commento a tale testo con le parole dell'Abate Pietro Vittorelli (alla guida dei Monaci Benedettini di Montecassino), che l'autore ha posto nella chiusura del libro e la cui scelta lo evidenzia come vero adepto di S. Benedetto, con uno sguardo teso a "sciogliere i nodi" della chiusura, per il superamento delle ostilità tra diverse culture e religioni:

"Spesso abbiamo ospitato nella nostra abbazia monaci buddisti che hanno voluto conoscere la nostra forma di vita. Non sono mancate visite di musulmani anche illustri: penso alla visita di re Abdullah II Bin Hussein di Giordania e all'ex presidente dell'Iran Khatami. Tanti poi gli amici ebrei soprattutto della comunità romana".

Apertura, sguardo ampio, ha mostrato l'autore, anche inserendo, e quindi invitando all'osservazione, opere visive di un Artista famoso come Angelo Solimena, di alcuni Artisti professionisti, chi più chi meno conosciuto, e di giovani suoi allievi!

Oltre all'importanza di richiamare al valore della Comunicazione Visiva delle Arti Figurative, Apertura ed Amore sono i principali meriti ed insegnamenti di questo testo, nel quale non manca un richiamo alla difficile situazione attuale della Scuola.

Traspira Amore, l'amore con cui l'ha realizzato, amore per il Santo Patrono d'Europa, amore all'Iconografia ed all'Arte, amore per gli allievi, amore familiare per la nipotina che porta il nome del Santo di cui scrive, Benedetta, alla quale lo dedica.

Ricordati gli affreschi delle "Storie di San Benedetto", dipinti da Angelo Solimena (1629-1716), una delle principali figure dello sviluppo del barocco e del rococò. Furono realizzati sui soffitti della navata maggiore e delle cupole della Chiesa di San Giorgio a Salerno, la più bella Chiesa  barocca della città, che merita di essere visitata, faceva parte di un monastero di suore benedettine, fondato nel IX° secolo e ristrutturato ai primi del settecento dall'architetto napoletano Ferdinando Sanfelice.

Le due opere selezionate per la pubblicazione dalla Mostra Arperc Arte Per Comunicare "San Benedetto, lettura dei tanti simboli" esposta a Castellabate, al Castello dell'Abate, appartenente alla Badia di Cava dei Tirreni, sono degli artisti contemporanei Michele Giglio da Bologna e Ferdinando Lignano da Napoli. Esse esprimono le emozioni vissute nella lettura della storia, dei miracoli e dell'insegnamento del Santo, approfondita con un mio studio simbolico. Al di là di un classico figurativo e di una iconografia standardizzata la scelta figurativa si attiene egualmente ad un discorso simbolico.


 

San Benedetto - i Miracoli : la nutrice ed il vaglio frantumato
Michele Giglio

Il miracolo della ricostruzione del vaglio che la Nutrice aveva infranto è stato espresso da Giglio con una tavolozza armonica, nei colori lividi della paura vissuta dalla protagonista. Con padronanza del mezzo pittorico, in una composizione concettuale, evidenzia l'opera su due piani, uno rettangolare, bidimensionale, schematico, nel quale rappresenta l'episodio determinato nelle due dimensioni di spazio e tempo, tra frantumi e l'ombra del Santo che opera la ricomposizione, l'altro, sovrastante, dominante, circolare, cellula vitale eterna, esprime la meraviglia estatica dinanzi a ciò che sfugge al razionale, al potere spirituale, il cui valore va al di là del tempo!

 
San Benedetto : il Miracolo dei Nodi
Ferdinando Lignano

Lignano esprime il potere visivo di San Benedetto, emanato dallo sguardo capace di sciogliere i nodi, con un grande occhio che diviene richiamo ermetico, simbolico, insegnamento ad un "Vedere" profondo, per essere capaci di sciogliere gli ingarbugliati nodi della vita, simboli di chiusura, di ambiguità, di comportamenti contorti.

Un complimento va a tutti gli altri, in particolare agli studenti, che si sono impegnati in rappresentazioni pittoriche o grafiche sul tema.
Inoltre interessante e coraggioso in questo testo di Adinolfi è l'inserimento dell'ipotesi dello storico tedesco Johannes Fried, che nega l'esistenza storica di San Benedetto, confutata dall'autore con varie argomentazioni.

Sentendo forte, come insegnante, le problematiche della scuola attuale, ha voluto inserire anche delle affermazioni al di là del tempo di San Benedetto, la cui regola inizia con "ASCOLTA," ricordate dalla parlamentare Rosa Bruna De Pasquale alla Camera, in occasione di una riunione sulla Riforma scolastica:

"Per risolvere urgentemente e bene i problemi io devo capirli, per capirli devo saper ascoltare, per sapere ascoltare devo fare silenzio. Solo con il silenzio riesco ad essere efficace e veloce nella soluzione dei problemi. Sembra un assurdo perché quando si sta in silenzio si ha l'impressione di non fare niente, ma solo il silenzio mi consente di ASCOLTARE, per capire e infine risolvere".

 


MARISA RUSSO
Presidente Associazione ARPERC ARTE PER COMUNICARE 
Giornalista - Art Director   










Fonte : 
ASSOCIAZIONE ARTISTICA-CULTURALE ARPERC ARTE PER COMUNICARE
Presidente Marisa Russo , giornalista Art Director
E-mail: arperc@libero.it ,Tel. 0974967197-3392673347-3403170278-0815446100










Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari negli ultimi 30 giorni